Le Eolie nel mirino della procura della Repubblica di Barcellona. Le indagini riguardano soprattutto la questione edilizia ma anche le pratiche di usocapione che negli anni sono state fatte soprattutto nell’isola di Filicudi. Sono state affidate alla guardia di finanza. Le “fiamme gialle” per quel che riguarda il possesso di ruderi e terreni hanno già proceduto a sequestrare la relativa documentazione, ma l’inchiesta è destinata ad allargarsi perchè nell’isola delle Eolie sono stati numerosissimi i casi che hanno visto cittadini emigrati in Australia che al loro ritorno nell’isola, anche dopo un decennio, non hanno piu’ ritrovato i loro beni immobili. A sollevare la questione, nei mesi scorsi era stato il consigliere comunale di minoranza Adolfo Sabatini, geometra di Lipari, che in un dettagliato esposto aveva denunciato “l’escalation del fenomeno”. In pratica, nelle Eolie – soprattutto nelle isole minori, in testa Filicudi – si era verificato che alcuni proprietari si erano appropriati di numerosi ruderi e terreni. Avevano affidato un incarico ad un legale e poi si presentavno in tribunale e con l’ausilio di testimoni dimostravano che per oltre venti anni avevano detenuto i beni. Con un atto di usocapione – quindi – diventavano gli effettivi proprietari degli immobili. Poi, in piu’ casi era anche accaduto che venivano venduti a centinaia e centinaia di milioni. Insomma, una vera e propria speculazione su cui – però – adesso la procura ha “acceso i riflettori”. Le indagini della procura barcellonese sono state anche estese all’abusivismo edilizio e in particolare sono all’esame anche alcune pratiche che riguardano ordinanze di demolizione e in piu’ si sta anche indagando su numerose concessioni edilizie che sono state rilasciate dal Comune di Lipari. L’obiettivo è di accertare se le pratiche sono state autorizzate a norma di legge o se vicerversa si possa parlare di “licenze facili”. Al vaglio della magistratura anche la questione delle aree artigianali.