EOLIE, PER LA SIREMAR, DOPO LE PAROLE SI PASSA ALLA PROTESTA. PRIMO PASSO, COSTITUITO UN COMITATO

riuniones.JPGLIPARI – Gli eoliani pronti a ribellarsi contro i “tagli” dei traghetti e degli aliscafi Siremar. Al Comune di Lipari è già stato costituito un comitato di protesta che fino al 14 gennaio, allorquando la società di Stato “cancellerà” il collegamento invernale con traghetto da e per Napoli e uno dei quattro aliscafi, proclamerà una serie di eclatanti manifestazioni. Scioperi generali che saranno attuati anche nelle altre isole minori della Sicilia (domani a Palermo è previsto un incontro di tuti i primi cittadini) , occupazione del traghetto “Laurana” con i 4 consigli comunali permanenti a bordo e il “clou” sarà a Roma ove i quattro sindaci si incateneranno davanti a palazzo Chigi. Del comitato fanno parte le 4 amministrazioni comunali, i consiglieri di maggioranza e di minoranza, albergatori, operatori turistici e economici, commercianti, ormeggiatori, riuniones5.JPGriuniones4.JPGstudenti e isolani di tutto l’Arcipelago.  Il sindaco Bruno nel corso di una riunione che si è tenuta al Comune è stato durissimo: “In questi mesi – ha dichiarato – abbiamo parlato con tutti i rappresentanti politici dell’Unione Europea, del governo Berlusconi, con la Regione , abbiamo ottenuto solo promesse e niente fatti. Con i “tagli” di traghetti e aliscafi per le Eolie sarà il tracollo economico. Non avreno piu’ un futuro turistico.  Eppure si sta predisponendo la partecipazione a 9 borse del turismo. Ma quali orari di aliscafi e traghetti potremo pubblicizzare? La prossima estate ci sarà un calo veritiginoso a livello turistico. Nelle isole la recessione è già gravissima. Ci sono operatori che riuniones3.JPGnon possono piu’ pagare i mutui. Diversi esercici commerciali stanno chiudendo. Oggi giorno al Comune vengono decide e decine di persone a cercare lavoro. Perdere la nave per Napoli significherà allontanare le Eolie dall’Italia. Non ci saranno piu’ collegamenti interisole. Io pur di salvare le mie isole sono disposto riuniones2.JPGa tutto: anche a incatenarmi e a occupare il traghetto”.  “Se a livello politico non verranno incontro alle nostre esigenze primarie – ha aggiunto il sindaco Bruno – ovvero continuità territoriale, diritto allo studio, alla salute, per le Eolie sarà la fine. La nostra gente trascorrerà un Natale tristissimo. Non ci sarà festa”. L’albergatrice Caterina Conti, sempre in prima linea come ai tempi dei presunti mafiosi di Filicudi e per l’occupazione del traghetto “Piero della Francesca” della riuniones1.JPGSiremar, ha stigmatizzato che “a Filicudi e Alicudi la mattina non arrivano piu’ il pane e le derrate alimentari perchè l’aliscafo è stato già soppresso”. E per protestare a fine anno saranno spente le luminarie  e le Eolie rimarranno al buio. Non ci saranno neppure fuochi pirotecnici. E a Roma i sindaci andranno con i gonfaloni a lutto per sancire che “hanno rovinato quello che era un paradiso turistico”.

EOLIE, PER LA SIREMAR, DOPO LE PAROLE SI PASSA ALLA PROTESTA. PRIMO PASSO, COSTITUITO UN COMITATOultima modifica: 2008-12-22T13:25:00+01:00da leonedilipari
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