di Salvatore Leone

La Juve ha vinto il campionato con due colori eoliani.
Il bianco ed il nero. I colori delle due spiagge: nera Vulcano e bianca Lipari. Richiami di natanti e grosse imbarcazioni ed altro. I due colori da campionato che sono sfumati. Eppure i ricordi tornano indietro nel tempo quando le spiagge bianche con la loro vellutata pomice da talco dava un vero senso di sollievo e limpidezza a camminare, sino a spingerci lontani dalla riva o in quel di Vulcano dove più ci si allontanava dalla riva e più bassa l’acqua era. Due opposti modi di madre natura. Due estremi come i colori. Che tappeti naturali, che bellezze. Tutto creato per caso e scomparso grazie all’uomo del caso. La vera bellezza é felicità senza biglietto d’ingresso, ma ha disturbato. Alimentare la bellezza delle spiagge bianche e nere é un reato. Non bisogna toccare questo patrimonio dell’umanità mentre costruiamo sul mare quello che non si dovrebbe con l’alibi dei servizi. “Rifiuti&Rifiutati” esprimono i colori di due isole vicine ma anche loro vittime assurde di un passato scolorito.

Baciamo le mani