Eolie, si “taglia” anche l’acqua

ncisterna5.jpgLipari – Alle Eolie si “taglia” anche l’acqua. Il governo Berlusconi per il nuovo anno ha previsto un 10% in meno dei quantitativi occorrenti per l’Arcipelago delle Eolie. E subito scatta la protesta del sindaco di Lipari Mariano Bruno che è anche presidente dell’Ancim (associazione dei Comuni delle isole minori siciliane). “Non è ammissibile “tagliare” anche sull’acqua – ha detto il sindaco Bruno – la realtà delle isole è specifica. D’inverno dobbiamo fare i conti con l’isolamento perpetuo e non si tiene conto. E si continua a tagliare su tutto. Anche sui trasporti non sappiamo che fine farà la Siremar”. Il sindaco Bruno è intenzionato a protestare vivacemente con i governi Berluconi e Lombardo. “Ogni anno – ha aggiunto il capo della giunta di centro destra – le Eolie sono visitate da quasi 3 milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Con il 25% di presenze siamo la seconda località turistica siciliana, e riducendo i quantitativi dell’acqua, si vuole mettere in crisi anche “l’industria del sole e del mare”. Alle Eolie l’acqua arriva con le navi cisterna della società “Vemar” (gruppo Ievoli) di Napoli e lo Stato spende 15 milioni di euro. A Lipari vi è un dissalatore ormai obsoleto – spesso non funziona – e ora è in programma la costruzione di un nuovo impianto. 

Eolie, si “taglia” anche l’acquaultima modifica: 2010-11-26T11:02:00+01:00da leonedilipari
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