LA PROVOCAZIONE. Eolie, “tagli” e il Santo Natale

48816_1489223288_1465378_n.jpg di Luigi Barrica

 
Vista la palese ingiustizia, frutto in modo particolare d’ignoranza e, per certi aspetti, di  malafede operata nei confronti delle Eolie e degli eoliani, scippati del diritto alla salute con il “ridimensionamento” dell’ospedale liparoto, propongo una civile e, se volete, anacronistica, forma di….protesta: adagiare il bambinello fuori la…mangiatoia! Ovunque sia stato allestito un presepe: nelle case degli isolani; nelle chiese e nei siti all’aperto, posare il piccolo Gesù adiacente la sua culla “naturale”!
 
Nessun vilipendio alla nostra religione o fede: solo una “revisione” bibblica, momentanea, in chiave moderna. Del resto, se un pargolo eoliano non può più venire al mondo nel suo “mondo” (chiusura reparti sanitari specifici!), pensate che non possa farlo anche il Re dei Re? Certo: una provocazione decisa e, forse, considerata blasfema da menti bigotte; ma potrebbe servire, penso, alla nostra sacrosanta rivendicazione!
 
Ma il punto è:se ritenuta adatta questa forma di protesta, il nostro Vescovo, sollecitato (spero!) da sindaci eoliani, assessori, consiglieri ed isolani, avallerà l’iniziativa senza declinare scomuniche come l’aberrante tempo della Santa Inquisizione? E lo stesso Prelato, la notte di Natale, è disposto ad attuarla nella Cattedrale di Lipari, in nome della sacralità alla vita stessa?
LA PROVOCAZIONE. Eolie, “tagli” e il Santo Nataleultima modifica: 2011-12-21T15:45:00+01:00da leonedilipari
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