La loro democrazia è solida, ma anche essa ha patito le sue brigate rosse, la Rote Armee Fraktion per intendersi, i cui capi, si disse, vennero “suicidati” in carcere. Pratica da noi sconosciuta.
La Germania ha un forte partito di estrema destra, da noi sconosciuto, con connotazioni xenofobe e neonaziste. E detto partito, pur con fasi alterne, è comunque in crescita costante specie in alcune regioni. Cosa, francamente, più preoccupante di veri o presunti bunga bunga.
Ma il dato più preoccupante è un altro.
Il lupo perde il pelo, si dice, ma non il vizio. La Germania ha scatenato la prima e la seconda guerra mondiale per la medesima ragione: la ricerca di nuovi e più ampi mercati per la propria esuberante produzione industriale. Non è mia l’ analisi, ma degli storici.
Oggi la Germania ha il medesimo problema. Deve vendere ed altri devono acquistare. E questi altri, la eurozona, più son deboli, più sono esposti alla penetrazioine tedesca. Il rigore economico – finanziario imposto a stati quali l’ Italia, la Francia, la Spagna e così via, impedisce o, comunque, frena lo sviluppo delle economie locali, in breve, della loro capacità di produrre. Il vuoto vien colmato dai tedeschi.
Da ultimo. Nell’ esporre i lati negativi del nostro paese, e son tanti, e della sua classe politica, il signor Michele Sequenzia si riferisce soltanto ad una certa area che di sinistra non è.
Vorrei che il signor Michele Sequenzia mi dicesse che spazio avrebbe, in Germania, un sindacato quale la CGIL, tanto per dirne una.