di Romana Villari*

Il bar sotto il mare è una raccolta di racconti pubblicata da Stefano Benni nel 1987, dove il bar rappresenta un luogo fantastico, punto di incontro di misteriosi avventori, ognuno dei quali si impegna, nell’arco di una notte, a raccontare una storia. I narratori sono personaggi dalle caratterizzazioni più bizzarre, ed altrettanto originali e diversi per cifra stilistica ed ispirazione sono i racconti. Così mi immagino gli avventori dei Ristoranti Sottomarini, nuova frontiera delle bizzarrie umane che sembrano usciti da quest’opera surreale. Negli ultimi anni lo sviluppo del turismo sottomarino sta dando corpo alla realizzazione di ardite opere architettoniche che mettono alla prova i più grandi ed abili progettisti del mondo. Per solvere al capriccio ed alla sfida atavica dell’uomo  di poter vivere sotto il mare, nascono hotel e ristoranti subacquei. Costruzioni che impiegano le più ardite tecniche costruttive moderne. Ed anche gli investimenti per la realizzazione di queste opere sono di svariati milioni di euro.

Tra gli altri, il Ristorante dell’Ithaa Hilton Hotel delle Maldive rappresenta una vera perla.

Posto a circa 5mt sotto il livello del mare, offre agli avventori una immersione asciutta totale. Il suo involucro si compone di tre tubi trasparenti fissati uno speciale silicone ad una intelaiatura di acciaio, trattata a base di zinco, fissati con pilastri direttamente sul fondale marino.

Questo ristorante offre un ambiente suggestivo e curioso, con un pizzico di suspance, ma sicuramente sconsigliato a chi soffre di claustrofobia! Se vorrete provare l’ebbrezza, ricordatevi di prenotare con largo anticipo.

E nell’attesa che ben più semplici e meno avveniristiche opere vengano realizzate sulle nostre coste, non sempre a valorizzazione degli splendidi fondali eoliani, vi auguro buon viaggio.

*Architetto – Torino