Mentre si cerca di capire il ruolo del 2°, 3° e 4° consulente, nominati dal Comune di Lipari, per il 5° si sà che che se verrà nominato, andrà ai lavori pubblici per dare manforte all’oberato sindaco Marco Giorgianni. La scelta del geometra Bartolo Bonino, “presenzialista al palazzo”, è trainata dai nomi forti del Pd nazionale, regionale e locale. E’ come se il Pd, vera anima di questa giunta, volesse avere per l’importante ruolo dei lavori pubblici un “assessore ombra” accanto al sindaco con delega. Un cuscinetto fra sindaco ed ufficio tecnico, un cuscinetto fra fornitori di lavori e politica. Forse per avere la parte più importante dell’amministrazione sotto controllo. Ritenere che questa nomina venga calata dal partito socio di giunta è più che lecito, dicono quelli che non vogliono o non possono apparire. Nel bene o nel male, il maggior Comune eoliano stà scivolando nelle fauci dell’imperatore delle preferenze del messinese. Quel Genovese che anche quando è in vacanza produce intrecci politici senza scampo. Così Lipari può rischiare di essere un “satellite dello Stretto”, allargandosi nelle spartizioni che la politica non abbandona mai, dall’alto e dal basso. Sembra quasi di tornare indietro nel tempo. Ieri con Totò D’Alia e Pino Merlino. Oggi con Gianpiero D’Alia e Francantonio Genovese. A voglia a dire Eolie libere e indipendenti…