Lipari. Kabul? No Marina Lunga. Le reazioni

dconti.jpgemail8.jpgEgr. Direttore,

La presenza delle bancarelle nella ricorrenza delle nostre feste paesane fa parte della nostra cultura e della nostra tradizione, alla quale, la comunità non intende rinunciare. Per consentire il rispetto della tradizione e per non incorrere in una eccessiva ed incontrollata presenza, considerato che le ricorrenze delle feste sono note e ripetitive, occorre predisporre gli opportuni provvedimenti al fine di garantirne la presenza ed il rispetto della legalità, in particolare dell’uso del suolo pubblico e della presenza di servizi  igienici mobili a disposizione dei bancarellari. Non è certamente compito del Sindaco e/o dei sui delegati, bensì del Dirigente e/o del Responsabile del Servizio, compito attribuito dall’art. 191 del D.Lg.vo 18 agosto 2000 n. 267, (Ordinamento degli EE.LL.) predisporre, con apposita ordinanze:

– le date delle celebrazioni delle festività;

 – i luoghi dove allocare  la presenza delle bancarelle;

– stabilire la selezione delle bancarelle in: giocattoli – abbigliamento, bigiotteria, dolciumi, ecc……..

  i termini entro i quali deve pervenire al Comune di Lipari la richiesta dello stallo e la risposta di accettazione della richiesta;

   i tempi di arrivo e partenza, con permesso di imbarco e controllo allo sbarco;

  le modalità di pagamento del suolo pubblico

  la messa in opera di servizi igienici mobili

la notifica dell’ordinanza alle Associazioni di categoria ed altre forme che diano la più ampia informazione.

Dato per scontato che l’Amministrazione è favorevole alle celebrazioni delle feste tradizionali nel proprio Comune, spetta, quindi, al Dirigente e/o Responsabile del Servizio, dimostrare la propria professionalità e competenza nella continuità della gestione del Territorio.

Cordiali saluti lettera firmata

– di Danilo Conti

Come ogni anno Marina Lunga di Lipari in occasione della “Festa della Madonna cabul1.JPGdi Porto Salvo”, diventa scenario del più violento “stupro” turistico delle Isole Eolie.

Le spiagge si trasformano in latrine a cielo aperto, l’acqua di mare e la baia vengono utilizzate per farsi la doccia, il bidet, per lavare i piatti con lo “Svelto”.

Si cucina su bisuoli di pietra della passeggiata che vengono macchiati a morte.

Talvolta, quando non orinano in spiaggia, preferiscono andare per vicoli e nelle degradate strade laterali del Lungo Mare (altro scenario raccapricciante per l’immondizia ed i motorini abbandonati
che s’incontrano ormai da anni).

Mi figlia con le infradito, è finita in una di queste pozzanghere ed è forse ciò che più mi ha spinto a cabul2.JPGscrivere questa mia.

Dall’agenzia aliscafi al distributore di benzina Agip, sembra di entrare nella Kasbah di Marrakech, passando per Chinatown arrivando nel peggiore Bronx.

Risse, immondizia, bivacco a cielo aperto accolgono i turisti che scendono dai super Yacht che ogni operatore vorrebbe avere per clienti e che sempre meno, a ragione, frequentano l’arcipelago.

Per arrivare in centro storico, i turisti, devo scavalcare gli espositori sdraiati a terra che tentano di dormire qualche ora al riparo dal sole (vedi foto).

Il risultato: il giorno dopo i porti sono vuoti!

Ma i nostri assessori e chi ci rappresenta, sono orgogliosi di questo orrore che si ripete ogni “santo” cabul3.JPGanno?

Si sono mai fatti la domanda: dove vanno a defecare e orinare i personaggi folcloristici che popolano le bancarelle?

E’ legale far dormire la gente per strada, organizzare una “festa” ,che a breve sfregerà anche Canneto, solo per incassare il contributo del suolo pubblico senza creare i servizi?

Vediamo gli ambulanti vendere in barba a qualunque norma igienica e fiscale. Soldi che volano via davanti a noi che facciamo il sacrificio tutto l’anno di vivere su questo scoglio, pagare le tasse ed i servizi tra i più alti d’Italia.

Io non posso sostare presso la mia attività perchè vengo multato dai “Chips di Lipari” che con fare sempre molto cordiale ed educativo mi intimano di “smammare” e sono costretto a trasportare la merce a mano (non vendo notoriamente cotone).

Quando si decide di aprire un’attività commerciale, il Comune ti obbliga ad un bagno per il personale, cabul4.JPGbagno disabili, impianto elettrico a norma, Haccp, allaccio idrico e fognario, agibilità, destinazione d’uso e chi più ne ha più ne metta.

Marina Lunga invece vive 3 giorni di totale illegalità igienica e fiscale.

Io devo pagare le tasse, fare scontrini, controllare tutte le mattine la temperatura dei frigoriferi, gli estintori, progetto per la tenda parasole, contributi Imps etc. Potevo fare l’ambulante o l’abusivo!

Con una parte dei soldi incassati dalle bancarelle non avrebbero potuto affittare un bagno chimico, realizzare una doccia anche temporanea? Credono sia lecito che gli esercizi pubblici e/o le
spiagge di Marina Lunga vengano utilizzati a mo di “cesso” dell’Isola per tre giorni?

Io giro per lavoro e per piacere molti paesi del mondo e non mi è mai capitato di vedere una “festa” così squallida, sporca, inutile e vergognosa, senza entrare chiaramente nel merito dell’aspetto
religioso, che non si tocca.

Senza andare lontano, avete letto e visto cosa organizzano gli amici di Salina?cabul5.JPG

Solo alcuni esempi:

1) Il Malvasia Day
2) La regata della Malvasia (90 barche a vela da tutta Europa)
3) Salina Isola Slow, dove si esaltano le produzioni e la ristorazione locali,
4) Salina Doc Fest presentazione di tutti i cortometraggi più importanti d’Europa
5) La Festa di Pollara con la Sagra del Cappero, evento che richiama visitatori da tutte le Isole, fosse solo per assaggiare le ghiottonerie dell’Isola.

Suonano un pò diverse, non è vero?

Ed invece i nostri “amati” politici nel pieno della stagione turistica? La festa di Marina Lunga! Sono dei grandi!
Sembra quasi un urlo disperato per dire ai pochi impavidi turisti: “non venite più alle Isole Eolie, isole in implosione economica ed abbandono socio-culturale totale”.

Avevamo pensato di chiudere per tre giorni le attività commerciali di tutta la via per protesta. Ma poi abbiamo pensato che non se ne sarebbe accorto nessuno, della sommossa, visto che nessun politico
viene a godere della “festa”.

Hanno ragione, perchè rischiare qualche infezione? Loro, i politici, preferiscono le vie del centro…

Ho scattato qualche foto per dare l’idea di cosa accade a Kabul di Lipari a chi non avesse avuto la cabul6.JPGpossibilità di godere dal vivo dello spettacolo e per i nostri amministratori che non sono venuti a
comprare, perchè hanno già tanti souvenir del tipico artigianato cinese e marocchino (sempre in fotografia).

Fare solo critica senza proposte è una cosa odiosa quindi mi sento di suggerire una soluzione in 6 mosse, mettendomi a disposizione per procurare i contati:

1) un’esposizione di artigianato siciliano (che si sta perdendo), venditori di piantine grasse, produttori di ceramica ed antiquari, produttori vinicoli e di alimentari da tutta la regione (formaggi, salumi, miele etc.), uno o due venditori di “Calie” e zucchero a velo e mille altre idee da sviluppare.

2) Gli ambulanti di questi giorni potrebbero sostare al Mega-parcheggio, se ne avranno voglia.

3) Realizzare degli stands d’affittare agli espositori uguali per tutti, costruiti in economia, da sfruttare per diversi anni ed in stile eoliano (tettoia di canne su foglio di policarbonato, pulera bianche realizzate con tubi di plastica verniciati etc.).

4) Una convenzione per gli espositori presso le strutture alberghiere ed i residance dell’Isola in modo da non farli dormire per strada e/o in tenda.

5) Noleggio di due-tre bagni chimici, una doccia a gettoni, un servizio di sicurezza notturno, per permettere il riposo degli espositori.

6) Viabilità libera durante il giorno con isola pedonale dalle 18 in poi.

Troppo complicato? Ma mi faccia il piacere!

Da Kabul di Marina Lunga è tutto.

LA RIPOSTA.

mgiacomantoniopiccola1.jpgdi Michele Giacomantonio*

La nota non è stata presentata come una lettera all’Amministrazione ma ho pensato che fosse giusto inserire questo intervento del dott. Danilo Conti nella rubrica “Voi chiedete. L’Amministrazione risponde”, per l’importanza dell’argomento.

Anche se molte osservazioni le trovo condivisibili penso che bisogna evitare di cadere nel tranello che “L’isola del vicino è sempre più verde”. Praticamente tutti i bancarellisti presenti a Marina Lunga provenivano da S. Marina Salina ed avevano partecipato alla festa patronale di quella cittadina. Inoltre non mi sembra che si possa dire che mentre l’estate salinara e qualificata da eventi di qualità quella di Lipari è tutta di feste patronali. Certo Lipari ha tante contrade con le loro tradizioni e quindi le feste patronali sono tante ma non mancano certo le manifestazioni qualificate come, ad esempio, le serate sulle donne organizzate dal nostro assessorato alla Cultura che si stanno svolgendo in questi giorni fra Marina corta ed il Castello. Inoltre anche Lipari ha avuto la manifestazione Isola slow e per il 23-24 agosto si sta cercando di organizzare con l’associazione di volontariato SicilyAmo della mostra d’arte, artigianato ed enogastronomia chiamata “Saperi e Sapori” che si vorrebbe tenere a Marina Lunga e che speriamo faccia dimenticare i problemi procurati dalle bancarelle della festa di Porto Salvo, ecc. ecc.

La scommessa non è manifestazioni prestigiose contro le tradizionali feste paesane e patronali ma di farle convivere entrambe magari riqualificando le seconde. E in questa direzione sta operando l’amministrazione anche cercando di promuovere dei “grandi eventi” speriamo non meno prestigiosi di quelli di Salina. D’altronde Lipari deve recuperare anche su questo terreno dieci anni di black-out.

Quanto alle sue proposte finali, come lei sa sono anni che ormai si cerca di dirottare sul megaparcheggio la maggior parte delle bancarelle che per le feste arrivano a Lipari. Quest’anno ha giocato un po’ di improvvisazione perché la Parrocchia aveva  annunziato che voleva che le manifestazioni fossero quelle religiose senza concerti e bombe anche per rispetto alla crisi che travaglia tante famiglie e quindi il comitato tradizionale non si era mobilitato. Poi ha finito per prevalere, all’ultimo momento, la tradizione anche perché l’Amministrazione – all’oscuro della decisione della Parrocchia – aveva inserito la manifestazione nel suo programma e non si è riusciti ad ovviare a molti inconvenienti. Ma comunque, al di là del megaparcheggio che sta subendo un momento di cambio di gestione, praticamente tutti i suggerimenti mi sembrano di buon senso e credo che l’Amministrazione e l’assessore competente ne terranno conto. E, per quanto riguarda Lipari, a iniziare proprio dalla festa di San Bartolo.

-di Catello Pongolini*

A sostegno della lettera di Danilo Conti e a proposito delle feste patronali e dei vari eventi futuri e del loro indecoroso svolgimento. Il signor Giacomantonio per tutta risposta ci suggerisce di aspettare L’isola slow  del 23-24 agosto e che ci faccia dimenticare…… Sarebbe bene non dimenticare che avremo S. Cristoforo, S. Gaetano etc… Aspettiamo! Aspetto anch’io ,come operatore di questa magnifica isola dove pur  non nascendovi ho la grande consapevolezza di viverci, una risposta dall’amministrazione ad una mia spensierata iniziativa che potrebbe nel piccolo contribuire a un miglior svolgimento di tali eventi e alla atavica mancanza di cestini porta rifiuti, due dei quali già in uso fuori alla  mia attività commerciale meta di passaggio di croceristi e gente d’ogni dove: una protocollata  20310 del 29 giugno, l’altra presentata il 22 luglio.

Ps: Allego la mia del 22 luglio 2013

All’assessore arredi urbani e viabilità Sign. Sardella. Come da mia nota precedente protocollo numero  20310 del 28/06/2013 e dai colloqui intercorsi con la sua persona. La mia iniziativa, tengo a precisare come del resto negli altri miei passati interventi,è semplicemente dettata dalla mia passione negli svariati argomenti e null’altro. Precisato ciò, vi comunico che la mia donazione cade  in concomitanza dei miei trascorsi 25 anni professionali tra vulcano e Lipari. Ho provveduto all’acquisto di numero 100 contenitori di cartone da usare per l’esodo di agosto per la raccolta di piccoli rifiuti lattine, bottiglie, coni, coppette, bicchieri etc..  che possono essere collocati tra Lipari e Vulcano ed eventuali eventi, sperando che tutto ciò vi sia gradito. Come definito con lei saranno muniti di adesivi 35×35 cm sulla parte frontale, con spiegazioni per l’uso corretto scritte e raffigurate e con la dicitura: “realizzati con la collaborazione di … “ Aspetto risposta per eventuale consegna ufficiale anche per liberare i miei locali dall’ingombro. Sperando che in futuro non ce ne sia più necessità e che possa  essere stimolo a più ampie partecipazioni nella vita sociale della propria terra da parte di tutti nel migliorare insieme. Spensieratamente.

*Hair Diffusion”  i parrucchieri

Risponde Michele Giacomantonio

Egregio Sig. Pongolini, Le posso assicurare che la sua proposta-offerta è all’attenzione dell’assessore Sardella ma probabilmente invece di collocare i contenitori  lungo le strade si pensa di affidarli a negozianti o anche proprietari di abitazione che li tengano dinnanzi al loro negozio o abitazione prendendosene cura per evitare che vengano presi a calci da giovani buontemponi e sospinti nelle strade e sui marciapiedi. Quanto alla mia risposta al dott. Conti forse non mi sono spiegato bene. Non ho voluto rinviare alla festa di S. Bartolo un controllo sulle bancarelle perché la loro presenza sia più ordinata e decorosa. Mi auguro anch’io che questo avvenga già dalla festa di San Cristoforo e san Gaetano e spero che finalmente si possa applicare la regola dei gabinetti chimici presenti in proporzione alle bancarelle e magari anche il divieto di dormire in strada   e sulle spiagge affidando la custodia della merce ad un servizio di vigilanza. Non siamo più negli anni 50 e 60 quando si passava sopra alle esigenze igienico-sanitarie. Quando ho parlato della festa di S. Bartolo era in riferimento alla proposta del dott. Conte di  qualificare le feste patronali con mostre di artigianato, di cibi e di cucina ed è proprio quello che stiamo tentando in collegamento con una associazione di volontariato che vuole organizzare una mostra chiamata “Saperi e sapori”.

*Portavoce Michele Giacomantonio

Lipari. Kabul? No Marina Lunga. Le reazioniultima modifica: 2013-07-26T17:17:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo