LA STORIA. Lipari-Stromboli. 30 dicembre 2002. Lo “tsunami richiama il papà Francesco Famularo e la moglie Isabella Favaloro da alla luce Bartolo Vittorio che oggi festeggia i suoi primi “travagliati” 10 anni

IFAVALOROFAMIGLIA.JPGdi Isabella Favaloro

30 dicembre 2002. Mi trovavo a casa. Ero in attesa di partorire. Nel pomeriggio mi telefona mio marito Francesco Famularo: “Mi hanno chiamato dalla prefettura. Come volontario della Protezione Civile devo partire urgentemente per Stromboli. C’è stata un’onda anomala. C’è bisogno d’aiuto…”. Senza esitare rispondo: “Vai e aiuta i nostri confratelli. Io qui sono ben assistita…”. Poco dopo vado in ospedale. Alle 19 entro in sala parte. E nasce il mio Bartolo Vittorio. Tutto è andato bene. Sia a Lipari che anche – tutto sommato – a Stromboli. Alle 22 rientra mio marito. Quasi-quasi non lo riconosco. Era tutto nero di cenere. Non solo per la divisa che ancora indossava…”. Questa è la mia storia.

Oggi a distanza di 10 anni, voglio raccontarla a “Il Notiziario delle Eolie online”, anche per festeggiare nel migliore dei modi i primi 10 anni di vita “travagliata del mio bimbo. Allegato ARTICOLOISABELLA30122002.jpgc’è anche l’articolo di 10 anni fa, apparso sul “Giornale di Sicilia”, pubblicato da Bartolino Leone. La notizia ebbe parecchia risonanza. Mi chiamarono gli amici – e non solo – da ogni parte d’Italia. Ma ritorniamo a dieci anni fa… 

Il primo giorno di vita di Bartolo Vittorio. Ero in camera, in ospedale. Mi sveglio, ma del bimbo non avevo nessuna notizia. Me lo portano dopo mezzogiorno. Era cosi’ piccolo che quando l’ho visto ho detto che bello. Non volevo credere che era il mio piccolo. Accanto a me c’era tutta la squadra: Mimmo, Francesca, Salvatore, Gregorio, Teresa, il dottor Marcello Rigano… Ho avuto delle persone che mi sono state molto vicine, perchè non stavo tanto bene. Dopo una settimana mi dimettono e arrivo a casa. Era il 5 gennio 2003. Mi ritrovo tante persone ad aspettarmi e a farmi gli auguri. Il bimbo cresceva bene. Ma al 5′ mese arrivarono un po’ di problemi. E venne operato.

L’intervento riusci’. Il suo primo anno di vita era stato bellissimo. Primi passi e tutto sembrava che procedeva bene. Io invece avevo avuto dei problemi di salute. Ma li superavo quando tornavo a casa. Il mio piccolo mi abbracciava forte e mi gridava “mamma”. Ed io ero contenta. La sua vita era stata sempre piacevole. Con gli amici che gli vogliono un bene grande, perchè Bartolo ha un cuore grande. Gli piace andare in chiesa. Verso i 5 anni sta malissimo. Dopo varie visite, pediatra, medici dell’ospedale, il dottor Giovanni Noto mi consiglia di portarlo fuori. Parlo con mio marito e decidiamo di partire per Genova. Il prof. Jasommy già lo conosceva. Lo visita e il bambino accusa un malore. Mi dice subito “dobiamo ricoverarlo d’urgenza”. E sono entrata con il codice d’urgenza. Cosi’ all’indomani gli fanno degli esami e il professore mi fa chiamare. Entro in camera e mi dice “il bimbo deve entrare subito in sala operatoria”. Ed è stato operato. L’intervento è durato quasi 3 ore. Quando è uscito il professore mi ha detto che se non portavo il bimbo a Genova mi moriva a casa. Mio marito, mio fratello arrivarono da Lipari, cosi’ mi sono stati vicini e mi hanno dato forza e coraggio… Ma una cosa è certa: San Bartolomeo me lo ha protetto.

Quando lo hanno dimesso dall’ospedale io e Bartolo siamo andati alla stazione per prendere il primo treno. Ma mi hanno detto che quello delle 14 era già partito. E feci il biglietto per le 16. Ma salendo sui binari vedo il treno delle 14. Forse siamo stati simpatici al controllore, fatto sta che ci fece salire e ci accompagnò alla 1′ classe. Arriviamo a Milazzo. Il bimbo stava nuovamente male. Mio fratello mi aiutò, perchè il suo papà era dovuto rimanere a Lipari per lavoro. Quando ero da mio fratello accendo la tv e sento la notizia che il treno delle 16 partito da Genova era deragliato. Insomma, il mio piccolo ancora una volta era stato salvato da San Bartolo.

A 5 anni, entra a scuola ed è stato un po’ difficile. Ma lui è buono e ha molti valori. Con l’andare del tempo ha avuto ancora problemi di salute ma è tanto forte come una roccia dice il suo pediatra. Per la sua prima comunione è stato un po’ male, ma anche stavolta è riuscito a superarla, confermandosi un bambino forte. Sembra quasi lo Stromboli di 10 anni fa, o di oggi, visto che sta esplodendo continuamente e speriamo che non si verifichi nuovamente quella terribile e indimenticabile onda anomala.

Auguri Bartolo Vittorio dalla tua mamma e papà. Buon Compleanno.

Nb: dopo le 21 del 30 dicembre del 2002 nasce un’altra bimba. Si chiama Giada De Teresa ed è la sua compagna. Lui racconta “Sai Giada io sono nato quando lo Stromboli con una forte eruzione fece tremare tutta l’isola…! Auguri!  

LA STORIA. Lipari-Stromboli. 30 dicembre 2002. Lo “tsunami richiama il papà Francesco Famularo e la moglie Isabella Favaloro da alla luce Bartolo Vittorio che oggi festeggia i suoi primi “travagliati” 10 anniultima modifica: 2012-12-30T07:26:00+01:00da leonedilipari
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