Rassegna Stampa. Il “Giornale di Sicilia” e le Eolie

gds12.JPGIl Giornale di Sicilia nella pagina Messina provincia ha pubblicato:

Lipari, poche aule all’Istituto “Conti”. Gli studenti forse trasferiti a Canneto. Il dirigente scolastico Basile ha chiesto un incontro al sindaco. L’assesosre De Luca “troveremo una soluzione”. Interrogazione del consigliere Lauria(foto).

– I fratelli Biviano sono nella capitale da 50 giorni. Cure con staminali, prosegue la protesta dei fratelli di Lipari.

– Lipari, raid vandalico: affondata una barca. Titolare di un lido preso di mira.

Lipari, donne e gioielli mostra al museo.

Nella pagina culturale:

Lipari, l’antico sogno di far rinascere il vecchio porto dell’età dei romani. Nel corso di “ArchEolie 2013” si è parlato del progetto dopo il ritrovamento di importanti reperti. Guidata da Sebastiano Tusa, una settimana di studi e scavi nell’area del principale porto commerciale dove sono stati guià rinvenuti dei “tesori sommersi” (foto).

Rassegna Stampa. Il “Giornale di Sicilia” e le Eolieultima modifica: 2013-09-11T09:26:34+02:00da leonedilipari
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Le notizie del nostro giornale online fanno il giro d’Italia

ansa.jpgIl sindaco Marco Giorgianni ha azzerato la giunta municipale di centrosinistra. Ha annullato le deleghe a quattro assessori: Federica Masin (era già dimissionaria), Gabriella Berzioli, Bartolo Lauria e Giacomo Biviano che sono anche consiglieri comunali. La giunta era in carica da dieci mesi.

Le notizie del nostro giornale online fanno il giro d’Italiaultima modifica: 2013-03-29T14:07:00+01:00da leonedilipari
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Eolie&Fiaccolando

di Salvatore Leone

fiaccolata6.JPGLa fiamma della vita. “Tolgono il Punto Parto” e si organizza la fiaccolata. Muore uccisa una giovane donna e si organizza e si ricorda con una fiaccolata cristiana.  La nascita e la morte. Tutto brucia con la voglia dell’amore. Ma la fiamma non è eterna e la fiaccolata si spegne con i ricordi che spesso vengono riposti nei cassetti anche se ordinatamente. Tutto passa e tutto resta. Sempre fatti sono. Di nascita, di morte e di politica. La fiaccolata non riesce a spegnere l’avanzare della criminalità. Si organizza o riorganizza anche la fiaccolata della legalità. Politica. Anche la politica è vita. Anche la fiaccolata della legalità come quella della nascita e della morte si spegne.Tutti uguali dinnanzi alla fiamma che brucia ed illumina il buio. Forse non inutilmente perchè la fiamma ha accesso anche i cuori dei genitori, dei parenti delle vittime e degli elettori-politici, che sicuramente molleranno o acchiapperanno qualche voto nel vuoto. Qualche malvagio sta pensando anche di organizzare la fiaccolata dell’illegalità. L’unica preoccupazione è l’arresto immediato della fiamma. Le fiamme della fiaccolata intanto bruciano nel freddo ed isolato inverno isolano come tanti piccoli vulcani lontani parenti innaturali di Stromboli e Vulcano ma sempre lungo la sciara delle loro vita naturale con il respiro fiacco e fiaccolato.
Baciamo le mani se non bruciano e Buon Anno.

Eolie&Fiaccolandoultima modifica: 2012-12-30T07:35:00+01:00da leonedilipari
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Auguri di Buone Feste

bnatale21.jpgDA ISTITUTO COMPRENSIVO LIPARI 2 S. Natale 2012 Gli auguri più cordiali  per le prossime Festività Natalizie e per un sereno 2013
 
 
Renato Candia Dirigente Scolastico 
Auguri di Buone Festeultima modifica: 2012-12-19T09:57:55+01:00da leonedilipari
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Vero&Falso

veroefalso.jpg-Società mista eoliana, non potendo mettere in rete le perdite, metterà in rete i bidoni della spazzatura.
-Scoperto al comune di Lipari tesoretto segreto. Ma è solo una parola d’affetto fra due colleghi.
-Nota bevanda americana pubblicizza l’abbinamento con crocchette di totano eoliano in lecca-lecca.
-Arrivato l’ordine per tutti i consiglieri comunali delle Eolie di dormire solo a turno durante i lavori di giunta.
-Al comune di Lipari sarà proiettato il film “Mamma mia”.
-Lite fra due consiglieri comunali eoliani perchè non capiscono l’accento fra spuntino e spuntìno.
-A Marina Piccola saranno regalate le cassette del “Il pescatore di sogni”.
Vero&Falsoultima modifica: 2012-11-14T09:02:45+01:00da leonedilipari
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Prima Pagina. Tangenti + Iva

prima pagina.pngSe il ministro che di professione è l’avvocato con il maggior fatturato dice che siamo al bis di tangentopoli, vuol dire che noi del Notiziario , fin dal primo numero, non ci siamo mai sbagliati scrivendo dei malaffari. La politica è questo. Senza non ha nessun interesse ad esistere. C’è per l’arricchimento precoce e clientelare. Per tornaconto personale e per tornaconto di chi ha investito per loro. Il bello o il brutto è che il giro sfugge anche al fisco. Salvo copiare i pesi arabi dove la tangente è legalmente riconosciuta e fatturata per essere anche detraibile. Legalmente.
 
Prima Pagina. Tangenti + Ivaultima modifica: 2012-11-04T03:11:07+01:00da leonedilipari
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Controcorrente Eoliana

controcorrente.jpgL’esito delle votazione regionali ha prodotto esattamente quanto il silenzioso marketing siculo si aspettava. Coppole o non coppole. Questo è il voto con le sue percentuali di paure e di obblighi di rispettose osservanze al “ Vossia binidica”. Delle piazze dei comizi piene e vuote è rimasto il battimani e le risate che ormai vengono spazzate via dai pulitori di strade e di coscienze. Cosa cambierà è il tema di un prossimo futuro che passerà dalle Eolie con le sue matematiche contabilità votanti. Bilancio a parte.
Controcorrente Eolianaultima modifica: 2012-11-01T00:17:02+01:00da leonedilipari
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Eolie&spazzatura

giacominobiviano.jpgdi Giacomino Biviano
 
A giorni si riunisce il consiglio comunale per discutere di prossimi gestori per la spazzatura.
Domanda,  un’ azienda privata per fare questo lavoro dovrà anche guadagnarci e questo è legittimo, ma se il lavoro me lo faccio io con i miei operai ho risparmiato il guadagno dell’azienda o forse sbaglio?
sig. Sindaco lo sa che con la differenziata si fanno i soldi, e si può trovare un modo per far pagare meno la spazzatura e addirittura far guadagnare ai cittadini più volenterosi.
Questo è tutto possibile basta volerlo, e senza tanta scienza.
Eolie&spazzaturaultima modifica: 2012-10-11T09:56:44+02:00da leonedilipari
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Controcorrente Eoliana

controcorrente.jpgLe Eolie hanno una ricchezza di persone e personaggi che non temono confronti ad ogni livello. L’essenzialità è però mantenerli nella loro genuinità e verità di vita. Tutte le volte che si svestono del loro modo naturale di essere perdono smalto ed indossano il camice di falsità. Sia andando indietro con gli anni che sfiorando il presente, si nota la differenza fra il passeggio ed il retro scrivania. Immagine di un potere fortemente in via di estensione. Il tutto fa un 20% di sconto sul prezzo di resistenza al prezzo di partenza per la semina dell’arrivo della nuova generazione senza appartenenza.
 
Controcorrente Eolianaultima modifica: 2012-10-11T09:35:04+02:00da leonedilipari
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Controcorrente Eoliana

controcorrente.jpgAnche il popolo eoliano assiste sconcertato al continuo mondo “tangentaro” dell’Italia. E’ allo studio se qualche cosa di simile è accaduto o può accadere negli enti pubblici locali. Qualche sospetto o intrigo, lasciato trapelare fra esclusi o uomini di opposte visioni, galleggia fra l’anonimato o il raccontato sotto voce da chi non ha voce in capitolo ma ha origliato strane notizie o non documentabili fatti. Se ogni mondo è paese, se tanto mi da tanto e nessuno si tira indietro, prima o poi…
 
Controcorrente Eolianaultima modifica: 2012-10-05T09:20:43+02:00da leonedilipari
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Isola Canguro

imagesCAGQUCUQ.jpgSalamandra in una porzione di muro
che salta come un canguro
ed il futuro si fa duro.
Origini australiane per consegne con centauro.
L’isola riceve gli ardori
come fossero tesori
annacquati con il resto della vita
dicendo che l’avventura è finita.
Sete di menzogne
con offerte di catalogne.

 

Isola Canguroultima modifica: 2012-10-02T07:49:35+02:00da leonedilipari
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Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

fdambra12.JPGdi Felice D’Ambra

Porto Rotondo &Villa Certosa.

A proposito della famosa e spettacolare vendita della paradisiaca Villa Certosa di Porto Rotondo di proprietà del Cav. Silvio Berlusconi: probabilmente a giorni si dovrebbe conoscere chi sarà il nuovo proprietario o i nuovi proprietari di una delle più lussuose Ville al mondo situata in un angolo di Sardegna a pochi chilometri dalla Costa Smeralda, da Olbia, Golfo Aranci e Aeroporto “Olbia Internazionale Costa Smeralda”.

Di certo si sa che dopo l’onta subita alcuni anni fa dal fotografo sardo Antonello Zappadu, che ha violato la privacy di Berlusconi, fotografando lui e i suoi ospiti all’interno della villa e dopo anche la violazione di domicilio di alcuni militanti politici di Sardigna Nazione, capeggiati da Gavino Sale che scavalcando il muro di cinta sono piombati in assenza del Cavaliere dentro la villa, alzando la bandiera dei quattro mori bendati in segno di protesta.  Dopo vari ripensamenti l’On Berlusconi, dopo aver ospitati i più grandi della terra, aveva qualche anno fa acquistato ancora altri quattro ettari di territorio per avere totalmente libero l’accesso a Villa Certosa. Evidentemente qualcosa ha fatto cambiare idea al Cavaliere tanto che non si sentiva parlare di vendita ed è da poco tempo ripresa la strategia di vendere al migliore offerente, il più bel diamante dell’intera Sardegna che non ha eguali e che fa gola a grandi magnati imprenditori di prestigio russi e sultani petrolieri arabi.

E così l’On. Berlusconi lascerà per sempre la Sardegna e i suoi vicini nobili veneziani, creatori dal 1964 di Porto Rotondo (la Costa Smeralda era già nata), i conti Luigi e Nicolò Donà Delle Rose.

La proprietà di Villa Certosa detiene 120 ettari di terreni bonificati e di immobili vari, compresa la villa bunker di oltre 4mila metri quadrati, la dependance che andrà al migliore offerente con una partenza di 450 milioni. Sicuramente una cifra che non impensierisce coloro che da anni sono interessati a concludere in fretta l’acquisto di un gioiello esclusivo in terra sarda quasi unico al mondo e senza precedenti. Sicuramente a giorni si conosceranno i nuovi proprietari della villa più esclusiva e se saranno russi o arabi. Una considerazione è lecita e da conoscere: dieci anni fa l’intera Costa Smeralda, composta da tre alberghi (Pitrizza, Cala di Volpe, Romazzino), gioielli sul mare che cambia di continuo colore di cinque stelle extra lusso, il cinque stelle (Cervo), il centro congressi , ristoranti, boutique, negozi e terreni vari, fu acquisita dalla Colony Capital proprietaria della Compagnia alberghiera americana Star Wood di Tom Barrack, per una modica cifra di 375 milioni circa. Al paragone coll’indescrivibile paradiso di proprietà esclusiva dell’ex Presidente del Consiglio, composto da laghetti, piscine all’aperto e al chiuso (sei in totale con vasche idromassaggio), una serra trasformata in mega sala cineteatro, laghetti artificiali, una meravigliosa macchia mediterranea composta da: cisti, corbezzoli, ginepri, palme, un vero paradiso terrestre ineguagliabile, senza parlare dell’ingresso nascosto di motoscafi.

Oltre a magnati russi (amici di Berlusconi, qualcuno vicino al presidente Putin, che potrebbe avere la meglio fra gli altri pretendenti), sono anche in attesa come allora gli arabi che andrebbero ad affiancare il Sultano del Qatar, attuale nuovo proprietario dell’ex regno e indimenticato Principe Karim AGA khan che molti affezionati ancora attendono con ansia il suo ritorno, che sicuramente solo un miracolo potrebbe riportarlo a salvare la Costa Smeralda dal precipizio turistico, in continuo declino. Il problema della vendita della Costa Smeralda, non è la vendita in se stessa, il grosso problema che preoccupa anche la Regione Sardegna e il Comune di Olbia dove ricade Porto Rotondo, è la preoccupazione dei duecento dipendenti che l’On Silvio Berlusconi occupava.

Si spera comunque, che i nuovi proprietari di Villa Certosa, lasceranno le cose come stanno.

Da Cagliari in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2012-09-28T08:37:00+02:00da leonedilipari
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Prima Pagina. Mutande alla milanese

prima pagina.pngCi sono gli indignati per le mutande della consigliera regionale Minetti. Tanti. Nessuno ricorda e si è mai indignato per le mutande di Albertini, ai tempi sindaco. Due politici milanesi che sempre per la moda-grandi firme, in epoche diverse, hanno sfilato in mutande. A breve in mutande sfilerà il popolo per la moda della povertà. Ma in mutande le riviste del gossip avrebbero voluto in passarella Fiorito, Lusi e Belsito e tutti gli altri cassieri&incassatori politici a seguire, non appena lo scandalo scenderà dalla cintola in giù.
Prima Pagina. Mutande alla milaneseultima modifica: 2012-09-26T09:17:00+02:00da leonedilipari
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Prima Pagina. Mutande alla milanese

prima pagina.pngCi sono gli indignati per le mutande della consigliera regionale Minetti. Tanti. Nessuno ricorda e si è mai indignato per le mutande di Albertini, ai tempi sindaco. Due politici milanesi che sempre per la moda-grandi firme, in epoche diverse, hanno sfilato in mutande. A breve in mutande sfilerà il popolo per la moda della povertà. Ma in mutante le gorsse riviste del gossip avrebbero voluto in passarella Fiorito, Lusi e Belsito e tutti gli altri cassieri&pagatori politici a seguire, non appena lo scandalo scenderà dalla cintola in giù.
Prima Pagina. Mutande alla milaneseultima modifica: 2012-09-24T09:45:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Grandi Eventi

mirkosaltalamacchia.jpgdi Mirko Saltalamacchia

Nel ventunesimo secolo non serve più cavalcare l’onda del prodotto di rilievo, per guadagnare un posto nell’olimpo delle località di elite. Questo può servire per un determinato tipo di esigenza a breve scadenza, pronta a prendersi tutto quello che il mercato offre perché di fronte a delle emergenze dovute anche alla “tempistica” non si può fare di meglio.

Ma no per quelle località che hanno come base dei forti connotati storico/culturali. In questi casi bisogna stare più attenti a non generare dissonanze cadendo nel deprecabile errore del qualunquismo, con delle iniziative “generiche” che potrebbero rivelarsi come dei boomerang.

Va bene per l’evento culturale, ma se esso non viene rielaborato in chiave moderna, mostrando uno svecchiamento della proposta non funzionerà, e resterà la solita iniziativa di nicchia per addetti ai lavori; che di sicuro non si allacceranno a nessun “circuito guidato” di servizi, perché il prodotto è fine a se stesso. Anche se non manca di identità e personalità, L’evento culturale deve essere “reinventato” nella sua presentazione, se vuole avere un seguito e non restare la solita manifestazione isolata.

Lipari&Grandi Eventiultima modifica: 2012-09-21T09:41:21+02:00da leonedilipari
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Isola Sindaco

dalla.jpgVotato il votato
con cognome pronunziato.
Stanco ancora per le urne
di campagne anche diurne.
Affossati gli avversari
si ritorna un pò corsari.
L’isola amministrata
guarda in faccia
sindaco e pellaccia.
Isola Sindacoultima modifica: 2012-09-20T09:47:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&pseudo catastrofe

lchiofalo3.jpgdi Luca Chiofalo

Se qualcuno non arrivasse a tale ovvietà, chiarisco che quando i turisti disdicono la loro prenotazione nelle strutture ricettive per paura di supposti disagi -dovuta ad esagerato allarmismo e patologica necessità di personale notorietà-non ci rimettono solo gli alberghi ma l’intera economia turistica locale. Sia un promemoria per la prossima pseudo-catastrofe…

Lipari&pseudo catastrofeultima modifica: 2012-09-19T18:51:32+02:00da leonedilipari
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Le notizie del nostro giornale online fanno il giro d’Italia con video e foto

ansa.jpgUna interpellanza urgente è stata presentata da 31 parlamentari (primo firmatario Vincenzo Garofalo, Pdl) al governo Monti sull’alluvione che ha colpito la maggiore isola delle Eolie e domani sarà discussa. Il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha raccolto l’appello dell’assessore Giacomo Biviano ed è pronto a rivedere il patto di stabilità per sbloccare i 9 milioni di euro. I parlamentari hanno in particolare richiesto “quali siano i tempi previsti per la deliberazione dello stato di emergenza nel territorio di Lipari da parte del Consiglio dei Ministri e per la successiva emanazione della relativa ordinanza da parte del Capo del dipartimento della Protezione civile finalizzata alla messa in atto degli interventi di soccorso alla popolazione e di ogni altra necessaria ed indifferibile attività diretta al superamento dell’emergenza e alla mitigazione del rischio”.

Hanno ricordato che “la scorsa settimana le isole Eolie sono state interessate da eccezionali fenomeni temporaleschi; in particolare, nella giornata di sabato 15 precipitazioni violentissime si sono abbattute sull’isola di Lipari nella quale in meno di tre ore sono caduti circa settanta millimetri di pioggia ed un fiume di fango si è riversato lungo le strade allagando abitazioni, scuole e locali commerciali  provocando spavento nei cittadini e nei turisti dell’isola nonchè notevoli danni economici anche alle attività turistiche, delle quali vive prevalentemente l’ isola, proprio nell’ultimo scorcio della stagione estiva”.

“Si tratta – hanno puntualizzato –  dell’ennesimo eccezionale nubifragio che colpisce zone del territorio della provincia di Messina dopo i fenomeni alluvionali che hanno cagionato tragiche conseguenze nel 2009 nelle località di Giampilieri, Molino, Altolia Briga, Pezzolo, Santa Margherita Marina e nei comuni di Scaletta Zanclea e Itala ed ancora nel novembre del2011 indiversi comuni della zona tirrenica; tali accadimenti mostrano in tutta la loro evidenza l’attuale vulnerabilità dei territori siciliani che richiede, nell’immediato, un’efficace e tempestiva gestione dell’emergenza a Lipari e la messa in sicurezza delle località Annunziata, Ponte, Valle, Canneto, Calandra  esposte ad un rischio maggiore nonché  una pianificazione e riordino  degli strumenti della prevenzione finalizzati ad attutire  il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico accompagnati dall’indispensabile stanziamento di adeguate risorse finanziarie per la messa in atto di interventi per la tutela del territorio”. Hanno concluso che “in base ad una prima ricognizione si stimano circa 30 milioni di euro di danni provocati dall’eccezionale nubifragio ed in queste ore i dirigenti della Protezione civile stanno  provvedendo a stilare  un bilancio definitivo”.(*

Le notizie del nostro giornale online fanno il giro d’Italia con video e fotoultima modifica: 2012-09-19T11:00:25+02:00da leonedilipari
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Prima Pagina. Souvenir di Lipari. D’acqua e di fango

prima pagina.pngMentre gli isolani si leccano le ferite provocate dal fango, cercando dei notes per calcolare i danni, oggi si è più contenti. Nessun ferito, nessuna vittima. La macchina del fango ha funzionato per ridare normalità alla vita liparota. Chi ha voluto ha spalato, chi ha voluto guardare ha visto, chi ha voluto un ricordo diverso dalla classica foto sopra i detriti e dentro i fiumi d’acqua, ha raccolto quattro cucchiaiate di acqua e fango rinchiudendoli in una bottiglia con la data sopra. Libertà di fango&di fanghiglia. La domanda più spontanea che già circola è: “ma possibile che nessun ente tecnico poteva prevedere almeno qualche ora prima questa bomba d’acqua”? I maghi delle previsioni sono degli attori che fingono di prevedere? Se suonava l’allerta forse si potevano evitare parte dei danni che porteranno a speculazioni future. La nuova giunta sa che ha ereditato un’isola colabrodo, ma la nuova giunta sapeva e sa a cosa dare la precedenza adesso nei lavori perchè fra i Suoi componenti ha gente che ha maturato una grande e duratura esperienza politica ed anche tecnica conoscendo i punti deboli dell’isola. La sicurezza passa per la prevenzione partendo dallo spartitraffico fino all’eliminazione dei fattacci che madre natura infligge grazie sempre all’aiuto dell’uomo “cementaro”.

 

Prima Pagina. Souvenir di Lipari. D’acqua e di fangoultima modifica: 2012-09-17T02:45:00+02:00da leonedilipari
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Da Torino in linea Ornella Costanzo

ocostanzo.jpgdi Ornella Costanzo
 
Ho lasciato Lipari da soli 5 giorni e mi viene già voglia di ritornarci, soprattutto dopo gli eventi terribili di ieri, per dare una mano e provare magari insieme questa volta, a riflettere seriamente su cosa abbiamo fatto al nostro territorio. Perché bisognerebbe dichiarare lo stato di calamità umana per l’ignoranza, l’incuria, la corruzione, il clientelismo che hanno permesso l’abuso indiscriminato del nostro territorio. Devo confessarvi che mi irritano parecchio i messaggi politici che stanno occupando i blog locali:
politicanti di turno pronti a cavalcare qualsiasi evento pur di confezionare uno spot elettorale. Forse non hanno letto i sondaggi pubblicati stamattina da Mannheimer in cui si dice chiaramente che due italiani su tre sono tentati da un voto di protesta e dall’astensione. La gente di Lipari sarà ancora oggi affaticata con la pala in mano a cercare di rimuovere il fango e, forse non si soffermerà sui vari Notiziari. Spero troverà il tempo di farlo dopo.
 Alle parole dei politicanti vorrei contrapporre qui di seguito, per chi avrà il tempo e la voglia di leggerlo, la riflessione di un grande intellettuale italiano che a fine agosto ha scritto un lucido e duro editoriale sul Corriere della Sera. Non risparmia nessuno di noi per i crimini commessi nei confronti del nostro paesaggio e di cui quello che è successo a Lipari, è solo un esempio, fortunatamente senza vittime umane. 
 
 
Il paesaggio preso a schiaffi

Trascorrere qualche giorno in Calabria – dico la Calabria solo come un caso esemplare (e pur sapendo di dispiacere agli amici che vi conto), dal momento che quanto è successo lì è più o meno successo in mille altre contrade della Penisola – significa essere posti di fronte ad uno spettacolo a suo modo apocalittico. Ed essere costretti ad interrogarsi su tutta la recente storia del Paese.

 

Lo spettacolo apocalittico è quello della condizione dei luoghi. Sono cose note ma non bisogna stancarsi di ripeterle. Centinaia di chilometri di costa calabrese appaiono distrutti da ogni genere di abusivismo: visione di una bruttezza assoluta quanto è assoluto il contrasto con l’originaria amenità del paesaggio. Dal canto loro i centri urbani, di un’essenzialità scabra in mirabile consonanza con l’ambiente, sebbene qua e là impreziositi da autentici gioielli storico-artistici, sono oggi stravolti da una crescita cancerosa: chiusi entro mura di lamiere d’auto, per metà non finiti, luridi di polvere, di rifiuti abbandonati, di un arredo urbano in disfacimento. L’inaccessibile (per fortuna!) Aspromonte incombente sulle marine figura quasi come il simbolo di una natura ormai sul punto di sparire; mentre le serre silane sono già in buona parte solo un ricordo di ciò che furono. Luoghi bellissimi sono rovinati per sempre. Non esistono più. Ma nel resto d’Italia non è troppo diverso: dalla Valle d’Aosta, alle riviere liguri, a quelle abruzzesi-molisane, al golfo di Cagliari, ai tanti centri medi e piccoli dell’Italia peninsulare interna (delle città è inutile dire), raramente riusciti a scampare a una modernizzazione devastatrice. Paradossalmente proprio la Repubblica, nella sua Costituzione proclamatasi tutrice del paesaggio, ha assistito al suo massimo strazio.

Ma oggi forse noi italiani cominciamo finalmente a renderci conto che distruggendo il nostro Paese tra gli anni 60 e 80 abbiamo perduto anche una gigantesca occasione economica. L’occasione di utilizzare il patrimonio artistico-culturale da un lato e il paesaggio dall’altro – questi due caratteri unici e universalmente ammirati dell’identità italiana – per cercare di costruire un modello di sviluppo, se non potenzialmente alternativo a quello industrialista adottato, almeno fortemente complementare. Un modello di sviluppo che avrebbe potuto essere fondato sul turismo, sulla vacanza di massa e insieme sull’intrattenimento di qualità, sulla fruizione del passato storico-artistico (siti archeologici, musei, centri storici), arricchita da una serie di manifestazioni dal vasto richiamo (mostre, festival, itinerari tematici, ecc.); un modello capace altresì di mettere a frutto una varietà di scenari senza confronti, un clima propizio e – perché no? – una tradizione gastronomica strepitosa. È davvero assurdo immaginare che avrebbe potuto essere un modello di successo, geograficamente diffuso, con un alto impiego di lavoro ma investimenti non eccessivi, e probabilmente in grado di reggere assai meglio di quello industrialista all’irrompere della globalizzazione, dal momento che nessuna Cina avrebbe mai potuto inventare un prodotto analogo a un prezzo minore?

Capire perché tutto ciò non è accaduto significa anche capire perché ancora oggi, da noi, ogni discorso sull’importanza della cultura, sulla necessità di custodire il passato e i suoi beni, di salvare ciò che rimane del paesaggio, rischia di essere fin dall’inizio perdente Il punto chiave è stato ed è l’indebolimento del potere centrale: del governo nazionale con i suoi strumenti d’intervento e di controllo. In realtà, infatti, in quasi tutti gli ambiti sopra evocati è perlopiù decisiva la competenza degli enti locali (Comune, Provincia, Regione), tanto più dopo l’infausta modifica «federalista» del titolo V della Costituzione. Lo scempio del paesaggio italiano e di tanti centri urbani, l’abbandono in cui versano numerose istituzioni culturali, l’impossibilità di un ampio e coordinato sviluppo turistico di pregio e di alti numeri, sono il frutto innanzi tutto della pessima qualità delle classi politiche locali, della loro crescente disponibilità a pure logiche di consenso elettorale (non per nulla in tutta questa rovina il primato è del Mezzogiorno). Questa è la verità: negli anni della Repubblica il territorio del Paese è sempre di più divenuto merce di scambio con cui sindaci, presidenti di Regione e assessori d’ogni colore si sono assicurati la propria carriera politica (per ottenere non solo voti, ma anche soldi: vedi il permesso alle società elettriche d’installare pale eoliche dovunque).

D’altra parte, si sa, sono molte le cose più popolari della cultura: elargire denari a pioggia a bocciofile, circoli sportivi, corali, sagre, feste patronali e compagnia bella, rende in termini di consenso assai più che il restauro di una chiesa. I politici calabresi sanno benissimo che la condizione in cui si trovano i Bronzi di Riace – fino ad oggi nascosti da qualche parte a Reggio, in attesa da anni di un museo che li ospiti – se è un vero e proprio scandalo nazionale, tuttavia non diminuisce di un briciolo la loro popolarità a Crotone o a Vibo Valentia.

Solo un intervento risoluto del governo centrale e dello Stato nazionale può a questo punto avviare, se è ancora possibile, un’inversione di tendenza; che però deve essere necessariamente anche di tipo legislativo. Ma per superare i formidabili ostacoli che un’iniziativa siffatta si troverebbe di sicuro davanti, deve farsi sentire alta e forte la voce dell’opinione pubblica, per l’appunto nazionale, se ancora n’esiste una. Non è ammissibile continuare ad assistere alla rovina definitiva dell’Italia, al fallimento di un suo possibile sviluppo diverso, per paura di disturbare il sottogoverno del «federalismo» nostrano all’opera dovunque.

Ernesto Galli della Loggia

 
Da Torino in linea Ornella Costanzoultima modifica: 2012-09-16T10:51:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Nubifragio

ALACAVA.jpgIl  movimento Art.1 Autonomia e Libertà esprime soddisfazione per la celerità degli interventi di tutti gli uomini delle forze dell’ordine,vigili del fuoco,protezione civile e dei tanti volontari che non hanno lesinato aiuti. I complimenti vanno fatti anche a quest’amministrazione e al sindaco Marco Giorgianni per la tempestività e la velocità con la quale sono stati organizzati gli interventi e ripristinate le aree maggiormente colpite dal nubifragio. Siamo assolutamente convinti che il nostro Sindaco abbia già attivato tutte quelle misure necessarie a garantire a quanti hanno subito danni, l’immediata assistenza con il ripristino dei luoghi nello stato di fatto in cui si trovavano prima dell’evento atmosferico di ieri e con il risarcimento del danno causato a chi ci ha rimesso mezzi e materiali.

Il Presidente Alessandro La Cava

Il consigliere Ugo Bertè

Lipari&Nubifragioultima modifica: 2012-09-16T10:37:00+02:00da leonedilipari
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C’E’ POSTA PER “IL NOTIZIARIO”

Gentile direttore,
 
email1.jpgAttraverso “Il Notiziario” vorrei rivolgermi al caro sig. Francesco Valastro, grazie lo stesso. Si curi lei e non si prenda più cura della spiaggia di Portinenti che ormai è destinata a campo boe ed eventuali pontili. Lei ha avuto due fortune: la prima aver vissuto in questa spiaggia quando era spiaggia, la seconda di vivere in una città d’arte come Firenze. A Lipari, come ha potuto vedere, delle spiagge non frega niente a nessuno, ed in particolare del Suo progetto di ripascimento bello, economico e funzionale. Qui si pensa sempre allo sfruttamento intensivo del territorio e dell’ambiente e le varie associazioni ambientaliste latitano. Da giovane liparoto sono costretto a sottostare alle volontà politiche del posto, salvo emigrare come ha fatto Lei. Quindi se vuol togliersi qualche granello di sabbia dalle scarpe, pubblichi l’elenco delle persone che avevano contribuito al Progetto Portinenti poi con il ricavato potrebbe ordinare una lapide dedicata ad una bellissima idea diventata un corpo morto per boe&altro come scriverebbe il Notiziario.
Auguri e pensi alla salute.
 
Lettera firmata
C’E’ POSTA PER “IL NOTIZIARIO”ultima modifica: 2012-09-14T10:22:00+02:00da leonedilipari
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Simbolo di Lipari

simbolodilipari.JPG“Simbolo di Lipari” al poeta anonimo che ha scritto in esclusiva per “Il Notiziario”, giornalmente e consecutivamente, 1500 poesie monotematiche in 1500 giorni.

Simbolo di Lipariultima modifica: 2012-09-14T08:49:45+02:00da leonedilipari
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FUGADINOTIZIE. Eolie, nasce il “Parco Letterario” con polemica

fugadinotizie.gifLipari – Sta per nascere il “Parco Letterario delle Eolie” e scoppiano le prime polemiche. L’iniziativa è del Centro Studi Eoliano, Parco Archeologico ed il dottor Pino La Greca  sarebbe stato lasciato fuori. Il dottor Michele Giacomantonio, da ex sindaco insieme al prof. Vincebnzo Cabianca, invece lo aveva proposto.

FUGADINOTIZIE. Eolie, nasce il “Parco Letterario” con polemicaultima modifica: 2012-08-28T10:52:00+02:00da leonedilipari
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Rassegna Stampa. Il “Giornale di Sicilia”e le Eolie

gds1.jpgIl Giornale di Sicilia nella pagina Eolie_Milazzo ha pubblicato: Eolie alla Bit con un calendario di iniziative con foto dei relatori; Lipari, a Quattropani scuola senz’acqua; Lipari, il consiglio approva 24 alloggi residenzialia Mendolita; Lipari, dal castello si staccano pietre e Panarea, cinqe nuove licenze di taxi.

Rassegna Stampa. Il “Giornale di Sicilia”e le Eolieultima modifica: 2010-02-24T08:50:02+01:00da leonedilipari
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