Dopo le esplicitazioni di Napolitano e le giuste rimostranze delle commissioni parlamentari sull’ ipotesi di rinvio della nuova geografia giudiziaria, sembra che un po di calma stia per arrivare, infatti i vertici delle commissioni Giustizia di senato e camera, intervengono facendo presente che ” … basterebbero solo alcuni ritocchi per permettere di rispettare la scadenza di settembre ed in quest’ ottica il ministro della giustizia ha convocato per materdì prossimo, 18 giugno, un incontro con presidente e capigruppo per discutere sul da farsi… “.
Donatella Ferranti (PD) presidente della commissione giustizia della camera fa presente che ” … seppur vero che per ridare fiducia al paese si è puntato anche sulla riforma della geografia giudiziaria ogni decreto è sempre migliorabile, la nuova mappa va fatta, ma avendo ben circoscritto già una serie di criticità che portano da subito al alcune piccole correzioni … ” e il suo collega Francesco Nitto Palma (PdL) a palazzo Madama, osserva che ” … la riforma deve partire ma seguendo alcune indispensabili criticità … “; l ‘invito del ministro della Giustizia, ha prodotto la messa in pausa di un documento che i capigruppo stavano preparando con tutti i punti critici contro al riforma delle circoscrizioni; ancora, aggiunge Palma, ” … il ministro nel promuovere la riunione, rileva la necessità di piccoli interventi correttivi rispetto al decreto legislativo e credo che responsabilità della politica sia quella di proporre al ministro i correttivi per far decollare la riforma … “.
Quali siano gli interventi da effettuare a modifica li anticipa Caliendo (PdL) ” … potrebbero interessare non più di 7/8 Tribunali e 30 sezione staccate … “.-
Ancora molto critici, invece, gli avvocati che considerano incomprensibili gli interventi di Napolitano, in materia.-
La data di partenza per la nuova mappa giudiziaria è fissata per il prossimo 13 settembre, ma ci saranno poi due anni di tempo per mettere a punto correzioni, sin’ ora sono state 288, le richieste presentate dai Comuni al ministero della Giustizia per evitare i tagli degli uffici del giudice di pace, adesso il ministero dovrà verificare la disponibilità degli enti a sopportare i costi di funzionamento.-
Adesso non resta che aspettare martedì prossimo, quando da una, sicuramente, lunga ruionine verranno certamente e quasi definitivamente, fuori i nomi dei tribunali e delle sezioni che manterranno la loro esistenza in vita, se dovessero essere ricalcate le decisioni adottate lo scorso anno, allora le quattro isole dovrebbero rimanere in funzione, mettendo gli abitanti di queste isole nelle condizioni di poter ancora credere nella giustizia con la ” G ” maiuscola; bisogna a questo punto che le forze politiche presenti nel nostro civico consesso e rappresentate a livello nazionale, muovano e ricordino ai vari referenti, quanto promesso lo scorso anno, ribadendo l’ assoluta necessità che la struttura giudiziaria operante nelle Eolie, venga salvaguardata, confermata e rispettata non fosse altro per la grande storia che ha svolto e ricoperto nel tempo, non ultimo durante il periodo fascista.-
L’ augurio è che adesso, in questi giorni che mancano all’ appuntamento, chi deve si muova, senza far finta di niente o promettere chissa cosa, basta un semplice incontro per ricordare alcune cosette passate, a buon intenditor poche parole.-
Auguri Lipari.-