Lipari, Canneto&Mareggiate. Per non dimenticare….

rpiemontepiccola.jpgdi Roberto Piemonte
 
Giusto per memoria. Oggi sarebbe sufficiente cambiare solo la data
ma il contenuto è sempre lo stesso…

Canneto Lipari, 18 Gennaio 2010

Al Signor PREFETTO della Provincia di Messina, Al Signor Sindaco del Comune di Lipari, Al Dipartimento della Protezione Civile d Roma, Al Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana.

CANNETO – Mareggiata del 15 Gennaio 2010. Protezione centro abitato della frazione di Canneto dagli eventi meteo marini.

Nella giornata del 15 Gennaio 2010 si è verificata l’ennesima mareggiata che, inesorabilmente, ha colpito la frazione di Canneto ed  anche in questa occasione abbiamo assistito, impotenti, all’aggressione dei marosi che hanno invaso la sede stradale di tutta la Marina Garibaldi da Unci a Calandra penetrando, pericolosamente, in diverse abitazioni ed attività commerciali prospicienti.

Il verificarsi dell’ultimo, tanto devastante, quanto previsto, evento meteo marino, ha riportato la memoria dei cittadini al lontano 21 Gennaio dell’anno 1981 quando, una mareggiata di forte intensità causò un vero e proprio disastro e solo per fortuna non vi furono vittime fra gli abitanti. Dopo quell’evento disastroso furono posizionati, in ampi tratti della baia di Canneto, ad una distanza di circa 30/40 metri dalla battigia dei massi in calcestruzzo (cosiddetti tetrapodi)  per contrastare e smorzare la forza delle onde del mare.

Da allora ad oggi mareggiate ve ne sono state parecchie, fin troppe, anche ampiamente documentate dagli organi di stampa locali, regionali e nazionali, ogni evento diventa sempre più pericoloso per l’incolumità della cittadinanza, i danni conseguenti sono sempre più pesanti e gli interventi successivi sempre più costosi. Ormai, da anni, non vi è alcun dubbio che i tetrapodi, posizionati dopo la mareggiata dell’anno 1981, per assolvere alla funzione di barriera frangiflutti sommersa, a difesa della frazione di Canneto, sono inutili, non svolgono più la loro importante funzione tant’è che il mare, frequentemente, con estrema facilità, invade la carreggiata stradale e, ovviamente, anche le abitazioni e la recente mareggiata ha riproposto, con forza, la necessità di realizzare al più presto efficaci opere a protezione dell’abitato al fine di evitare rischi e tragedie mai dimenticate anche in previsione di marosi di straordinaria entità che, ciclicamente si abbattono sul nostro Arcipelago colpendo i centri abitati come quello di Canneto. Già con nostra lettera del 26 Febbraio 2008, indirizzata al Comune di Lipari ed al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, abbiamo evidenziato la problematica ma, da allora ad oggi, nè abbiamo avuto riscontro alcuno né alcun intervento è stato attuato.

Appare utile rammentare che, fra l’altro, la frazione di Canneto nell’anno2002, aseguito dello tsunami che si verificò a causa della eruzione del vulcano dell’isola di Stromboli fu indicata fra le località a rischio, poiché fortemente esposta ad eventuali inondazioni marine. E’ altresì utile ricordare che ancora oggi è vigente l’emergenza Stromboli.

La protezione dell’abitato, il rinfoltimento della barriera frangiflutti sommersa già  esistente che, a seguito del naturale assestamento idrogeologico dovuto ai marosi, non svolge più le funzioni per la quale a suo tempo era stata collocata, il posizionamento di altri tetrapodi e/o massi naturali nelle zone ove non sono stati messi in opera ed il ripascimento delle spiagge, non sono più differibili e devono costituire una priorità assoluta.

L’esperienza del passato e gli odierni eventi climatici sempre più estremi che mettono a rischio la pubblica incolumità e danneggiano le infrastrutture della frazione di Canneto, impongono, senza mezzi termini, interventi preventivi e tempestivi al fine di evitare che eventi naturali assolutamente prevedibili possano trasformarsi in vere e proprie calamità

Facciamo appello, pertanto, alle istituzioni in indirizzo, affinché venga attuato quanto necessario alla protezione dell’abitato e delle infrastrutture della frazione di Canneto, oggi richiesto in relazione all’emergenza rappresentata dalle mareggiate che certamente rappresentano un evento tanto probabile quanto prevedibile.-

Nell’attesa, ringraziandoVi d’anticipo per l’attenzione che porrete alla presente, porgiamo distinti saluti. Antonino Giardina, presidente dell’associazione “Per Canneto”.

Giusto per rinfrescare le idee. RASSEGNA STAMPA DA “IL NOTIZIARIO DELLE EOLIE ONLINE”. Venerdì, 15 gennaio 2010.

Da Canneto in linea Elio Mollica. Per la messa in sicurezza dell’abitato appello al sindaco e al Genio civile opere marittime

 

eliomollica.JPGdi Elio Mollica

La presente, per ripetere e ribadire la ns. precedente nota del 16.04.2009.  Il progetto originario del Genio Civile OO.MM. aprogettocanneto.JPGdi Palermo (ing. Romano), anni 80, prevedeva il posizionamento dei tetrapodi fino a chiudere al Monterosa, perché solo così si poteva rimpinguare la baia di Canneto.  Per consentire ad una società locale di tirare a secco le proprie imbarcazioni i massi artificiali sono stati posizionati fino al camping  Unci, lasciando scoperto il lato sud e permettendo l’uscita dei detriti fino alla località due frati, alimentando ivi una grande secca. Com’è noto le correnti a Canneto, 4 volte su 5, vanno da Nord verso Sud ed una sola volta al contrario (vedi riempimento pontile lato Nord). Per cui in località Unci si potrebbe avere una bellissima spiaggia, molto frequentata d’estate, perché il sole  in quella zona tramonta all’incirca alle ore 21,00. Gira voce che esiste progetto di un grande ammasso di scogli consistente in un’isola aprogettocanento1.JPGartificiale al largo, e altre grosse pietre posizionate sulla battigia (tipo Acquacalda) che impedirebbero la fruizione ai bagnati.  Con la somma prevista per i lavori di deturpamento, si potrebbe aprogettocanneto2.JPGcompletare la chiusura a Monterosa ed eseguire il ripascimento degli attuali tetrapodi, nonché convogliare in quella zona i detriti di risulta dallo svuotamento della diga sul torrente Calandra che, così non facendo, risulterebbe altra cattedrale nel deserto (E io pago!).<  Una volta allungata la spiaggia, lato sud, si può costruire la strada estiva, già attuabile sul lato nord del pontile, in modo da adibire l’attuale marina Garibaldi a isola pedonale e parcheggi, da aprile ad ottobre, quando pulendo dai detriti la strada da fare a valle del muraglione è possibile spostare il traffico veicolare fuori dal muro paraflutti.

RASSEGNA STAMPA. IL NOTIZIARIO DELLE EOLIE ONLINE. Venerdi’ 15 gennaio 2010. Canneto è allarme mareggiate.

di Roberto Piemonte
 
In queste ore vorrei invitare il Sindaco, la Giunta Municipale e tutti i Consiglieri Comunali a venire a Canneto per cannetomaremosso.jpggodersi la mareggiata che sta flagellando la frazione.
E’ da anni che pietosiamo degli interventi a protezione dell’abitato ma, putroppo, nulla, dico nulla è stato fatto. Anche questa volta chissa di chi saranno le responsabilità??
Vergogna !!!
Lipari, Canneto&Mareggiate. Per non dimenticare….ultima modifica: 2012-02-25T08:51:00+01:00da leonedilipari
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