Lipari&depuratore. I rischi

amiracula.JPGdi Anna Miracula

DEPURATORI:INFORMAZIONI VARIE SUI DANNI PROVOCATI DA SCELTE POLITICHE  SCIAGURATE.

Dato che ormai sembra essere l’argomento in voga del momento,senza nulla togliere ad altre problematiche volevo contribuire ad informare ancora meglio chi ancora non ha ben chiaro cosa significherà per TUTTA la nostra isola la realizzazione del depuratore nel sito scelto, ovvero Canneto Dentro e in attesa che il buon Commissario ci renda edotti e ci delucidi bene sull’argomento,casomai ancora noi cittadini ne avessimo bisogno e come sembra abbia intenzione di fare al più presto ,chiamato in soccorso dai nostri pacifici e  poco polemici Amministratori ,che non si sentono ancora una volta di stare dalla parte del cittadino ma assicurano però di farne gli assoluti interessi. Ma questo argomento merita più spazio per cui ci torneremo ancora.

Dunque, da un articolo apparso su La Stampa.it, sembra che   l’anno 2010 sia  stata definita “ l’ estate dei liquami”, ma come spiega Legambiente,devastante nè più nè meno di quelle di altri anni. Ad essere davvero peggiorata è la legge sulla balneazione andata in vigore a maggio per recepire le direttive Ue, spiega l’associazione anche se il ministero della Salute non è d’accordo. Proprio all’inizio di quest’estate infatti il ministero ha lanciato un sito internet per consultare direttamente online la qualità delle acque delle spiagge e le zone dove non è consentito fare il bagno. E ha presentato un rapporto che colloca nuovamente il nostro Paese, con i suoi 4969 Km di costa balneabile, in vetta nella classifica europea con il maggior numero di siti di balneazione: sono 4.921 spiagge (sulle 13.741 di tutti i paesi europei) dove è possibile fare il bagno in sicurezza. Sembra anche che l’Italia rappresenta ancora (non si sa per quanto) il 35,8% dei siti di balneazione d’Europa,mentre  troviamo subito dopo la Francia (2.005 siti), la Spagna (1910) e la Grecia con 1273 (830 insufficientemente campionati).
La realtà è molto diversa, anche al di là di quanto ha subito contestato Legambiente dopo la presentazione del rapporto del ministero. Anche quest’estate si è rotto di tutto e ovunque.
L’ultimo scempio in mare in ordine di tempo ribaltato sulle prime pagine dei giornali riguarda Capri dove ad essere indagati sono il sindaco dell’isola e l’amministratore della società unica che gestice l’impianto di depurazione e il sindaco è accusato di aver fornito un’autorizzazione non corretta. Ma in tutt’Italia è stato un susseguirsi ininterrotto di impianti rotti e acque marroni.

In Liguria a Ferragosto a Sanremo sono stati trovati molti pesci morti e alti tassi di coliformi fecali rilevati alle foci. Ma già a luglio era andato in tilt il depuratore di Sturla provocando proteste, liti politiche e interrogazioni. Appena inaugurato il depuratore di Quinto a Genova, e anche lì giù con le polemiche per il funzionamento. Ad Alassio è andato a gara solo quest’estate un impianto per 45 mila abitanti ancora privi di depurazione, costo 20 milioni di euro. E c’è un progetto di dotare anche Villanova con i suoi 65 mila abitanti senza depurazione. Il costo? Quasi 150 milioni di euro. Ad agosto sulla costa adriatica decine di bambini sono stati ricoverati negli ospedali del teramano a causa di una infezione da rotavirus che provoca la gastroenterite e che ha colpito soprattutto i villeggianti tra la zona di Alba Adriatica e Martinsicuro.
Nel Lazio la capitaneria di porto ha scoperto una perdita di liquami in mare presso il depuratore di Pian del Calcare, a Santa Severa Nord. Era il terzo guasto nella zona in pochi giorni: il primo a Prato del Mare a Santa Marinella, il secondo via Dalmazia a Civitavecchia.

Sempre ad agosto depuratore rotto nel fine settimana in Calabria a Botricello sullo Ionio, bagni da cancellare e comune sotto accusa da parte di abitanti e turisti alle prese con il mare marrone proprio nel periodo di alta stagione.
A Milazzo il depuratore ha avuto problemi fin dall’inizio. Sono iniziati dei lavori di ristrutturazione. A giugno un’ordinanza sindacale aveva provato a rassicurare tutti sulla possibilità di bagnarsi senza conseguenze negative. Il sindaco, però, prima di far immergere i suoi cittadini ha chiesto all’Asl di analizzare l’acqua. Quando ha visto i valori ha lasciato il cartello di divieto di balneazione bene in vista.
Il ministro della Salute, Fazio sostiene che l’Italia è ancora il Paese con i migliori controlli d’Europa in fatto di balneazione, mentre Legambiente sostiene che il  Ministro si sbaglia. La  nuova normativa sulla balneazione è in vigore in Italia a partire dall’estate 2010 e questo purtroppo ci ha fatto  perdere,sostiene ancora Legambiente,  quel primato europeo sulla rete di monitoraggio, che abbiamo sostenuto dal 1982 allo scorso anno».

Ora senza più tediare il lettore con altri articoli sull’argomento ,cari Liparoti, credete che possa bastare questo piccolo spazio informativo sull’argomento? Questa è solo una sintesi, ma il problema è gravissimo e nonostante ciò ancora vogliamo restare inermi e magari prendere provvedimenti solo dopo che l’opera è stata finita,come è accaduto in vari Comuni italiani? Io credo che  se tutti abbiamo una coscienza  e iniziamo a farci un bell’esamino al più presto, scopriremo che girando la testa dall’altro lato o negando l’evidenza la situazione non cambia ma peggiora. Il danno non sarà a questo punto solo degli abitanti di Pirrera,di Serra che sono piccole  frazioni che agli occhi dell’intera isola magari conteranno ben poco e che vivranno il post-opera con vari e gravi disagi per il resto dell’esistenza. Il danno maggiore se avete letto  con attenzione , lo avremo tutti indistintamente, danni principalmente alla nostra salute (basti pensare alla condotta del dissalatore in prossimità di quella dello scarico fognario) e alla nostra economia; e a questo proposito vorrei chiedere agli albergatori e anche agli operatori turistici di tutta l’isola, non soltanto di Canneto, che promuovono il prodotto isole eolie ai loro clienti,proclamandone le bellezze naturali, il patrimonio ambientale e culturale,il mare pulito, i servizi per la spiaggia per i turisti.

Cosa promuoveranno a questi signori, una volta che anche  Canneto sarà inaccessibile perché dichiarata non balneabile per via degli scarichi fognari? E saremo anche noi inseriti nella lista nera delle spiagge non fruibili e con tanto di cartello con divieto alla balneazione. Come mai nemmeno la Federalberghi che finora si è espressa su portualità, trasporti e quant’altro riguarda l’economia turistica di queste isole, ancora di quest’argomento  ne fa tabù quasi come non ne fosse interessata? Eppure anche gli hotel saranno nella lista dei penalizzati da questa storia, anche la fruibilità alla spiaggia ,se considerato poi che è rimasta l’unica di Lipari, riveste un ruolo importante per offrire un buon soggiorno al turista. O li manderanno tutti in piscina segregandoli in hotel per tutta la durata della vacanza? Io inviterei tutti quindi a unirsi ai movimenti di protesta che si muoveranno contro questa sciagurata scelta di questo sito e i motivi per farlo ci sono e sono talmente tanti anche se su piani diversi ma che dovranno convergere in un unico e  solo obiettivo: dire  NO AL DEPURATORE A CANNETO DENTRO,NOI NON LO VOGLIAMO. Forza gente eoliana,siamo ancora vivi.

P.S. per ulteriori info visitate  questo sito(uno fra i tanti):

http://www.greenaction-transnational.org/download/depuratori-golfo.ts-r.pdf

Lipari&depuratore. I rischiultima modifica: 2011-02-10T08:14:29+01:00da leonedilipari
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