Lipari, i nuovi “tesori archeologici” di piazza Mazzini

convegnoparco2.JPGdi Umberto Spigo e Maria Clara Martinelli*

I lavori di riqualificazione di Piazza Mazzini avviati nel mese di novembre 2011, sono stati preceduti dall’esecuzione di numerosi saggi in profondità nel sottosuolo per verificare la presenza di antiche strutture di interesse archeologico. Le indagini preliminari sono state disposte dalla Soprintendenza di Messina e condotte con la collaborazione del Parco Archeologico delle Isole Eolie, Milazzo, Patti. 

In uno di questi saggi, immediatamente al di sotto del piano pavimentale della piazza, sono state scoperte alcune strutture di età preistorica e di età ellenistica – romana.
La più antica, un recinto composto da grandi pietre che risale all’età del Bronzo Antico (cultura di Capo Graziano) documenta la presenza di un insediamento di capanne anche sul pendio che dalla Civita scende sulla attuale via Garibaldi.

A ridosso del recinto preistorico, è stato inoltre scoperto un pavimento in pessime condizioni di conservazione, attribuibile ad un edificio di età tardo romana.
La struttura maggiore, quella più evidente, è composta da due filari paralleli di grandi blocchi lapidei (latitandesite proveniente dal Monte Rosa). L’integrità di tale struttura è stata danneggiata dal posizionamento nel passato recente, di varie tubature e tombini. Non è stato ancora possibile datare questo ultimo ritrovamento ma è facile che possa far parte del nuovo impianto di strade organizzato nel corso del I-II sec. a.C. Infine, subito ad di sotto del massetto della strada attuale, è stata intercettata la fondazione di un piccolo ambiente intonacato, probabilmente risalente al XVIII sec.

Volendo sintetizzare una piccola parte della storia eoliana per capire queste nuove scoperte  bisogna partire dalla cultura di Capo Graziano che si diffonde nell’età del Bronzo Antico (dal 2100 a.C. al 1600 a.C.)  e che prende il nome dalla Montagnola di Filicudi, dove si sviluppano due importanti villaggi. Il più antico si estendeva sulla piana di Filo Braccio, ma poi in seguito si spostò sulla soprastante Montagnola di Capo Graziano per l’insorgere di minacce di incursioni nemiche provenienti dal mare. Anche nell’isola di Lipari assistiamo ad un primo insediamento nella piana di Contrada Diana e successivamente al suo spostamento sulla difesa e arroccata acropoli. Il nuovo ritrovamento conferma che un gruppo di capanne doveva essere anche sul pendio naturale dell’acropoli che scivolava verso la pianura.

I saggi archeologici eseguiti nel 1966 attestarono che durante l’età greca e poi ellenistica romana, la Civita (oggi piazza Mazzini) doveva essere parte importante della topografia di Lipari. La piazza fu risistemata nel corso del II sec. a.C. quando fu stabilito un nuovo impianto urbanistico con strade rettilinee e assi minori perpendicolari, come testimoniano i ritrovamenti sull’acropoli. In età romana imperiale si datano imponenti interventi di ristrutturazione che comportarono il livellamento della piazza e la costruzione di un edificio monumentale di cui rimangono alcune parti, ancora conservate nel sottosuolo. Le principali testimonianze interessano la zona antistante il municipio mentre il resto della piazza era occupato dalla roccia che degradava verso il mare. La sistemazione attuale è quindi frutto di interventi di livellamento probabilmente già iniziati durante l’età romana. 

I saggi eseguiti oggi risultano di notevole interesse perché danno ulteriori informazioni sulla topografia della città in epoca ellenistica e romana, ai tempi cioè del nuovo impianto urbanistico della città. La scoperta del recinto in pietra di età preistorica permetterà con il proseguimento delle indagini archeologiche di conoscere ancora meglio l’avvicendarsi dei grandi villaggi dell’età del Bronzo di Lipari, Filicudi, Salina, Stromboli e Panarea, abitati da popolazioni che hanno lasciato il segno nella storia più antica del mediterraneo.

*Direttore e funzionario archeologo del Parco Archeologico delle Isole Eolie, Milazzo, Patti e comuni limitrofi

Lipari, i nuovi “tesori archeologici” di piazza Mazziniultima modifica: 2012-02-17T14:29:53+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo