di Salvatore Leone
Leggendo le notizie circa i lavori eseguiti in piena stagione turistica nella spiaggia di Unci, mi viene da chiedere: “chi controlla i controllori?”.
Non conosco personalmente Paola Fontana il quale da villeggiante si è limitato a segnalare “strani lavori” in assenza del prescritto cartello di cantiere, previsto obbligatoriamente dalla normativa urbanistica, pena applicazione di sanzioni amministrative.
Quanto segnalato dal villeggiante, nonchè dal cannetaro Roberto Piemonte, meritava un’autorevole risposta dai rappresentanti del “Palazzo”, in considerazione della delicatezza dell’intervento.
Ho avuto modo di appurare leggendo il relativo cartello, fotografato dal “vigile e attento” isolano, che lo stesso appare incompleto, in quanto mancante dell’indicazione dell’autorizzazione della Capitaneria di Porto e…trattandosi di scavo anche da parte della Soprintendenza, essendo le Eolie “Patrimonio dell’Umanità”.
Inoltre mi chiedo: è mai possibile che un cittadino che si pone qualche intrrogativo debba essere intimidito con la minaccia di presentare un esposto con l’indicazione di un reato insensato e inapplicabile al caso in specie?
Ciò ritenga dimostra “l’arroganza” di chi opera nelle Eolie, a proprio piacimento, in quanto sarebbe stato piu’ opportuno esporre un cartello sin dal primo giorno di lavori, con la specifica del tipo d’intervento che si andava a realizzare a Unci, con l’indicazione di tutti i pareri preventivi da parte delle autorità preposte.
Questa è democrazia. Cercare di intimidire con azioni discutibili chi ha a cuore il bene dell’isola e soprattutto della smpre piu’ fragile economia eoliana, di fronte ad operazioni apparse “oscure” denota certamente qualcosa di diverso.
