PANAREA, 5 EURO PER UNA MINERALE PICCOLA..

932090023.jpgLa domanda che bisogna porsi seriamente é se esistano nel nostro Paese strumenti legali ed efficaci per costringere produttori, grossisti ed esercenti a non applicare aumenti eccessivi.

La risposta, purtroppo, é negativa: non esiste in Italia alcuno strumento giuridico per costringere produttori e commercianti ad abbassare i prezzi, in quanto dal 1994, ovvero da quando è stato smantellato il Comitato Centrale Prezzi (CIP), tutti i prezzi sono liberi e non è possibile alcun intervento, tranne quello dell’Autorità Antitrust che può intervenire con una multa, qualora accerti che gli aumenti siano stati determinati da accordi tra gli operatori del mercato.

Dunque, a meno che non venga istituita un'”Autorità dei prezzi”, con poteri precisi, qualunque promessa di interventi volti a calmierare i prezzi é pura demagogia, questa è la triste realtà, é un inganno, tanto più in Italia dove manca una vera volontà concorrenziale, preferendo porre in essere atteggiamenti speculativi e approfittatori.

Purtroppo anche la figura di recente istituzione di Mister Prezzi, si limita semplicemente ad una funzione di semplice osservazione, al pari di quello che fanno anche altri istituti quali: gli Osservatori sui prezzi a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, la Direzione generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del ministero dello Sviluppo economico, l’Istat, l’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), l’Ismea e vari altri istituti pubblici e privati. Cioe’ un’istituzione che non ha poteri di contenimento dei prezzi, ma si limita ad osservare gli stessi, intervenendo con richiami rivolti alle categorie che fanno registrare la maggiore percentuale di aumenti, ma senza alcuna capacità di intervento, Un esempio? La multa dell’Antitrust ai panettieri romani per pratiche anticoncorrenziali, 10 euro! Una somma irrisoria che dimostra come davanti ai prezzi “aumentati” il consumatore non ha alcuna possibilità di opporsi se non quella di non comprare o comprare altrove dove il prezzo risulta conveniente.

Lo stesso richiamo di mister prezzi all’inizio dell’estate di  dimezzare i costi delle spese di ombrelloni e sdraio per chi  si  fosse recato in spiaggia nelle ore pomeridiane è rimasto quasi ovunque inascoltato, anche perché è stato un intervento avvenuto a stagione inoltrata e molti gestori di lidi che hanno visto un notevole afflusso di bagnanti solo nel mese di Agosto non hanno inteso minimamente ribassare i prezzi pomeridiani.

Così anche quest’anno in occasione delle vacanze estive, abbiamo assistito al solito  spettacolo segnalato più volte presso la sede dell’associazione ad opera di  alcuni operatori commerciali in Calabria ma non solo, e soprattutto nelle principali località turistiche che hanno artatamente aumentato i prezzi  facendoli letteralmente schizzare in occasione del Ferragosto,  bar e ristoranti hanno troppo spesso prezzi “ritoccati” per l’occasione”. E  questo accade sia per il classico caffè con cornetto, sia per la pizza, arrivando a dover pagare 7,25 euro per un panino in Sila località Camigliatello, 2,75 euro per un caffè preso in un bar di Diamante, 4,50 euro per una bottiglietta d’acqua a Tropea o addirittura 5 euro per la stessa bottiglietta a Panarea, e così via, gli esempi potrebbero essere infiniti, naturalmente non mancano anche i sia pur limitati esempi positivi, ci piace segnalarne qualcuno, il gestore del lido di Marina di San Lorenzo ha effettivamente  praticato  in Agosto sconti ai bagnanti che hanno usufruito delle sdraio e degli ombrelloni nelle ore pomeridiane.

E’ un modo di operare quello di approfittare dei turisti in concomitanza delle maggiori festività dell’anno, che oltre a danneggiare il turista e non solo, che non conserverà certo un bel ricordo delle località visitate, criminalizza una intera categoria di operatori commerciali onesti, per l’avidità solo di alcuni.

PANAREA, 5 EURO PER UNA MINERALE PICCOLA..ultima modifica: 2008-08-20T14:24:22+02:00da leonedilipari
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