POLITICA&RIFIUTI

1740861960.2.gifAlla Regione torna d’attualità il problema dei rifiuti. L’assessore alle autonomie locali Francesco Scoma ha ribadito l’esigenza di eliminare i “carrozzoni politici” delle Ato, o società “mangiasoldi”, come sono state definite dalla Corte dei Conti.
Ora bisognerà vedere se scatterà la riforma e si passerà a un numero ridotto di società, con alle Eolie l’istituzione dell’Ato delle isole minori siciliane che – quindi – oltre le sette isole “abbraccerà” anche le altre sorellastre siciliane.
E’ già scattata la corsa per gli “incarichi-societari” e oltre alla presidenza a cui punta il sindaco Mariano Bruno, c’è anche la “poltrona-ambita” dell’amministratore delegato a cui ovviamente guarda con interesse l’attuale amministratore delegato Mimmo Fonti, ma anche nell’isola di Pantelleria – corre voce – ci sono “pretendendi” con tanto di laurea.
Ato o non tanto, il problema è che il gravissimo e costosissimo servizio di raccolta rifiuti, nella situazione attuale, non funziona. E’ costoso (e dal 2009 aumenterà del 62%!!!). Ha un assurdo sistema di appalti e subappalti che – forse – rasenta anche la legalità. Basti ricordare l’appalto per chi deve gestire il servizio (ancora si va avanti tra ricorsi e contro-ricorsi al tar di Catania e nel contempo proseguono le ditte locali), del trasporto della spazzatura con il traghetto nella terraferma che costa cifre esorbitanti e il conferimento in discarica che ha anche i suoi costi esosi.
E non è un caso che già a livello provinciale si parla di nuovi impianti per smaltire la spazzatura – peraltro collaudati – a Torrenova che sarebbero molto, ma molto piu’ economici. Proposte interessanti, non deve essere dimenticato sono giunte anche da una ditta italiana che opera a Los Angeles e che ha avviato una corrispondenza con l’assessore ai servizi ecologici Giulio China.
Certo volendo raffrontare il periodo di quando a Lipari un vigile urbano di nome Saltalamacchia, radunava in via Umberto 1′  nove netturbini, i carrettini con scope e palette e per due volte al giorno si pulivano le strade dell’isola, viene molta nostalgia.
Il servizio funzionava, anche se il lavoro era tutto manuale. Certo i tempi sono cambiati.  E’ aumentata procapite la quantità di spazzatura prodotta in aggiunta a tutti i problemi ambientali che ciò comporta.
Un raffronto economico fra il vecchio e nuovo andava verificato prima e và fatto anche adesso, rapportando il parametro qualità/prezzo, fra gestione diretta e gestione indiretta appaltata alle varie Ato che a loro volta appaltano a ditte esterne che a loro volta – sovente – subappaltano.
Tutto ciò produce solo uno smarrimento di reddittività sia lavorativa che economica.
Alla fine chi paga questo “ingarbugliato movimento” sono solo due categorie: Il lavoratore che spazza e raccoglie anche 700 euro al mese ed il cittadino che paga le tasse per un servizio, la cui qualità e’ giornalmente sotto gli occhi di tutti…
POLITICA&RIFIUTIultima modifica: 2008-09-29T09:20:44+02:00da leonedilipari
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