Rassegna Stampa. “Corriere.it”, Travaglio-Grasso che scontro…

Pietro Grasso (Imagoeconomica/De Rose)

Chiaro, diretto, irremovibile: il presidente del Senato telefona alla trasmissione di Santoro su La7 per difendersi da quelle che reputa «accuse infamanti». «Voglio al più presto un confronto televisivo carte alla mano con Travaglio – ha detto l’ex procuratore nazionale antimafia – perché è brutto sentirsi accusare senza poter rispondere». Santoro ha allora colto subito l’occasione per invitare Grasso a «Servizio pubblico» la prossima settimana, e il neopresidente ha replicato: «Non posso aspettare una settimana per replicare, soprattutto per quanto riguarda la mia nomina a Procuratore Antimafia: inviterò io Travaglio in un luogo televisivo prima che passino sette giorni, certe cose vanno fatte subito». «Il contraddittorio – ha concluso Grasso – è una regola di civiltà: Travaglio si abitui al confronto». Caustica la replica del giornalista in studio: «È Grasso che sfugge al confronto, e lo ha fatto anche con i suoi colleghi della procura di Palermo». Poi la stoccata finale: «Non può piacere a tutti: ha già dalla sua parte tutti i giornali e le televisioni». Il «guanto di sfida», come lo ha definito Santoro, «è stato lanciato», ora si attende il confronto tv Grasso-Travaglio.

LE PAROLE DEL GIORNALISTA – «È chiaro a tutti – aveva detto Travaglio nella prima parte della trasmissione – che Grasso non è Schifani e Schifani non è Grasso. Il problema è che Grasso non è quello che molti grillini credono». Per Travaglio, il presidente del Senato «prima di essere magistrato, è un italiano, è molto furbo, è un uomo di mondo, ha saputo gestirsi molto bene, non ha mai pagato le conseguenze di un’indagine. Si è sempre tenuto a debita distanza dalle indagini sulla mafia e la politica, si è addirittura liberato quando era procuratore di Palermo di tutti i magistrati che facevano indagini su mafia e politica, si è reso protagonista di alcuni gesti poco nobili, come rifiutarsi di firmare l’atto di appello contro l’assoluzione in primo grado di Andreotti, lasciando soli i sostituti procuratori che avevano presentato questo appello». Il giornalista ha fatto poi alcuni esempi. Grasso, dice, «ha fatto dichiarazioni in cui prendeva le distanze da Caselli, ha ottenuto applausi dal centrodestra. Ancora l’altro giorno Berlusconi ha detto che Grasso è tutt’altro che un brutto candidato alla presidenza del Senato, ha ottenuto addirittura dal centrodestra tre leggi per fare fuori Caselli e far passare Grasso alla procura nazionale antimafia. Leggi anticostituzionali che però Grasso ha utilizzato per diventare procuratore nazionale antimafia, mentre il governo faceva fuori il suo unico rivale. Quindi io mi sono semplicemente ribellato a questa baggianata oleografica, a questa rappresentazione teatrale dei buoni contro i cattivi». Inoltre, dice Travaglio, Grasso «ha proposto Berlusconi per la medaglia antimafia» poco prima di essere eletto.

Rassegna Stampa. “Corriere.it”, Travaglio-Grasso che scontro…ultima modifica: 2013-03-22T09:12:56+01:00da leonedilipari
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