di Giuliano Adaglio
Ricordate la vicenda che vide protagonisti – loro malgrado – la Iena Filippo Roma e il suo autore, Marco Occhipinti da una parte e il deputato ex Pdl Luca Barbareschi dall’altra? Era quest’estate: a giugno l’attore reagì in malo modo alle domande della troupe riguardanti il suo assenteismo in Parlamento. La furia di Barbareschi si abbattè sulla telecamera, distrutta, e sullo smartphone di Occhipinti, rubato e mai restituito. Ad agosto ai due inviati di Italia 1 non andò meglio: dopo aver raggiunto Barbareschi a Filicudi, provarono a intervistarlo, ma l’attore reagì violentemente, prendendo a calci e pugni Roma.
Roma e Occhipinti hanno accettato la decisione, ma non nascondono il loro rammarico. “Purtroppo la par condicio è la classica legge all’italiana – sottolinea Roma – tutta burocrazia e formalità. E quelli che ci rimettono siamo noi”. La Iena definisce “paradossale” la situazione: “Se il motivo della non messa in onda fosse davvero la par condicio si porrebbe il problema opposto: una volta trasmesso il servizio, Bersani, o chi per lui, potrebbe lamentarsi, visto tutto lo spazio concesso a Barbareschi! Peccato, era un servizio forte”.
Il duo non si sbilancia sul reale motivo della mancata messa in onda, ma il sospetto che il video possa essere scomodo per qualcuno è forte. Preso atto che il servizio non sarebbe andato in onda domenica, Roma e Occhipinti hanno pensato di pubblicarne almeno un estratto online, dove non vige la par condicio. Anche nelle norme recentemente approvate dall’Agcom, infatti, non c’è alcun riferimento all’informazione e alla propaganda politica online. La piattaforma scelta dal duo è la pagina Facebook ufficiale del programma. Una soluzione di compromesso ma, almeno per il momento, l’unica percorribile, visto il niet dell’emittente. In attesa di vedere quel che accadrà dopo le elezioni: “Se non dovesse andare in onda neanche quando non saremo più in regime di par condicio – conclude Roma – ci sarebbe da preoccuparsi…”.