di Giusi Oliva

Maria Angelica Cincotta, quasi 101 anni.

La nonnina di Stromboli il prossimo 20 0tt0bre compirà il suo I° anno di vita dopo i cento festeggiati lo scorso anno nella Chiesa di S. Vincenzo Ferreri alla presenza di Autorità Religiose, Civili e Militari.

Le sue condizioni di salute si sono incrinate a causa di un ictus che le ha colpito un arto inferiore e superiore, ma lei, nei sui momenti di lucidità riesce ancora a far trasparire quel calore tipico della gente della sua terra.

Trascorre le giornate assistita dalla sua badante forestiera messa in regola e sostenuta economicamente dai figli perchè l’importo della pensione non è sufficiente .

A tal proposito si vuole segnalare che la stessa è in attesa da tempo del riconoscimento di invalidità civile al fine di ottenere l’indennità di accompagnamento, cosa questa che contribuirebbe al suo mantenimento/assistenza in vita.

di Giusi Oliva

Giochi d’infanzia. Quanto tempo  trascorso sulla spiaggia a raccogliere conchiglie per trasformarle poi in collane e bracciali da vendere ai turisti. La “Boutiquè il Ficazzano” si trovava sotto i rami di un fico, alla sua ombra si vendevano piccoli pomodori locali, conchiglie, lumi di rame lucidati con sabbia e limone.  Con i guadagni si correva al “Gabbiano” per un buon gelato o una fresca granita con le caramelle che si gustavano al suono del jukebox. Giochi estivi passati all’aria aperta calda e ventilata, giochi che davano un premio, una ricompensa o meglio un profitto. I caldi pomeriggi si trascorrevano all’interno delle capanne costruite con canne e foglie. Si cucinava con il petrolio dentro latte vuote e per miccia un filo di lana. Pietanze che il cane “Lulù” si limitava ad annusare. Si catturavano le cicale e si mettevano sotto dei bicchieri per allietare con il loro canto l’atmosfera. Qui, all’ombra e al fresco, la fantasia galoppava e le storie inventate sembravano diventare reali!

Foto di Nino Spartà