Salina, capperi che festa con la sagra

egiulianipiccola.JPGdi Elena Giuliani

Anche quest’anno, la prima domenica di Giugno sull’isola di Salina si terrà la Sagra del Cappero in Fiore. Un evento gastronomico per celebrare una delle delizie tipiche siciliane.

Il cappero è una piccola pianta tenace che cresce negli incolti, lungo i muriccioli e a fianco di casolari abbandonati ed è certamente uno dei simboli della gastronomia siciliana. Non a caso il cappero di Pantelleria ha ricevuto l’indicazione geografica protetta (IGP) e questo piccolo bocciolo viene impiegato in moltissime preparazioni culinarie delle isole Eolie, dove cresce sia spontaneamente nei terreni con substrato calcareo, sia in coltivazioni dove, in condizioni idonee, acquisisce il massimo del sapore e dello sviluppo, nonostante la sua natura prettamente rupestre.

Per chi non lo sapesse il cappero è il bocciolo ancora non dischiuso della pianta. In ambienti selvatici si possono trovare soprattutto fra maggio e giugno, ma se le condizioni climatiche sono adatte la sua fioritura può prolungarsi fino a settembre-ottobre. I boccioli vanno raccolti il prima possibile, quando ancora non sono sbocciati, in modo da conservarne al massimo tutte le proprietà organolettiche e la loro tenerezza. Tuttavia vengono anche consumati quando sono leggermente più grandi e in questo caso vengono impiegati soprattutto nei triti misti per dare un sapore più marcato a pietanze a base di pesce, antipasti profumati e salse dal gusto deciso. Anche il frutto della pianta del cappero, conosciuto come cocunci, è edibile, ma possiede un sapore decisamente meno marcato rispetto al bocciolo. Anch’esso può  essere conservato sotto aceto, sott’olio o sotto sale (meglio se quelle marino integrale) e con questi metodi i capperi e i cocunci possono conservarsi per anche due anni.

Nelle isole Eolie questa pianta è molto diffusa ed è stata utilizzata per secoli, diventando una dei simboli stessi di queste isole dai contorni bizzarri, selvatici, orgogliosi. Il suo sapore marcato e deciso si sposa perfettamente con la tradizione indomita delle sette isole che prima di divenire un paradiso turistico, fondavano la loro attività sull’agricoltura e la pesca. Ma è sull’isola di Salina dove il cappero viene celebrato in tutta la sua bontà. Infatti la Sagra del Cappero in Fiore è ormai divenuto un evento fisso nel calendario delle festività dell’isola e anche quest’anno, la prima domenica di Giugno, torna questo gustosissimo appuntamento nella cornice dell’incantevole paesino di Pollara. Come ogni anno volontari, cuochi professionisti, appassionati di cucina e casalinghe prenderanno per la gola i molti visitatori che giungono sull’isola proprio per gustarsi una serie di piatti tradizionali il cui ingrediente ricorrente sarà il cappero. Una giornata davvero golosa per tutti gli amanti della buona cucina che avranno la fortuna di trovarsi in zona proprio la prima domenica di Giugno. Anche perché oltre al cappero verranno proposte altre deliziose pietanze della tradizione eolica e ad accompagnare questa giornata di festa non mancheranno lo splendido paesaggio dell’isola e l’accompagnamento di musica e balli.

Raggiungere l’isola di Salina è molto semplice perché è ben collegata a Milazzo, Reggio Calabria, Napoli e Palermo grazie alle numerose corse di aliscafi e traghetti che vengono fatte giornalmente. Una volta giunti sull’isola potete girare in bus, noleggiare un’auto, una bicicletta o uno scooter per godervi appieno non solo la gastronomia locale, ma anche gli angoli di natura selvaggia e i panorami mozzafiato che compongono la realtà dell’isola di Salina.

Salina, capperi che festa con la sagraultima modifica: 2013-05-16T09:28:00+02:00da leonedilipari
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