di Teodoro Cataffo
Cosa chiediamo al nuovo anno e cosa davvero speriamo che porti. Per L’isola intera,cioè Salina, si deve chiedere : 
a) che il vecchio anno si porti via le stupide ovvietà che ogni tanto ritornano: il Comune Unico oppure l’accorpamento di Panarea a S. Marina, di Stromboli a Malfa e di Filicudi e Alicudi a Leni, evitando i quiz su chi appoggia chi , ecc.ecc;
b) che il nuovo anno porti invece l’idea di una gestione consorziata del territorio con un P. R. G. unico per tutta l’isola, perchè non è possibile che l’assentibilità o meno delle richieste sia diversa da comune a comune;
c) che con il 2010 gli uffici tecnici abbiano un coordinatore intercomunale super partes nominato dai tre consigli n seduta congiiunta, affinchè le opere pubbliche abbiano una omogenea linea di presentazione e non risentano singolarmente delle idee personali dei singoli tecnici incaricati; e che vi sia una unica Commissione Edilizia per l’isola;
d)che la Polizia Urbana abbia un solo Comando ed uniche Direttive par tutta l’isola ed operi su tutto il territorio;
e) che le attività culturali, ludiche, sportive e ricreative possano avere come comune denominatore la crescita sociale della cittadinanza, affidandole ad una commissione intercomunale che programmi seriamente;
f) che la Strada Provinciale 182 da Lingua a Rinella venga, entro pochi mesi, monitorata da un gruppo di seri esperti in ingegneria stradale all’uopo nominati dalle tre Giunte Municipali in riunione congiunta, per capire se un tracciato vecchio di 40 anni, tarato per le esigenze di allora, indebolito in alcuni punti al limite della tragica fatalità, possa ancora soppperire ad una utenza non compatibile e per carico e per frequenza;
g) che gli argomenti di interesse generale per tutta l’isola (trasporti, protezione civile, tutela ed uso del territotio, ecc.) vengano ddeliberati dai Consigli Comunali congiuntamente;
Questa è secondo me la strada per fare grande Salina. Salina diventerà grande ed adulta e matura ed autorevole se con sarcrificio e con abnegazione tutti insieme sapremo partire alla costruzione, nel e con il tempo, della casa comune attorno a noi.
L’altra strada quella che potrebbe farci pensare di scommmettere ognuno su un forte candidato , sarebbe una strada sbagliata.
Un uomo forte può costruire un regno. Ma sarà il suo regno e finirà con lui.
Abbiamo bisogno di un regno condiviso da tutti e da tutti goduto con pari dignità. E non importa se ci vorrà più tempo.
Per gli uomini volenterosi sara un merito il mettere le proprie capacità al servizio.
AUGURI A TUTTI
Salina&Il Nuovo Annoultima modifica: 2009-12-31T17:25:34+01:00da
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