di Felice D’Ambra

Turismo& Trasporti.

Questa volta, credo sia proprio arrivata al capolinea, la lunga e travagliata millesima puntata della “Soap Opera” di Tirrenia. La vecchia Compagnia italiana di navigazione che con le sue carrette ha fatto imbestialire maggiormente per cinquant’anni e più, il lontano e il più longevo popolo della terra più vecchia del mondo e degli antichi e unici Nuraghi. A far arrabbiare (per non dire un’altra parola), ancora di più, anche la Sardegna del pallone, è stato il deplorevole gesto (secondo loro), attuato dal celeberrimo Presidente di Cagliari Calcio Cellino che tra l’altro vive tra Miami e Cagliari, che con un colpo a sorpresa, presenta il nuovo sponsor e ufficializza l’ingresso di “Tirrenia” affiancandolo a quello del Logo della Regione. Ironia della sorte, il nuovo logo sulle magliette dei calciatori di Cagliari Calcio, è posto bene in vista, sotto la scritta multicolore del logo della Sardegna, mandando come si suol dire, in bestia, il sonno dei più arrabbiati e agguerriti “Fan” del popolo affezionato del calcio sardo.

Nel frattempo, Il Governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, assieme al suo fedele Assessore ai Trasporti Christian Solinas, perdura ancora a voler richiamare l’attenzione dell’Unione Europea, per la scellerata vendita di Tirrenia a CIN Tirrenia che secondo ancora Cappellacci, il reclamo è un atto dovuto per tutelare i diritti dei Sardi come cittadini, come imprenditori e come lavoratori.

Nella storica sede della vecchia Compagnia di Tirrenia, a Napoli, l’imperturbato Commissario Straordinario di Tirrenia D’Andrea, assieme al maggiore azionista di CIN, Vincenzo Onorato Presidente di Moby Lines e l’A.D. e Presidente di Cin Tirrenia, Ettore Morace, con una storica riunione nella sede napoletana, hanno firmato l’atto di cessione che sancisce il definitivo passaggio di proprietà a CIN Tirrenia, così ponendo la scritta “Fine dell’Epoca Tirrenia” e finalmente termine di tutte le polemiche durate lungo tempo.

Se sono rose, fioriranno.