Tirrenia, futuro sempre incerto

ncoccia1.jpgÈ ancora incerto il futuro di Tirrenia, la compagnia di trasporti marittima statale che si avvia verso la privatizzazione con il mare in tempesta. Il 14 marzo il governo ha fissato al 31 dicembre la scadenza dei contratti, ma fino ad ora non si è fatto avanti nessun acquirente. Vale a dire che dal 2010 Tirrenia potrebbe non esistere più. “Nel passato circolava la leggenda della nave fantasma, e adesso quella della compagnia fantasma perché non si capisce mai quando e come verrà privatizzata, e giacché per qualsiasi privatizzazione negli altri paesi i primi a essere interpellati devono essere gli imprenditori che fanno la stessa attività, e questo non è avvenuto, se un giorno scoprissimo che non esiste più la Tirrenia non mi stupirei” commenta ai CNR Media Nicola Coccia, presidente di Confitarma, la confederazione italiana degli armatori. “Io sono certo solo che avremo la procedura d’infrazione da parte della comunità europea e che più tempo passa in questa situazione la compagnia perde traffico e i privati devono coprire questa carenza e ci si avvia forse verso una fase che non so se si potrà più riprendere”. In tutto ciò manca l’intervento dello Stato, che in teoria si dovrebbe occupare della vendita. A tal merito Coccia ricorda che “c’era una cordata di imprenditori disposti non a fare un affare, perché Tirrenia non lo è, ma a trovare una soluzione, ma nessuno si è preoccupato di sentirci o ha avanzato ipotesi di dialogo”. “Anche perché – conclude Coccia – a differenza di Alitalia che era la compagnia di bandiera, qui si parla di una compagnia pubblica che è diventata sempre più marginale ed è forse la più piccola fra le medie compagnie italiane di armamento, se sparisse domattina nessuno se ne accorgerebbe”.

Tirrenia, futuro sempre incertoultima modifica: 2009-10-30T18:14:00+01:00da leonedilipari
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