Torino&cantanti emergenti

dmuro.jpgPresentato alla FNAC di Torino il CD “l’altra voce” dell’artista: Dante Muro. Ascoltarlo è un piacere per le orecchie e per l’anima. La sua voce calda e profonda, la sua interpretazione, carica di significato, fanno di Dante Muro uno degli interpreti più intensi ed una delle voci più
belle ed insolite del panorama musicale italiano.Gli arrangiamenti, in questo bellissimo e vario cd, sono stati curati con grande maestria nei minimi dettagli, impiegando strumenti dal vivo, proprio per fondere al meglio una vocalità così possente,ma al tempo stesso duttile, avvicinandola a vari generi musicali, dal jazz al rock, dal melodico al leggero.Sempre in cerca di nuovi stimoli e motivazioni, accompagnato da un coro, un corpo di ballo e un’orchestra di 40 elementi, il cantante torinese ha deciso di superare i confini della nostra città e di provare a conquistare l’Italia e l’Oltreoceano, portando il suo “canto all’italiana”.

INTERVISTA: a Dante MURO, nato a Torino e noto per la sua carriera lirica in Italia e soprattutto all’Estero. Attualmente Dante si è impegnato in questo nuovo importante progetto musicale, che coniuga musica di vario genere, fondendo il tutto con la sua possente vocalità. Per questo è ancor più un onore per noi ospitarlo nel nostro giornale online, con una interessante chiacchierata.

Ci vuoi dire se la musica melodica italiana esiste ancora?

Attualmente la musica italiana è viva e vegeta e non è mai sparita, ma ha avuto una sorta di allivellamento, a parte qualche raro caso, in cui, bandiera.jpgpiù che le vocalità sono emerse la musicalità, e degli arrangiamenti abbastanza standard.In questo periodo, il mio staff artistico-musicale ed io, abbiamo dedicato tutto il tempo all’esplorazione dei propri interessi musicali, per trovare una cumunanza, per poter lavorare su un’universalità sui messaggi e sulla comunicazione degli stessi.

Ci vuoi raccontare come nasce la tua passione per la musica?

Credo sia nata con me, che sia sempre stata presente nel mio modo di sentire e di vivere, da piccolo canticchiavo ogni istante della giornata…un rompipalle! Ma la cosa più divertente è che non mi facevo sentir da nessuno, perchè mi vergognavo, poi..in una fredda e uggiosa giornata, causa la nebbia fitta, in auto, andando a Milano per accompagnare le mie sorelline Paola e Marianna, a partecipare ad un programma televisivo…un “malandrino” mi taglia la strada…ed io invece di imprecare, inizio a cantare, non rendendomi conto..di non esser solo..Al rientro mia madre mi suggerisce di “non perdermi in un bicchiere d’acqua”e mi incita a far un’audizione..detto fatto..e di lì parte quello che prima è
un hobbie e poi una passione enorme, il canto…quindi la musica! Ho iniziato studiando lirica privatamente, poi il Conservatorio Verdi di
Torino..poi una serie innumerevole di masterclass, concorsi e lezioni ovunque, poi..il debutto…altro aneddoto strano, perchè debuttai all’improvviso..ero seduto in platea alla prima di uno spettacolo lirico, e non arrivò uno degli interpreti,e, sapendo la parte, mi proposi…salvando la recita in maniera stupenda, tant’è che negli anni successivi mi procurarono diverse chance che mi
servirono da trampolino…

Sappiamo che al momento ti sei occupato di questo nuovo progetto “l’altra voce”, un’iniziativa che coniuga la musica di vario genere con la tua possente voce. Ci vuoi dire la tua su questa splendida iniziativa?

“l’altra voce” è un’avventura unica nel suo genere, per l’impegno musicale che rappresenta, per l’opportunità che la meravigliosa esperienza che mi ha regalato a livello umano, e che spero regali a tutti voi al momento dell’ascolto. Ho conosciuto delle persone stupende, molte delle quali oggi sono felice di poter chiamare amici. Innanzitutto il M°Benny Fiorito, che ha magistralmente arrangiato tutte le musiche di questo grande lavoro musicale, nonchè editore dello stesso; gli autori, Onorato Passarelli, Pietro Lettieri e Al Marrese. Ad oggi ho al mio attivo un primo disco di questo genere, ed una marea di concerti, che contribuiscono a supportare il progetto, partendo da diverse località italiane,
per poi arrivare in autunno a New York, per poi ritornare sempre in Piemonte al Teatro Erba di Torino, con l’organizzazione di Torinospettacoli in invernoi; il tutto corredato da un’orchestra classica e moderna, composta da 40 elementi, laddove la location ce lo permetterà, da un coro, dall’attore Michele Chiadò e da uno strepitoso corpo di ballo.

Qual è la più grande soddisfazione artistica che hai avuto finora?

Mah…sono state molte…Molti mi parlano di quanto sia stato importante un brano o un disco in un momento della loro vita… ed e’ in quegli istanti , che mi sento di fare in qualche modo parte della loro vita, un ricordo che li accompagnera’ lungo la strada… La musica…E questa per me una delle piu’ grandi soddisfazioni della mia carriera…far musica, e soprattutto cantare, aver la possibilità di farlo ad alto livello,
sfruttando tutte le conoscenze tecniche e stilistiche che ho fino ad ora assimilato…e soprattutto, la passione nel trasmettere le emozioni..con la voce.. Un concerto… lo devi vivere in prima persona sulla tua pelle.

Tornando al tuo lavoro, c’è un messaggio che vorresti fare trasparire
assolutamente a chi ti segue?

Sicuramente voglio ricordare il lavoro che stiamo portando avanti e che mi sembra essere un messaggio concreto, i brani di questo cd riguardano molte sfaccettature dell’amore, e ci sono solo un paio di cover, che dovevo assolutamente inserire per il loro contenuto, assolutamente profondo. A questo proposito volevo affermare che cantare cover è molto difficile, perchè bisogna staccarsi dall’imitazione, molto presente in genere, e dar la propria, con i propri mezzi vocali, e soprattutto gli arrangiamenti adatti alla propria vocalità. Forse è ancora troppo presto per parlarne ma in realtà le cose che attualmente sto cantando, credo che più che diffondere un messaggio, mi permettano di
esprimere e condividere degli stati d’animo. Mi piacerebbe se mi sara’ possibile, contribuire in qualche modo alla sensibilizzazione nei confronti della condizione dell’uomo nel mondo. Anche senza parlare delle tremende, spesso inumane condizioni di vita, di moltissime persone in zone remote del nostro pianeta, sono convinto che anche qui in Europa, in Italia la situazione non sia buona, ci siamo semplicemente abituati.

Come si abbina la passione per la musica con la tua vita privata?

Cantare per vivere o vivere per cantare? Non riesco a pensare alla mia vita senza la possibilità di cantare, ma non è facile vivere in questo ambiente senza sapersi amministrare correttamente, sia a livello finanziario che affettivo, percio’ mi sento sempre in una situazione di equilibrio instabile. Mi piacerebbe avere più certezze così da definire con più chiarezza il futuro, ma non sempre volere è potere.

A tuo parere, cos’apprezzano di più in te i tuoi ammiratori?

Con un po’ di presunzione forse…La mia capacità di interpretare i brani trasmettendo emozioni. Non mi faccio spesso dei complimenti… ma una dote che mi sono sempre riconosciuta è quella di riuscire a comunicare con il canto, degli stati d’animo al pubblico, durante il concerto si vive un esperienza “emozionale” se provi qualcosa e riesci a tradurlo a condividerlo hai qualcosa di prezioso. Tutti noi leggiamo, ascoltiamo della musica … un racconto, guardiamo un film etc. perche’ ci fa provare un emozione. Provare delle emozioni ci è indispensabile, far provare delle emozioni è inebriante.

Qual è il tuo più grande sogno, personale o professionale?

Essere un cantante, un musicista , un’artista apprezzato, e soprattutto comunicare alle persone di cui ora come ora mi sto curando in ambito di vocal coach e tutorato artistico-discografico, facendole crescere e maturare, e sviluppare anche nelle nuove “leve” la voglia di far sbocciare la
vera arte musicale, che spesso e volentieri si ottiene con il duro lavoro. Essere sereno.

Se vuoi, fai una dedica ai nostri lettori…

Un’esortazione: siate chi volete essere e siatene felici…ed emozionatevi sempre!

Nb: questa intervista al cantante torinese, è stata realizzata in collaborazione con la cantautrice “eolian-torinese” Cristina Leone. 

Torino&cantanti emergentiultima modifica: 2011-03-16T10:50:31+01:00da leonedilipari
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