ARS, BUCO DA 4 MILIONI

1197365598.jpgQuattro milioni di euro. Tanto costa all’Assemblea regionale siciliana lo scioglimento anticipato della scorsa legislatura, il primo nella storia del Parlamento dell’Isola, dopo le dimissioni dell’ex governatore Salvatore Cuffaro.

E per far fronte al nuovo buco nelle casse regionali il Consiglio di presidenza lancia un sos al Governo Lombardo: una variazione di bilancio che porterebbe a oltre 153 milioni di euro il finanziamento annuo complessivo per l’Assemblea.

La spesa imprevista – l’edizione locale di Repubblica – serve a pagare liquidazioni, pensioni, indennità di aggiornamento culturale e contributi previdenziali ai 41 ex deputati, che non si sono candidati alle elezioni del 13 aprile o che non sono stati rieletti.

Per il tfr il criterio di calcolo prevede l’assegnazione ad ogni palamentare uscente dello stipendio mensile (l’indennità base è pari a 11.700 euro), decurtato del 20% e moltiplicato per gli anni di permanenza all’Ars.

Poi c’è la pensione, che secondo un vecchio regolamento, modificato solo per gli eletti dopo il 2001, prevede l’assegnazione del vitalizio per chi ha totalizzato due o più legislature, indipendentemente dal fatto che abbia compiuto i 60 anni di età o che ricopra nel frattempo altri incarichi nel Parlamento nazionale.

Per le nuove pensioni l’Ars dovrà spendere circa un milione di euro. Ma nelle spese impreviste con cui l’Assemblea deve fare i conti ci sono anche 500 mila euro, che serviranno a rimborsare i contributi previdenziali versati dai deputati che sono stati eletti solo nella scorsa legislatura, chiusa in anticipo, e che per per tale motivo non hanno diritto alla pensione.

Ultimo anello mancante 100 mila euro, necessari a pagare le indennità di aggiornamento politico culturale: un bonus da 6.400 euro all’anno destinato a oltre 300 deputati. Per ottenerlo non serve nemmeno esibire un biglietto di viaggio o l’attestato di partecipazione ad un corso.

ARS, BUCO DA 4 MILIONIultima modifica: 2008-08-01T22:02:05+02:00da leonedilipari
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