Da Melbourne, in linea Marcello D’Amico. Caro Daniele…

mdamico9.JPGdi Marcello D’Amico


Credo sia giusto scrivere queste due righe in inglese, con il dovuto rispetto ai nostri lettori.

Questo inno me l’ha suggerito un carissimo amico

Alleluiah- Alleluiah- Alleluiah

Inter A1 Alleluiah

Inter bad luck!!!

Bye Bye

Big Talker Mou

Bye bye

Waited 44 years- now wait another 44.

Good riddance Mourinho

You and Inter make a good pair.

Dream on baby!!

Da Melbourne, in linea Marcello D’Amico. Caro Daniele…ultima modifica: 2009-03-12T15:04:25+01:00da leonedilipari
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Da Melbourne in linea Marcello D’Amico. Caro Daniele…

MDAMICO10.JPGdi Marcello D’Amico

Vedo che ti piace stuzzicarmi, ed io ben volentieri accetto album10.JPGsportivamente la tua “sfida”. Comunque, voglio precisare, che in oltre 35 anni di descrivere incontri di calcio ad ogni livello, dalle leghe minori fino a incontri di Lega Statale e Nazionale in Australia, e di Campionati del Mondo sia a livello seniors che juniors ed Olimpiadi.

Ho visto giocare dal vivo i piu’ grandi campioni di tanti sport, in particolare calcio, ciclismo, atletica leggera, scherma, volley, sollevamento pesi, cricket, football australiano, rugby, e cosi’ via. Nel calcio posso iniziare con il mitico Sir Stanley Matthews, seguito da Beckenbaur, Bobby More, Bobby e Jackie Charlton, Tostao, Maradona, Piazza, Profumo, Pele’, Chinaglia (con i New York Cosmos), Yashin, Banks, Stiles, Law, Best, ecc. ecc., questi sono solo alcuni moni, e naturalmente tutti i campioni italiani, troppo numerosi per nominarli tutti.

Avro’ assistito dal vivo, e scritto, ad oltre mille incontri ufficiali di calcio. Ed in tutti questi anni ho svolto il mio lavoro con coscienza e imparzialita’, si, anche quando ho scritto le cronache del Milan. L’ ho fatto prima come giornalista sportivo e poi come tifoso, ma non ho mai accusato arbitri e assistenti nel loro compito. Pero’ delle volte ho scritto che forse non avevano visto dei falli. Ricordati” Errare humanum est!”

Ma quando ho assistito a partite da tifoso e non da cronista, allora mi sono sfogato anchio, mettendo in dubbio le generalita’ degli artibri e segnalinee!! Ma nel complesso ho sempre cercato di svolgere il mio compito con dignita’. Infatti, mi pregio dirti, che in tutti questi anni nessuno ha mai protestato ai miei editori, ed ho scritto per circa 40 anni in giornali inglesi e italiani.

Voglio pure precisare che ho allenato square di calcio fino alla massima lega statale. Nel 1974 ho ricevuto il mio primo brevetto di allenatore e nel gennaio 1975 quello seniores, il piu’ importante a quel tempo in Australia, e condotto dalla F.I.F.A. E perche’ no’, come tecnico ho vinto pure tanto: scudetti, coppe e tornei. Nel 2005 sono stato selezionato come migliore direttore tecnico della competizione australiana della Coppa Italia, veramente un grande onore. Per anni ho svolto il duplice ruolo di tecnico/cronista e non ci sono mai stati dei problemi.

Quindi, caro Daniele, non chiedermi di rifare la cronaca di Milan-Cagliari oppure Inter-Manchester, questo non fa parte del mio bagaglio. Ho sempre scritto e lo faro’ ancora in futuro se il caso lo chiedesse, spassionatamente e con due occhi, scriverei quello che ho visto in campo e non quello che io avrei voluto vedere.

Ma ritorniamo al sodo. Nonostante le tue dovute scongiure e l’ inevitabile toccatina…..

L’ Inter ha confermato i miei dubbi, in campo europeo non riesce a farsi rispettare da oltre mezzo secolo. Ci sono volute le provvidenziali parate di Cesar ha salvare i nerazzurri da una debacle casalingua, e sicuramente le cose non miglioreranno contro i reds a Old Trafford. Vi consiglio, a parte lo scongiuro da bravi siciliani, di accendere alcune candeline a qualche Santo protettore,, perche’ ne avrete bisogno.

Il Milan non e’ andato oltre il pareggio in Germania, ma per passare il turno basto solo che non subisca un gol in casa nell’ incontro di ritorno. Mentre per l’ Inter sulla conca rovente dei Reds sara’ molto piu’ difficile.

Essendo un italiano all’ estero, la mia “politica sportiva” e’ sempre stata che se una spuadra italiana e’ impegnata all’ estero, io faro’ il tifo per i “nostri”. Non mi sono mai rallegrato quando una squadra italiana ha perso fuori dallo stivale. Ma sono certo che voi che vivete in Italia, tutto cio’ non potete apprezzarlo.

Comunque vada, vinca il migliore, ed anche se io non ho scritto la cronaca Milan-Cagliari, come ho gia’ detto in passato, quelli che contano sono i risultati e questi non cambiano almeno che non s’interessi la F.I.G.C., come lo ha fatto tante volte in passato.

In questi ultimi anni l’ Inter e’ riuscita a far pagare gli errori, in campo e fuori, delle piu’ insidiose avversarie. Per il resto, voglio congratularmi con Luca Giuffre’ per il suo articolo. “Ai posteri l’ ardua sentenza”. E parlando di Manzoni, ricordati che il Milan ha scritto le piu’ belle pagine della sua storia proprio dopo essere finito in B o penalizzato di tanti punti. Proprio come dice il nostro sommo poeta” Due volte nella polvere, due volte sull’ altatar”. Il resto fa parte della leggenda e soprattutto della storia del nostro affascinante calcio italiano.

Da Melbourne in linea Marcello D’Amico. Caro Daniele…ultima modifica: 2009-02-25T15:39:05+01:00da leonedilipari
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Da Melbourne in linea Marcello D’Amico. caro Daniele…

MDAMICO10.JPGdi Marcello D’Amico

 

Grazie per avermi onorato con la tua risposta. Sei stato ben chiaro ed hai evindenziato alcuni fatti che io personalmente non ho mai cercato di nascondere sotto il tappeto. Pero’ ti sei fermato al momento opportuno, invece di andare piu’ in fondo. Non smentisco parte di quello che hai scritto, io cerchero’ di completare il quadro con il tuo permesso e quelli dei nostri lettori. Lo faccio soprattutto per rispettare la storia del calcio italiano  che e’ risorto due volte dalle ceneri ai piu’ alti livelli mondiali dopo i due piu’ brutti scandali-momenti  calcistici che hanno colpito il nostro sport. Nel 1982 fu proprio il diminuitivo centravanti  Paolo Rossi, reduce di una squalifica per certe indiscrezioni sportive e da poco rientrato in campo, a trascinare l’ Italia alla vittoria del mondiale. Secondo la tua filosofia, Rossi non avrebbe dovuto giocare. La storia del 2006 e’ ancora troppo vicina per metterla in ballo.

Il Milan, la Juventus ed altre squadre  hanno pagato il fio, quindi ora non hanno nulla da rimproverarsi. Anche nello sport e’ giusto che se uno sbaglia deve pagare.

Il Milan ha vinto ben sette Coppe Europee o Champions League Cups e ne ha perse altre cinque. In alcune e’ stato anche fortunata ma in altrettante e’ stata derubata. Qundi, l’ ordine e’ stato rispettato.

Inzaghi avra’ commesso un fallo di mano al centro del campo, a circa 60 metri dalla linea di gol, e cosa facevano i tuoi interisti in campo? Stavano a guardare invece di intercettare la sfera, E poi, un fallo in area di rigore di un difensore viene punito da un calcio dagli undici metri, e se il fallo lo commette un attaccante, specialmente per simulazione, riceve anche un cartellino giallo. E cosa ha fatto Adriano?

L’ Inter ha sempre seguito la scia del Milan e della la Juventus, sia in campo nazionale che internazionale.

Alcuni dati storici-  Il Milan vinse il suo primo scudetto nel 1901, la Juventus nel 1905, il Milan nuovamente nel 1906 e 1907, l’ Internazionale solo nel 1909/10.

Il Milan disputo’ la prima finale della Coppa Campioni nel 1958/9 e perse contro il mitico Real Madrid per 3-2 dopo i tempi supplementari. Non sono io a dirlo, meritava la vittoria. I rossoneri  portarono questo prestigioso trofeo per la prima volta in Italia nel 1962/3  superando nella finale a Wembley il Benfica di Eusebio per 2-1, con reti di Altafini, che quell’anno realizzo’ la bellezza di 14 reti, un  record ancora imbattuto. Per anni Altafini era dententore del record assoluto, superato poi, guarda il caso, da Pippo Inzaghi. L’ Inter vinse le due sole Coppe nei due anni successivi.

Ritornado al primo scudetto, voglio farti conoscere quello ch fu scritto in merito negli atti ufficiali.

Finalissima

24-4- 1910   Internazionale-* Pro Vercelli  10-3

Partita disputata a Vercelli, poiche’ la squadra locale contava un miglior quoziente reti. La F.I.G.C.  fisso’ la data dell’ incontro, ma la Pro Vercelli avendo  alcuni giocatori impegnati in tornei militari, propose all’ Internazionale un’ altra data, che non fu accolta. La Pro Vercelli, in segno di protesta schiero’ in campo la quarta squadra (ragazi sotto gli  11 anni!!!!) e si busco’ una squalifica a tutto il 31 dicembre,. Ma a ottobre pero’ venne amministiata.

Che senso sportivo e patriottico, nonche’ arrogante verso la F.I.G.C. stessa!

Se non sbaglio la stessa Inter alcuni anni dopo (anni 60) schiero’ in campo una formazione di rincalzi in segno di protesta!!

Infine, dulcis in fundo,  nella sua storia l’ Inter ha sempre avuto un complesso di identita’ cambiando spesso e volentieri il suo nome: (in senso cronologico) Internazionale, Ambrosiana, Ambrosiana Inter, Internazionale, Inter…

Tutto cio’ mi fa ricordare un vecchio dibattito letterario del diciannovesimo secolo fra due dei piu’ grandi traduttori d’ Omero: Monti e Foscolo. Il primo traduceva dal latino mentre Foscolo direttamente dal greco.

Foscolo disse:”….. qui giace Monti, gran traduttore dei traduttor d’ Omero”.

Questa la risposta di Monti:” Qui giace ser Ugo Foscolo, che per meglio gabbar gabbo’ se stesso, cambiando in Ugolo sor Nicoletto”.

E per concludere, e vi chiedo scusa se mi prolungo oltre certi limiti, e’ stata proprio l’ Inter ha dare all’ Italia  la famigerata reputazione di adottare una tattica ultra offensiva quando nel 1953, per accoppiarsi alla Juventus e al Milan, ambedue avevano vinto due scudetti dopo la tragedia di Superga, adottando il “catennaccio” o “ verrou”  con risultati disastrosi ai mondiale del 1954 in Svizzera. Ma ai nerazzurri tutto cio’ non importava perche avrebbero vinto gli scudetti del 1952/3 e 1953/54. Nel primo anno realizzarono 46 reti, la Juventus ne segno’ 73, il Milan 64, e ben altre cinque squadre segnarono di piu’dei neo campioni.

Proprio come direbbe il caro Daniele: Il fine giustifica i mezzi.

Ora porgo a tutti voi un caloroso abbraccio sportivo con il vivo augurio che le due coppe europee vengano vinte da due squadre italiane.

Il pericoli degli incendi per il monento e’ finito, ora l’oneroso compito della ricostruzione.

www.bartolinoleone-eolie.it

Da Melbourne in linea Marcello D’Amico. caro Daniele…ultima modifica: 2009-02-19T08:09:36+01:00da leonedilipari
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Da Melbourne in linea Marcello D’Amico. Caro Daniele…

MDAMICO10.JPGdi Marcello D’Amico

Ho visto che hai letto il mio “pezzo” sul derby Milan-Inter ed ho pure letto la tua risposta.
Comunque, voglio precisare che nei miei commenti ho pure scritto che “L’Inter non ha rubato nulla”, mentre tu sei stato un po’ cattivello dicendo cher il Milan aveva rubato il derby d’ andata con un gol realizzato in fuorigioco. A questo punto voglio fare un’ altra osservazione.
Credi veramente che il gesto antisportivo del figlio prodigo Adriano possa essere paragonato a quello di un giocatore che si trova in presunta posizione di off-side? In ogni partita quanti incidenti simili si vedono? Personalmente io posso ricordare solo tre gol realizzati e convalidati di mano o bracce in partite internazionali o di campionati, mentre quelli realizzati in fuorigioco o presunto fuorigioco ne abbiamo visti migliaia.
Giocare sul filo di fuorigioco e’ una tattica che alcuni giocatori hanno perfezzionato, per esempio, Pippo Inzaghi, il vero maestro che spesso e volentieri viene punito dal fischio arbitrale anche se delle volte paga solo per la sua reputazione.
Gol realizzati con le arti superiori? Silvio Piola negli anni 30, Maradona ai Mondiali del 1986 e Adriano nel derby.
Ogni mio commento in merito sarebbe inutile.
E cosa dire di Tosel che scrive un libro per giustificare la sua decisione di non punire Adriano? Caso chiuso.
Infine voglio precisare che e’ stato il Milan a perdere lo scudetto, perche’ dopo il grande sorpasso aveva avuto la possibilita’ di portarsi a + 4, inceve e’ ora crollato a – 11. Anche qui qialsiasi commento sarebbe superfluo.
Adesso vediamo cosa succedera’ negli incontri europei. Dopo quasi mezzo secolo di digiuno sarebbe ora che l’ Inter si svegliasse anche nella Champions League, ma state ben attenti, perche’ in questa competizione non riceverete lauti regali.
Comunque, buon divertimento e godetevi gli allori nazionali, meritati o no. Alla fine dei conti, quelli che contano sono solo i risultati finali.

Da Melbourne in linea Marcello D’Amico. Caro Daniele…ultima modifica: 2009-02-18T09:06:40+01:00da leonedilipari
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