Da Padova in linea Antonio Famularo. Appunti di viaggio

afamularo2.jpgdi Antonio Famularo

Cara Euterpe, oggi è stata la mia ultima giornata di vacanza eoliana; è sera inoltrata, una piacevole e
rilassante serata, e ho davanti le tante luci di Marina Lunga sul mare. Pur essendo ancora a Lipari la percepisco come lontana, ma sono io a essere lontano, con la mia mente  già altrove, come in balìa di impercettibili correnti che mi portano via, verso altre  realtà. Domani si tornerà alla ‘normalità’ (come se la vacanza fosse una ‘anormalità’!)… E’ stata davvero una piacevole vacanza, ricercata e giunta in una fase di  svolta molto importante nella mia vita. Le Eolie, pur ancora molto belle, sono trascurate e poco valorizzate; coloro che dicono di amarle e di avere a cuore le loro sorti ambientali e sociali a mio parere dovrebbero andarsene via e stare lontani per un po’ di tempo, per certi versi ‘perderle’ di vista dalla propria geografia dei sentimenti, andare oltre gli orizzonti del cuore e della memoria  per imparare ad apprezzare ancor più il loro valore come punti di riferimento affettivo in quel mondo interiore che ci portiamo gelosamente dietro e che popola la nostra anima… “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”, disse John Steinbeck…
Quindi nuovamente in viaggio… ma non soltanto un viaggiare ‘geografico’; anche un ‘viaggiare’ dentro   di noi e accorgersi come ‘il viaggiare’ riesca a modificare la percezione che abbiamo di noi stessi, degli
altri, della vita, del mondo. E poi ‘il ritorno’, più forti verso l’amaro della vita, più consapevoli, più maturi, più responsabili, più  saggi, in grado di gestire meglio il buono delle cose, di apprezzare ‘le radici’ perché senza ‘una radice’ non è possibile trasmettere nulla… Ma cos’è il viaggio? Cosa significa viaggiare? Chi è il viaggiatore? Pellegrini antichi e nuovi, conquistatori d’imperi, ricercatori di fortuna, fino ai marciatori delle metropoli e ai viaggiatori dello spazio, ansiosi di imprimere un’orma sul suolo di qualche deserto planetario, siamo tutti in viaggio, in cammino, verso orizzonti lontani o mete vicine. L’uomo sin dall’inizio dei tempi nasconde nel cuore un profondo anelito a uscire da sé, raggiungere un oltre, inseguire un  sogno, un desiderio, viaggiare verso l’altro, il diverso. 
Cosa accade in una personalità quando lascia le  proprie sicurezze per partire alla ricerca del nuovo? 
Quali emozioni accompagnano il viaggio? E soprattutto  che senso ha viaggiare? 
Nella storia dell’uomo il viaggio è l’andare dei popoli nomadi, lo spostamento continuo delle civiltà indiane al seguito delle mandrie di bisonti, il cammino di innumerevoli pellegrini ed eremiti alla ricerca di Dio, la ricerca del Sacro Graal dei cavalieri medioevali, la via della seta in Oriente, la scoperta del Nuovo Mondo, l’avanzare dell’invasione dei conquistadores, la tratta degli schiavi, la circumnavigazione del globo di Magellano, la conquista del West delle popolazioni americane, la caccia all’oro e il mito di Eldorado, il Grand Tour degli eleganti giramondo europei, la ricerca di fortuna dei primi decenni del Novecento, la vita errabonda, idealista e sognante della beat generation, il trasferimento forzato ai campi di concentramento, il viaggio della speranza degli immigrati di oggi…  In letteratura il viaggio è l’avventura di Ulisse, l’esilio di Dante, la meraviglia di Alice, il fascino d’oriente negli  occhi di Marco Polo, l’epopea di Gilgamesh alla ricerca  dell’immortalità, il mito babilonese di Etana di Kish,  la lettura fantastica di Don Chisciotte, l’avventura cavalleresca, il diario dei Bildungsreisen degli scrittori  romantici…
Nelle storie sacre il viaggio è il percorso dei Magi, il ritorno del figliol prodigo, l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, l’errare di Adamo ed Eva cacciati dall’Eden, il procedere segnato dal rimorso di Caino, l’impresa di Noè, l’esperienza di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, l’incessante cammino del popolo d’Israele, l’esodo verso la Terra Promessa, il passaggio della Pasqua del popolo ebraico, la salita della Via Crucis, il cammino verso Emmaus, il mandato che Gesù dà ai suoi discepoli di andare fino agli estremi confini della terra, il percorso interiore dell’homo viator di Sant’Agostino, il volo notturno di Maometto… Per chi ha fede il viaggio è scoprire la terra delle Scritture, ricercare il fondamento della storia dell’Islam, il pellegrinaggio alla Terra Santa, il cammino di Santiago, la ‘salita’ alla Città Santa, la visita a Roma, sede del trono di Pietro, il sibbab, il viaggio a Gerusalemme, dovere per tutti gli Ebrei, il quinto dovere di ogni musulmano, il pellegrinaggio a La Mecca, la visita alla Ka’aba del fedele islamico, il sentiero dell’illuminazione del Buddismo, la strada verso Shiva sul monte Kailas, il pellegrinaggio al fiume Gange, l’andare ai Shakta pitha, i ‘troni della dea Sati’, la marcia del monaco indiano, il passo lento del viandante in Tibet…
Il viaggio è attesa e speranza, desiderio ed irrequietezza, ricerca e scoperta, è il coraggio della sfida e la paura dell’ignoto, scoperta del nuovo e stupore del diverso, mistero, fantasia, nostalgia e abbandono, avventura e adattamento, crescita e divertimento, conquista e cambiamento, è passaggio, trapasso, è superamento di confini, fuga, è un percorso interiore, un sogno, la meta finale, è un ciao, un addio, partire, lasciare, trovare, è un’andata, un ritorno, un’andata e un ritorno, è vedere con gli occhi e vedere col cuore, è voglia di imparare, è crescere…  
Buon ‘viaggio’ a tutti… Buon viaggio ‘Notiziario delle Isole Eolie’… Buon viaggio mio ‘Diario di Bordo’, alla prossima… 
Che dire, Euterpe? Ci siamo incontrati nel più bello dei modi: per caso! Buon viaggio anche a te, mia amabile Musa, dovunque Tu sia nel tuo ‘viaggiare’ in questo nostro tempo irripetibile, e… Buon viaggio anche a me…

P.S.  –  ALLA FINE DI UN VIAGGIO     ( da ‘Grafemi e Fonemi’ )
” Si alza il vento, cambia il tempo, e i gabbiani volano bassi,
la marea coprirà i passi sulla sabbia lì alla spiaggia. “
” Sapessi, Amore, quanto ho viaggiato, e quante volte non avrei voluto,
se non fossi stato sospinto dai venti avversi di avversi eventi.”

” Il sartiame raccoglierai e le ancore leverai?
L’orizzonte varcherai, oltre i suoi confini navigherai? “
” Sapessi, Amore, quanto ho viaggiato,  e mi son perso e mi son ritrovato,
per mantenere le distanze da chi mi ha rivoltato e perso. “

” Dispiegherai le tue vele a questo vento che hai atteso tanto?
Verso quali luoghi ancora la tua nave volgerà la prora? “
” Io non ho mai cercato terre promesse, isole felici,
e non ho mai ceduto alle lusinghe di sirene. “

” Si alza il vento, cambia il tempo, che farai, Amore mio?
Partirai? Te ne andrai e così mi dimenticherai? “
” Finalmente ora comprendo che sei Tu, con il tuo mondo,
il più bel luogo in cui stare e nel tuo cuore dimorare. “

( 8 – Fine )
Da Padova in linea Antonio Famularo. Appunti di viaggioultima modifica: 2013-11-11T07:51:24+01:00da leonedilipari
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