di Stefano Imbruglia
Si poteva evitare l’omicidio della signora Eufemia Biviano? Questa è la domanda che tanti cittadini di Lipari si stanno ponendo.
Non sappiamo se si poteva evitare ma sappiamo che in questi anni ( decenni?) a Lipari sono aumentati gli atti di criminalità in larga parte rimasti impuniti. La stragrande maggioranza delle opinioni sui social network, e nelle conversazioni private, individuano nel lassismo delle forze dell’ordine al contrasto del crimine la causa del progressivo degrado sociale dell’isola. Eppure controllare una realtà circoscritta come un’isola, con un numero non eccessivo di abitanti, non sembra un’impresa titanica. Sarebbe interessante se il comandante dei carabinieri di Lipari rispondesse al quesito che gli pone nella sua lettera aperta l’avvocato Ziino, ma probabilmente non si otterrà nessuna risposta.
Però una cosa la possiamo affermare senza temere smentite: qualcuno ha interpretato il proprio lavoro con troppa rilassatezza o ha confuso il sacrosanto garantismo con l’impunità.
Più volte, in passato, abbiamo denunciato da queste colonne un impegno quasi esclusivo delle forze dell’ordine nel perseguire penalmente i fumatori di cannabis, perlopiù turisti in vacanza che si portano il fumo per il periodo di ferie facili da scovare con l’ausilio di cani antidroga ( i “pescati”, anche se non pericolosi socialmente, servono per gonfiare il numero delle operazioni effettuate da esibire nei resoconti annuali dove non viene chiarita la gravità del reato perseguito) a scapito di altre forme di delinquenza sicuramente più nocivi per la collettività ma più difficili da scovare .
Ora sembra giunto il momento di voltare pagina. Sarebbe opportuno che il sindaco di Lipari e i consiglieri comunali si facessero portavoce del disagio della popolazione e chiedessero al prefetto Alecci, che già in passato si è mostrato attento, di adoperarsi per una riorganizzazione del comando dei carabinieri ( il comando di Lipari è responsabile di tutte le isole e a sua volta “dipende” dal comando di Milazzo) e un immediato ricambio ai suoi vertici.