Da Stromboli in linea Giusi Oliva

goliva1.jpgdi Giusi Oliva

L’amica condannata. Nascere su un’isola significa vivere tra mare e cielo, pensare all’oggi senza chiedersi del domani, lottare contro le avversità atmosferiche e non, insomma farsi le “ossa”!  Il bello è sperimentare la solidarietà della gente di mare, il tirare insieme le barche per sottrarle alla furia delle onde. Il carattere si forma, la personalità emerge e si distingue nella calca della città nuova, nell’avventura senza fine di giorni indimenticabili. Spiegarsi perché accadano certi fatti è arduo, soprattutto quando di mezzo c’è l’amicizia, almeno si crede, ma diventa quasi doveroso ricordare il detto “ Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Dio” quando si rischia di finire in Tribunale con più capi d’imputazione, quali furto e ricettazione. Ritornando ai detti, mi piace “Il Diavolo ha fatto le pentole, ma non i coperchi” e così fu che la verità trionfò …. l’amica era la vera ladra che per salvarsi le chiappe mi aveva calunniata davanti agli organi di Polizia. La condanna giudiziaria da diritto al risarcimento per i danni morali, ma chi potrà restituire l’amicizia perduta perché usata e gettata? Alla fine dei miei giorni, quando troverò finalmente riposo nella mia nera terra stromboliana e chiuderò gli occhi a questo mondo dove tutto è mistero insondabile, spero di rincontrare l’amica condannata, perdonata.

Da Stromboli in linea Giusi Olivaultima modifica: 2010-07-03T08:41:11+02:00da leonedilipari
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