Da Torino in linea Michele Sequenzia

msequenzia.jpgdi Michele Sequenzia

Il Treno del Sole è morto. Continua, anche a Torino, la forte protesta dei dipendenti Treni Notte di Trenitalia che sono stati licenziati in tronco. Nell’atrio della Stazione Ferroviaria di Torino Porta Nuova, alcuni ex dipendenti Trenitalia, calabresi, siciliani e napoletani stanno raccogliendo firme tra il pubblico dei viaggiatori al fine di ripristinare il servizio Notte e Wagon Lits oggi soppressi.

Mentre prosegue – tra forti opposizioni e proteste- la costruzione della TAV, treni ad alta Velocità, oggi oggetto di nuove perplessità e contrasti, tra Torino e Lione, molte famiglie italiane sono state messe brutalmente sul lastrico.

Molti dipendenti, oltre 800 addetti dei treni notte Nord -Sud sono oggi a casa. Non sanno del loro futuro.

Oltre 1.300.000 utenti delle ferrovie sono oggi impediti di usare il treno di notte. Perché non esistono importantissimi collegamenti , nord – sud. Morti sono il treno della “Laguna” che partiva da Venezia, morto è il “Trinacria” da Milano, come tutti i treni notturni.

Praticamente l’Italia, che doveva rimanere unita dalle Alpi a Capo Passero dopo 150 anni dalla sua nascita, è stata spezzata: le mitiche Ferrovie dello Stato, importantissima Azienda di alta tecnologia, che hanno contribuito alla crescita ed allo sviluppo della Italia del Progresso e del Lavoro, hanno brutalmente soppresso i treni Notte.

Come cittadino italiano mi sento “dimezzato”da questa politica, che aspira alla distruzione dello Stato Unitario. I miei genitori erano nati uno a Sud , mio padre, nato a Ferla nel 1895, nella provincia di Siracusa. A 17 anni era stato comandato militare sotto il Re di Savoia a combattere gli Austriaci, ferito gravemente sul Carso.

Mia madre proprio all’opposto, nata a Nord. Era nata a Neresine, minuscolo villaggio nell’isola di Lussino nel 1901, che fino al 4 novembre 1918 apparteneva all’Austria di Francesco Giuseppe. Mi sento doppiamente italiano: ne son fierissimo. Se le cose continuano in questo modo, non si incrementa la vicinanza, la comprensione, il buon vicinato, la stima, la concordia delle popolazioni italiane, tanto diverse tra loro. Viene a mancare l’integrazione “ nazionale”, la stessa “ valorizzazione” delle culture, viene a mancare una vera politica di “ melting pot”, di sana, buona, vivace, creativa nazionalità italiana, osteggiata, se non odiata, dalla Lega di Umberto Bossi e non solo.

L’Italia sta ridiventando “ provinciale”, gretta, e conformista. In definitiva, con il Governo Monti, si rischia la scissione, politica, amministrativa, finanziaria, economica e culturale tra gli Stati del Nord e quelli del Sud.

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2012-03-18T08:01:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo