Pietro Cappelli, vicepresidente del Movimento delle Libertà fondato da Massimo Romagnoli, non ha accettato di candidarsi con il PDL nella circoscrizione Europa. L’imprenditore di successo, residente in Svizzera, nonostante le numerose pressioni per la sua candidatura, non ha voluto partecipare a questa competizione perche’ sostiene di non condividere la linea del partito sulla selezione dei candidati.
 
“Ero convinto che i criteri di scelta dei candidati, per quanto riguarda le liste del PdL all’estero, fossero basati sull’onestà e sul lavoro svolto, sulla meritocrazia, sulle capacità di mantenere i contatti con il territorio: invece – dichiara Cappelli, amareggiato – gli unici criteri usati, ormai e’ chiaro, sono stati quelli tesi a salvaguardare la rielezione dei parlamentari uscenti”.
 
“Ringrazio Massimo Romagnoli – continua il vice MdL – per aver fortemente voluto la mia presenza nelle liste, ma la mia personalità e il mio orgoglio di italiano all’estero che nonostante tutto ancora crede in un centrodestra forte e decisivo in Europa, non mi permettono di scendere a compromessi. Daro’ tutto il sostegno possibile a Romagnoli, unica vera eccezione all’interno di un PdL ormai lontano dalla base, attraverso il mio impegno personale e i miei contatti, perche’ so quanto bene potrebbe fare la sua presenza in Parlamento al PdL in Europa, per troppi anni rappresentato da persone che hanno saputo pensare solo a se stesse e non all’interesse generale”.