Affronto su affronto. “Affruntamuni”
Baciamo le mani
LA NOTA PRECEDENTE. Salvatore Leone
Roberto Fraumeni ha vissuto nella casa della Giustizia eoliana fra fascicoli e sentenze come un cuoco vive fra pentole e ricette, Giornalmente, foglio dopo foglio ha sempre con il suo colpo d’occhio legale messo a posto ogni pratica, ogni carpetta, ogni faldone, l’archivio legale delle Eolie. La storia dell’ex nuovo Tribunale di Lipari é passata anche da Lui, dalla sua professionalità tutta isolana che ha dettato i tempi sempre con il giusto tempo.imposti dalla legge, che a fine giugno ha visto andar via un pilastro puntuale con i giudici e squisito con gli avvocati, aperto con tutti. L’emozione nel raggiungere il traguardo pensionistico da vivere nella sua Pianoconte, lascia nella sede del Tribunale di Lipari molte valigie pronte che al momento non si sa se chiuderle o disfarle. Intanto in un angolo, quasi invisibile, del Tribunale ci sarà sempre Roberto, il cancelliere che ricorda e ricorderà condanne e assoluzioni dentro le toghe ed il rispetto che giudici ed avvocati non si stancheranno mai di dire: “quando c’era Roberto, il cancelliere tutto eoliano”…
LA NOTA PRECEDENTE. Notizie dell’ultima ora:
Via libera della Corte Costituzionale alla riforma della geografia giudiziaria, che prevede il taglio di circa mille tribunali minori. La Consulta ha infatti dichiarato non fondate le questioni di legittimità sollevate dai tribunali di Pinerolo, Alba, Sala Consilina, Montepulciano e Sulmona, e ha ritenuto inammissibile quella presentata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’unica ‘bocciatura’ della nuova geografia giudiziaria riguarda la soppressione del tribunale di Urbino.
LA NOTA PRECEDENTE. E’ iniziata, davanti alla Corte Costituzionale, l’udienza pubblica sulla cosiddetta riforma della geografia giudiziaria, che ha tagliato 31 tribunali e 220 sedi distaccate. Nei ricorsi, rinviati alla Consulta da otto diverse ordinanze, di cui quattro dal tribunale di Pinerolo, vengono contestate in particolare le soppressioni dei tribunali di Alba, Sulmona, Pinerolo, Sala Consilina, Montepulciano. Varie le questioni sollevate, a cominciare dalla dichiarazione di incostituzionalità dalla legge delega, inserita nell’iter di conversione di un decreto legge. E questo contrasterebbe, a detta dei rimettenti, con due principi affermati dalla Corte: sarebbe’intrusa’ e si tratterebbe di una riforma approvata a dispetto del procedimento ordinario, perchè priva dei requisiti di necessità e urgenza. Inoltre il legislatore delegato non avrebbe rispettato puntualmente i criteri di delega fissati. Vengono contestate poi una serie di violazioni di ‘parametri costituzionali’, dall’aver dato ‘prevalenza al risparmio e all’efficienza a dispetto del principio di solidarietà’, i tagli ‘inciderebbero sui diritti dei lavoratori’, e viene tra l’altro contestato il ‘diverso trattamento riservato ai dipendenti dei tribunali soppressi’.La decisione della Consulta arriverà al termine della camera di consiglio già iniziata . Il proseguo della camera di consiglio è stata fissata per il 16 e 17 luglio. E’ probabile che la decisione verrà presa solo tra due settimane. Purtroppo, la questione d’incostituzionalità sollevata dal Comune di Lipari con l’affidamento dell’incarico al prof. Fulvio Cintioli, non potrà essere rimessa al vaglio della Corte Costituzionale, in quanto, nel frattempo
l’avvocatura dello Stato ha affilato i coltelli per le proprie difese, tanto è vero che ha sollevato una serie di eccezioni (solo per Lipari) e…sicuramente il ricorso dovrà essere riassunto avanti al Tar Lazio,
naturalmente, ciò comporterà un ulteriore aggravio di spese per il Comune di Lipari. Questo perché si pensa sempre in ritardo alla tutela dei diritti dei cittadini…Se la questione fosse stata sollevata in
tempo, sin dalla prima richiesta avanzata al Sindaco da un gruppo di avvocati eoliani, oggi sicuramente sarebbero state trattate avanti alla Corte Costituzionale anche le questioni sollevate dal legale del comune di Lipari. Arriviamo e facciamo tutto sempre all’ultimo minuto come le serate cantore liparote. Comunque, speriamo di non perdere mai l’ultimo aliscafo che ci porterà a Milazzo per il proseguimento verso Barcellona con il pesante bagaglio da viaggio per la giustizia eoliana politicamente inesistente, ma economicamente costosa.
LA NOTA PRECEDENTE. Ultimamente hanno occupato e occupano la poltrona di ministro della Giustizia in Italia due signore. Passeranno alla storia per avere al momento la schiena rigida. L’ex ministro Severino, oltre ad essersi creata una fortuna economica come avvocato essendo consulente dei più importanti gruppi industriali d’Italia, recita come attrice dilettante ed in particolare impersona il ruolo del difensore in rappresentazioni teatrali. L’attuale ministro Cancellieri di origine tripolitana e sposa del farmacista Peluso di Palermo, ha avuto la fortuna di avere un figlio già ricco per essere stato liquidato dalla Fondiaria Sai per il lavoro svolto dal 2011 al 2012 con una cifra miliardaria e subito assunto dalla Telecom, quella che fornisce anche i braccialetti per il controllo dei condannati ai domiciliari. L’ex ministro ha creato in un batter d’occhio la rimodellazione con riforma della giustizia, che l’attuale ministro difende a spada tratta anche nell’incontro con gli avvocati di Napoli. La frase più semplice e più dura che ha confezionato per la sua bocca é stata che la giustizia fino ad oggi non ha funzionato. E se non continuerà a funzionare signore ministre chi ripagherà con la giusta giustizia gli italiani? E’ proprio vero, noi avvocati siamo trattati con i piedi. E, proprio nel fuori onda napoletano la signora Cancellieri con la schiena dritta e diretta non ad un avvocato ma ad un magistrato (Sic!) con la voce possente con patata in bocca si é lasciata scappare la frase “ ‘Li vado a incontrare così me li levo dai piedi” o forse voleva dire me li lavo dai piedi? E…si spera ancora nella giustizia…
Baciamo le mani con i piedi giusti.