
Tuttavia la consaputa Signora è stata designata “Ministro della Giustizia” così offrendo gentile servo sciocco a CSM e ANM. Tanto affermo rifacendomi già alla prima dichiarazione del Ministro non appena nominata: “Per la necessaria riforma della Giustizia bisognerà discutere con i Magistrati”. Stop alias punto e basta. E gli Avvocati?
Egregio Ministro, qualcuno ha detto e ha detto il vero, che l’ Amministrazione della Giustizia (amministrazione intesa quale macchina amminstrativa) è cosa troppo seria perchè la si demandi ai Magistrati. Un esempio? Il Presidente di un qualsiasi Tribunale. Persona per bene, Magistrato pure preparato, ma la Presidenza di un Tribunale in concreto si esaurisce nella amministrazioine del Tribunale. E per quel che mi concerne, di dette persone per bene, Magistrati sì preparati, di amministratori ne ho incontrato soltanto uno. Ai tempi. Perchè, ancora, servo sciocco. Perchè della approvata e così detta “riforma” il consaputo Ministro nulla sa, ma si abbandona ad affermazioni quali “treno in corsa”, “rischio di deragliamento”, frasi infantili che riflettono “paro paro” la posizioni di CSM e ANM di certo espresse in tutt’ altra forma.
Signor Ministro, avendone il buzzo buono potrà accadermi di citarLa come testimone in un qualche processo quì giù, dalle mie parti, alle ore 9 e seguenti. Avrà modo di godere delle gioie del trasloco della Sua massa corporea da una poltrona Ministeriale (sempre che non voglia beneficiare di un ennesimo Suo privilegio) ad una scomoda panca di una qualche aula di giustizia. E, nell’attesa, attesa in genere di un rinvio ad altra data, porrà forse mente a quel disgraziato testimone, residente in Stromboli, o Filicudi, o Panarea, il quale, per rendere la sua deposizione, sempre si intende ad altra data, dovrà mancare da casa tre giorni.
Il mantenimento di due, dicasi due, Sezioni Distaccate di Tribunale, quelle esistenti nelle piccole isole italiane, certo non fermerà alcun terno in corsa e non provocherà alcun deragliamento. Dimenticavo. Lei non sa nulla neanche di Ferrovie.
P.S. Le sarei grato se volesse querelarmi.
Avvocato Alfio Ziino