Lipari, Comune&debiti. “Accertare le responsabilità”

Illustre Direttore,

amazziotta.jpgleggo quanto espresso dal ragioniere generale del Comune di Lipari in merito alla grave situazione economico –finanziaria in cui ci si trova oggi con un buco di 10 – 12 milioni di euro. Soltanto per quanto
riguarda  i debiti fuori bilancio, la Corte dei Conti in sede di controllo dei dati del Rendiconto già nell’anno 2009 ha bacchettato l’ente per quello che è stato definito “riconoscimento di debiti fuori bilancio per importi elevati ( E 754.338,67 ).Per l’anno 2010 ne sono stati riconosciuti E 640.974,21. Per
l’anno 2011 più del doppio :1.681.093,81. E se è vero che ci sono state significative le riduzioni dei trasferimenti statali e regionali ai comuni,è d’altra parte vero che negli ultimi dieci anni sul Comune di Lipari è piovuta una pioggia di finanziamenti milionari della Comunità Europea e della Regione.

Per fare fronte alla situazione,si propone di aumentare quanto più possibile la pressione fiscale sui citta dini e di vendere i beni patrimoniali disponibili improduttivi “ compresi i beni ai quali gli eoliani sono
affezionati quali le Terme di S.Calogero ed il Seminario delle Lettere”.I quesiti e le considerazioni che sorgono spontanei di fronte a questo scenario sono molti. Per primo,vorrei sapere se esiste un elenco dei beni immobili di proprietà comunale;vorrei sapere se esiste un elenco dei beni immobili produttivi ed uno di quelli attualmente improduttivi ;vorrei sapere perché quelli improduttivi sono improduttivi e perché eventualmente non si prospetta la pianificazione della loro produttività;

vorrei sapere perché in tutti questi anni, in cui pure si evidenziava un bilancio fortemente deficitario, non si sia investito nei beni abbandonati e fatiscenti realizzandone la ristrutturazione per la loro messa a reddito usufruendo dei finanziamenti pubblici privilegiati senza interesse che negli anni sono stati riservati agli  enti locali e perché non prendere ciò in considerazione adesso,o vendere questi:insomma, ritengo che prima di pensare che la soluzione sia quella di aprire la cassaforte e vendere i gioielli di famiglia, si debba avere un quadro completo e ragionare sulla base di un serio e complessivo piano economico di investimenti o di dismissioni .Per quanto riguarda poi l’aumentare le tasse il più possibile piegando il più possibile la schiena ai cittadini,si potrebbero forse considerare con più puntuale attenzione da una parte le spese e dall’altra le entrate: e mi riferisco a molte risorse mancanti dovute ad oneri che,a parte le tasse dei cittadini,forse non sono stati adeguatamente corrisposti alle casse comunali nel corso di molti anni.

Infine, ma non ultimo,dico però che vorremmo anche sapere a chi dire grazie della situazione in cui ci troviamo.Cioè,mi spiego meglio: penso che nel momento in cui si chiedono ai cittadini ulteriori sacrifici e nel momento in cui si ipotizza di vendere addirittura il meglio del nostro patrimonio civico, dobbiamo pretendere che siano individuate le responsabilità e che a ciascuno sia addebbitata la propria , posto che stiamo parlando dei nostri soldi, della salute finanziaria del nostro territorio cioè del nostro benessere economico, certamente non di politiche di investimenti virtuosi ma,al contrario,di politiche che ci hanno portati nella condizione quale oggi formalmenteviene denunciata dal segretario dr. Subba. Io ritengo che nel cambiamento che tutti auspichiamo rientri in via primaria il doveroso e civile richiamo alla responsabilità della gestione della cosa pubblica e,conseguentemente,subito chiarezza sulle responsabilità di una tale drammatica situazione.

Dottoressa Angela Mazziotta

Lipari, Comune&debiti. “Accertare le responsabilità”ultima modifica: 2012-06-09T14:05:41+02:00da leonedilipari
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