Lipari – Una famiglia d turisti di Messina con uno yacht di 20 metri alla deriva al largo di Marina Corta è stata salvata dalla guardia costiera. A bordo vi erano anche due bambini, di 5 anni e di due anni e mezzo. Il soccorso è stato coordinato dal tenente di vascello Cosimo Bonaccorso. Il panfilo aveva un problema al motore e il proprietario ha gettato l’ancora, ma la furia del mare lo stava sballottando. Ha richiesto l’intervento della Cp e con un gommone della guardia costiera l’imbarcazione è stata soccorsa. A parte un po’ di panico, tutte e quattro le persone stanno bene.

A Canneto le forti mareggiate hanno causato l’affondamento di un barca ormeggiata in rada. Altre due sono state scaraventate sulla spiaggia. Le tre imbarcazioni di cinque metri, sono di proprietà di isolani. I marosi hanno invaso la strada di Calandra. Altre barche sono affondate a Porto delle genti.

Il vento da sud-est mette in crisi i pontili galleggianti nella maggiore isola delle Eolie. C’è stato un “fuggi fuggi” dei diportisti verso Pignataro. Almeno un centinaio di natanti, grandi e piccoli. Ma non tutti sono riusciti a trovare posto nell’unico porticciolo sicuro dell’isola. E cosi’ in molti sono rimasti in rada “sballotati” dai marosi. Altri hanno cercato rifugio dietro l’isola. Ci sono stati anche attimi di grande preoccupazione perchè uscire dai pontili galleggianti non è stato facile per l’avanzare dei marosi e c’è voluta tutta l’esperienza dei titolari e degli addetti ai lavori. Alcune piccole barche sono state “sballotatte” sulla spiaggia di Marina Lunga. Altre sono state salvate grazie all’abnegazione degli isolani che si sono mobilitati in massa per trascinarle sul litorale. In rada si è anche rifugiato un mega yacht. Difficoltà per l’attracco anche per i mezzi di linea – aliscafi e traghetti – nel porto di Sottomonastero flagellato di marosi. Gli aliscafi utilizzano lo scalo alternativo di Punta Scaliddi.I collegamenti da e per Milazzo sono regoalri. Nel pmeriggio si sono fermati gli aliscafi per Stromboli, Ginstra, Panarea, Alicudi e Filicudi.  

Il video

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