Lipari, Ospedale con l’ossigeno. La commissione sanità invita la giunta Bruno ad adire le vie legali nei confronti dell’Asp 5 di Messina

gbivianopiccola.jpgdi Giacomo Biviano*

ConsideratoChe da parecchi mesi ormai la comunità eoliana è costretta a sopportare numerosi sacrifici morali ed economici a causa della notoria  carenza di personale nell’ospedale di Lipari.

Che in particolare, i soggetti che   patiscono maggiormente tali disservizi, legati alla  carenza di personale, sono le donne eoliane in stato di gravidanza, alle quali , in aperta violazione dei principi a tutela della  salute umana, improvvisamente, non viene più garantito il sacrosanto diritto di partorire nella propria isola .

Che le gestanti, a causa della precarietà del reparto di ginecologia e ostetricia , sono costrette a trasferirsi sulla terraferma, a proprie spese, con sacrifici morali ed economici  non indifferenti.

Questo avviene ormai da qualche mese anche in caso di emergenza, con gravi rischi per la vita della gestante e del nascituro. Si pensi, infatti, alla sgradevole circostanza di una gestante con dolori che per essere trasferita in elicottero viene addirittura legata. Alle preoccupazioni, allo stato di allarme, legato al  fatto che una donna in gravidanza debba allontanarsi dalla propria casa, dalla propria  famiglia in un momento così importante e delicato della sua  vita, che richiederebbe una totale condivisione di tutti i componenti familiari .Alle spese di vitto e alloggio che deve sopportare la gestante e  i familiari per potere stare vicino alla familiare partoriente.

Considerate, inoltre,che  le ampie assicurazioni ottenute dalle istituzioni regionali e nazionali volte a scongiurare il pericolo della soppressione, nei propri territori, dei punti nascita, con la scelta di dare vita – in deroga alle misure di politica sanitaria ed agli stringenti criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale e razionalizzazione dei “punti nascita” – ad una nuova finestra temporale per garantire la tutela della salute delle mamme e dei bambini, vengono infrante con l’emanazione del decreto 2 dicembre 2011 dell’Assessorato Regionale della Salute, pubblicato sulla GURS il 5 gennaio 2012.

ConsideratoChe da parecchi mesi ormai la comunità eoliana è costretta a sopportare numerosi sacrifici morali ed economici a causa della notoria  carenza di personale nell’ospedale di Lipari.

Che in particolare, i soggetti che   patiscono maggiormente tali disservizi, legati alla  carenza di personale, sono le donne eoliane in stato di gravidanza, alle quali , in aperta violazione dei principi a tutela della  salute umana, improvvisamente, non viene più garantito il sacrosanto diritto di partorire nella propria isola .

Che le gestanti, a causa della precarietà del reparto di ginecologia e ostetricia , sono costrette a trasferirsi sulla terraferma, a proprie spese, con sacrifici morali ed economici  non indifferenti.

Questo avviene ormai da qualche mese anche in caso di emergenza, con gravi rischi per la vita della gestante e del nascituro. Si pensi, infatti, alla sgradevole circostanza di una gestante con dolori che per essere trasferita in elicottero viene addirittura legata. Alle preoccupazioni, allo stato di allarme, legato al  fatto che una donna in gravidanza debba allontanarsi dalla propria casa, dalla propria  famiglia in un momento così importante e delicato della sua  vita, che richiederebbe una totale condivisione di tutti i componenti familiari .Alle spese di vitto e alloggio che deve sopportare la gestante e  i familiari per potere stare vicino alla familiare partoriente.

Considerate, inoltre,che  le ampie assicurazioni ottenute dalle istituzioni regionali e nazionali volte a scongiurare il pericolo della soppressione, nei propri territori, dei punti nascita, con la scelta di dare vita – in deroga alle misure di politica sanitaria ed agli stringenti criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale e razionalizzazione dei “punti nascita” – ad una nuova finestra temporale per garantire la tutela della salute delle mamme e dei bambini, vengono infrante con l’emanazione del decreto 2 dicembre 2011 dell’Assessorato Regionale della Salute, pubblicato sulla GURS il 5 gennaio 2012.

RitenutoChe il provvedimento di cui sopra, ingiusto e inaspettato, contravviene alle assicurazioni del precedente Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il quale, lo scorso ottobre, in occasione di un incontro con il Sindaco di Lipari, avendo ben inteso le problematiche delle popolazioni interessate, aveva dato il via libera per il mantenimento dei punti nascita nelle isole minori per i prossimi tre anni.

Che la stesso viola, inoltre, quanto deliberato lo scorso mese di novembre  dalla VI Commissione Regionale – Servizi Sociali e Sanitaria – sul rinvio a giugno 2012 di una possibile razionalizzazione e/o riordino dei punti nascita della Regione, restituendo speranze alla popolazione e serenità a grandi tensioni sociali.

Che il nostro territorio non può essere sacrificato in nome di una politica di riordino e razionalizzazione della sanità e soggiacere all’imposizione di livelli organizzativi con parametri standard inaccettabili.Per quanto espresso sopra,LA COMMISSIONE SPECIALE SANITA’DELIBERADi chiedere al Sindaco e all’Amministrazione comunale di incaricare un legale di comprovata esperienza e bravura in ambito amministrativo al fine di proporre qualsiasi azione legale e giudiziaria che si ritenga utile e opportuna contro il decreto del 2 dicembre 2011 dell’Assessorato Regionale della Salute, pubblicato sulla GURS il 5 gennaio 2012.

Di chiedere al Presidente della Commissione di trasmettere il presente deliberato al Sindaco e all’Amministrazione comunale in tempi brevissimi stante l’urgenza e i termini di prescrizione per la presentazione di eventuali azioni legali o giudiziarie.La Commissione resta in attesa di conoscere le determinazioni dell’Amministrazione comunale.

*Presidente commissione speciale sanità Comune di Lipari

 

Lipari, Ospedale con l’ossigeno. La commissione sanità invita la giunta Bruno ad adire le vie legali nei confronti dell’Asp 5 di Messinaultima modifica: 2012-01-26T10:47:00+01:00da leonedilipari
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