Lipari. Pasqua, festa e…poca memoria

bferlazzopiccola.jpgdi Bartolino Ferlazzo

Da sempre le festività pasquali rappresentano il culmine di una nuova vita, di un percorso interiore che si libera da pesi, problemi, moritificazioni, la rinascita, la resurrezione, danno modo e motivo di credere in un domani migliore, in una vita diversa, che siano di esempio a quanti, purtroppo, sono lontani da una veità, anche scomoda, ma che rappresenta il punto finale di ogni qualsiasi forma di vita.
Come ogni anno. durante la settimana Santa, si sono susseguiti i riti della passione e della resurrezione del Cristo, con celebrazioni, molto partecipate, che hanno coinvolto tanta gente e non solo eoliani, tanti villeggianti, attratti da questa atmosfera particolare, che si respira e che attanaglia le Eolie, in questo periodo di festa.

Saranno i colori, saranno i profumi, sarà il tempo clemente, quasi estivo, che hanno permesso la perfetta riuscita di quanto programmato; due pasqua.JPGprocessioni che sono il simbolo di questi riti, quella dei Misteri nella serata del Venerdì Santo, dove sfilano nove statue, tra due ali di folla straripante, con la luce soffusa nelle strade del centro di Lipari, e il buio rischiarato solo dal flebile luccichio dato dalle fiammelle delle candele portate da tutte le Confraternite presenti, accompagnate dalle grevi note delle marce funebri a dimostrazione del particolare e triste momento che si vive durante quella solenne serata;  ma non ci si ferma lì, ci si prepara, per la processione della domenica di Pasqua, dove il Cristo risorto incontra la sua Santissima Madre; questa processione parte da due chiese diverse, ubicate dentro le mura del Castello di Lipari, effettuando due percorsi diversi, per incontrarsi nella Piazzetta di Marina Corta, dove, dopo tre saluti dettati da tre inchini, le due effigi si incontrano e dove il manto nero di Maria, viene a cadere e dove il volo delle colombe e le note della banda musicale, annunciano la risurrezione del Cristo.

Per tornare alla processione dei Misteri del Venerdì Santo, molti anni fa, i tanti giovani disponibili a portare sulle proprie spalle quelle statute, quasi si azzuffavano per arrivare in tempo ed occupare un posto ancora libero e, chi non riusciva nell’ intento ci restava male e molto deluso;  adesso è tutt’ altra storia, adesso si rischia di non poter portare in processione tutte le statue, perchè manca la disponibilità, principalmente dei giovani, di quella linfa che indirizza le proprie attenzioni verso interessi diversi, effimeri, di poco conto e molto pericolosi; qualche altro invece, ha la memoria corta, si da la disponibilità per la processione, solo per un fine ben preciso, che magari nel tempo si avvera, ed allora per la prossima volta non ci sarà più bisogno di caricarsi sulle spalle una di quelle statue che l’ anno prima, con tanta speranza, aveva portato in processione.

vcrucis.jpgMa questi sono i misteri della vita, i misteri di chi ” esaudito ” nella preghiera, abbandona tutto a ” grazia ricevuta “, questa è critica ? no, semplice constatazione di fatto, di come la fede, la credenza possano essere intese ed usate come un fatto materiale a solo uso e consumo.
Marina Corta, la mattina di Pasqua, è stracolma di gente, che assiste con immensa gioia, ad un mistero che da millenni, affascina e trasmette tanta speranza e copiosa fede all’ umanità; l’ incontro di per se religioso, assume anche, un carattere folcloristico, quando i vessilli delle tre Confraternite presenti, a precise indicazioni, si inchinano tre volte per salutarsi, così come le il Cristo Risorto e Maria Addolorata; sono momenti di alta tensione religiosa, di fede, di un credo vero e veritiero, mai messo in discussione; in tanti piangono, pregano per un qualcuno o un qualcosa di ricevuto, o che si spera di ricevere, questa è fede, quella vera, che ti affascina, ti coinvolge e nello stesso momento ti da quella forza interiore per andare avanti, la materialità delle cose è propria dell’ essenza umana, di chi una volta raggiunto lo scopo ottenuta ” la grazia “, non dimostra più interesse per Qualcosa o verso Qualcuno, che ogni mattina permette che il sole sorga e la sera tramonti.                                                                      

Lipari. Pasqua, festa e…poca memoriaultima modifica: 2011-04-28T16:26:00+02:00da leonedilipari
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