Messina&Mpa, per Alessandro La Cava pronto il “cartellino rosso”

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L’Mpa sta per espellere dal partito Alessandro La Cava, primo dei non eletti in consiglio comunale, presidente dell’associazione “Art. 1 – Autonomia e libertà” nella quale, insieme a Dino Oteri, lo stesso ha dato voce a forti critiche nei confronti della gestione locale del partito. La proposta al commissario provinciale Carmelo Lo Monte, al commissario comunale Fabio D’Amore e al segretario regionale Enzo Oliva arriva attraverso un documento sottoscritto da dieci dirigenti locali dell’Mpa. Primo firmatario il presidente del consiglio comunale Pippo Previti. E poi, tra gli altri, il capogruppo a Palazzo Zanca Sebastiano Tamà, il capogruppo alla Provincia Roberto Cerreti, l’assessore provinciale Daniela Bruno, l’ex assessore comunale ed ex deputato regionale Fortunato Romano. «Il nominativo in oggetto – si legge “freddamente” nella nota – ha da tempo posto in atto con gesti ed atteggiamenti, azioni di delegittimazione di autorevoli dirigenti dell’Mpa cittadino e non, che alla fine si manifestano all’esterno come azioni di conflittualità permanente che altro non fanno che sminuire il ruolo dell’Mpa nel suo complesso».Questa continua opposizione nuoce a tutto il movimento, che al fine di sradicare alla radice il problema, propone l’espulsione immediata del soggetto in parola (La Cava, ndr) per manifesti e gratuiti atti ostili e continui, finalizzati a creare tensione e una deformata immagine del movimento, reo di non aver assecondato i desideri dello stesso». La Cava, nelle scorse settimane, non era stato certo tenero nei suoi commenti, formulati insieme Oteri. Aveva denunciato, ad esempio, «l’assoluta sordità dei vertici dell’Mpa rispetto alle criticità emerse negli ultimi tempi all’interno del movimento». Pesanti le considerazioni proprio sul primo firmatario della nota, Pippo Previti, la cui scelta come presidente del Consiglio viene ritenuta «emblema di un’azione politica fatta di scerbature autodidatte, raccolte parrocchiane e chiacchiericci da bottega. Nulla rispetto a quel ruolo che per il nostro movimento avrebbe rappresentato elemento di garanzia per portare avanti l’azione autonomista in piena sintonia con i vertici regionali». Ma anche gli assessori di Palazzo dei Leoni, Daniela Bruno e Gaetano Duca, erano finiti nel mirino di La Cava, che aveva chiesto «ufficialmente agli assessori provinciali di rimettere le deleghe e di uscire dalla giunta provinciale in coerenza con quanto maturato dal presidente del partito e governatore Raffaele Lombardo. Chiediamo inoltre al presidente del consiglio Pippo Previti insieme ai consiglieri Tamà, Restuccia e Carreri, quella battaglia di idee che, in nome dell’autonomia, devono contraddistinguere il nostro movimento e che possono cambiare, con una azione forte e concreta, le sorti della città». La battaglia di idee sembra esserci stata. E il primo “caduto” è proprio La Cava.

Messina&Mpa, per Alessandro La Cava pronto il “cartellino rosso”ultima modifica: 2010-11-16T15:06:46+01:00da leonedilipari
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