Stromboli, gli isolani protestano per i disservizi Siremar

di Carolina Barnao

astrombolipiccola.jpgI residenti dell’isola di Stromboli, alle Eolie, hanno protestato oggi contro i disservizi della compagnia di navigazione Siremar, che recentemente ha soppresso due corse: quella del mattino (in arrivo a Stromboli da Milazzo alle ore 7) con cui sbarcano sull’isola gli insegnanti e che gli strombolani prendono a loro volta per recarsi a Lipari o Milazzo, e quella del pomeriggio (alle 15.30) che dovrebbe riportare a casa chi è partito la mattina.  Al posto di queste due corse la Siremar, che attualmente dispone di un solo aliscafo, ha attivato due corse che viaggiano a giorni alterni, in orari diversi e con altri percorsi. La prima, che arriva alle 10 e per di più in contemporanea ad un aliscafo della Ustica Lines, risulta inutile ai più in quanto non consente di raggiungere Lipari o Milazzo in orari utili per il disbrigo di pratiche, come del resto ed ancor di più la seconda del tardo pomeriggio.  Ad ascoltare la voce dei residenti, riunitisi nella chiesa di San Vincenzo, è giunto quindi il sindaco di Lipari Mariano Bruno, introdotto dal Presidente della Circoscrizione di Stromboli Carlo Lanza, il quale ha esposto tutti i disagi che gli isolani sono costretti ad affrontare. “I collegamenti con la terra ferma” – ha detto Lanza – “sono un servizio essenziale, di prima necessità e dal quale dipendono, per chi vive a Stromboli, tutti gli altri diritti che un Paese normale dovrebbe garantire ai suoi cittadini”. 

Dai collegamenti marittimi dipende infatti innanzitutto il diritto alla salute, visto che l’ospedale più vicino è a Lipari e a Stromboli c’è solo un presidio di Guardia Medica i cui medici non sono autorizzati a prescrivere richieste laddove la presenza in loco del medico di base è prevista solo due volte a settimana per due ore. Ma anche il diritto allo studio è soggetto ai collegamenti via mare, visti che i docenti della scuola locale non hanno obbligo di residenza, e spesso fanno i pendolari con la terra ferma. Ci sono poi i ragazzi di Stromboli che viaggiano per frequentare le Scuole superiori (a Lipari o a Milazzo) e che devono poter tornare a casa. Il sindaco Bruno, pur avendo manifestato il proprio disappunto, ha fatto anche presente che il cambio degli orari e degli itinerari degli aliscafi dipende dalla direzione generale della Siremar, così come l’Asl di Messina ha accettato la convenzione proposta dal medico di base di Stromboli. Lo stesso Bruno ha lamentato quindi una grande difficoltà da parte dell’amministrazione locale di far valere i propri diritti presso le Amministrazioni regionali, provinciali e nazionali. A tal proposito, una proposta concreta è arrivata dal Presidente della Federalberghi Christian Del Bono. “E’ necessario che ci uniamo con i sindaci delle altre isole minori” – ha detto del Bono – e per questo ho richiesto una riunione urgente dell’Associazione nazionale comuni i sole minori siciliana e nazionale, perché insieme possiamo fare pressione sul Governo perché vengano rispettai e garantiti i nostri diritti.” Del Bono ha parlato di diritto allo sviluppo economico delle isole, il cui futuro dipende fondamentalmente dal turismo. “Con le difficoltà di trasporti che abbiamo – ha detto – rischiamo di essere non competitivi”.  Intanto, il sindaco Mariano Bruno si è impegnato a chiedere ufficialmente all’Ustica Lines (in quanto compagnia privata) una parziale modifica degli orari delle sue corse, a vantaggio delle isole più disagiate.

Stromboli, gli isolani protestano per i disservizi Siremarultima modifica: 2010-12-09T17:01:48+01:00da leonedilipari
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