LIPARI – Nel maggior Comune eoliano si dice sempre che non ci sono soldi e non si può far fronte a quelli che sono i bisogni quotidiani dei cittadini eoliani.
Nel “palazzo” però c’è anche una incongruenza: da diversi mesi infatti ci sono numerosi operatori che vorrebbero mettersi in regola con il pagamento del suolo pubblico.
Hanno già presentato le dovute richieste, ma ancora non sono stati autorizzati.
E si chiedono: “quando arriveranno le autorizzazioni? A fine estate?
Il Comune di conseguenza quanti quattrini rischia di non incassare?
E meno male che il sindaco Mariano Bruno nei giorni scorsi ha riferito che “non si trovano un milione di euro per chiudere il bilancio….”.
C’è da chiedersi: “Come può vedersi vivo un Comune se questa è l’organizzazione?”.
O forse si preferisce – cosi’ come è accaduto fino alla scorsa estate – il proliferare del suolo pubblico abusivo per favorire amici e amici degli amici?