di Salvatore Gromme*
Siamo stati ricevuti dall’Assessore Trasporti unitamente alle OO.SS. SdL, UGL, CSS, RdB, per la discussione delle modalità di regionalizzazione e privatizzazione della SAREMAR e i possibili futuri assetti del trasporto marittimo con le isole minori e la Corsica. In data 15/09 è stata adottata delibera di giunta per la riscrittura dell’accordo di programma che è stato inviato al Ministro Matteoli e che dovrebbe essere firmato la prossima settimana. Si è stabilito di procedere alla privatizzazione entro il 31/12/2009 con bando di gara a doppio oggetto, vendita del 51% di quote azionarie al miglior offerente, 9 anni di convenzione con la regione per l’acquisizione di navi, personale amministrativo e navigante, mantenimento degli attuali livelli e tipologia di servizi. L’Assessore ha dichiarato che intende rilanciare, migliorandolo, il collegamento con la Corsica, favorendo il trasporto merci su base annua. Non saranno quindi compresi nel bando i servizi notturni ed il collegamento con l’Asinara. Alla nuova SAREMAR sarà assicurato il finanziamento statale di € 12 mln integrati da € 3,2 mln da parte della regione. Il controllo avverrà con il 49% delle azioni in capo alla regione e contratti parasociali. NON sarà conferita all’ARST in nuova divisione navigazione come da noi tutti auspicato. Per la sostituzione delle vecchie navi sarà effettuata ricerca e acquisto sul mercato, non ci sarà attuazione del piano industriale Tirrenia come da noi auspicato. In finanziaria regionale di imminente pubblicazione è previsto uno stanziamento per l’esodo incentivato di 15/20 persone aventi i requisiti per il pensionamento. Eventuali esuberi a seguito della “ottimizzazione” delle risorse umane saranno collocati in enti o società della regione (l’Assessore si chiede che funzione abbia il cuoco sulle navi a La Maddalena, ma penso che abbia ben chiara in mente la composizione delle future tabelle d’armamento). Qualora la “strategia regionale” incontrasse ostacoli insormontabili per la sua attuazione, si paventa la vendita diretta della SAREMAR a privati, il taglio delle risorse messe a disposizione dalla regione per il mantenimento degli attuali livelli di servizi e occupazione, la probabile perdita di circa 70 posti di lavoro e la chiusura delle linee già coperte dai privati. Per mancanza di tempo e precedenti impegni dell’Assessore non è stato possibile porre altre domande, di cui è comunque facile intuire quali risposte avrebbe dato: 1) saranno mantenuti con la nuova SAREMAR gli attuali livelli salariali? 2) sarà mantenuto l’attuale CCNL società regionali? L’impressione è che aldilà dei sorrisi, le belle maniere, il garbo istituzionale, i giochi siano già fatti, prendere o lasciare, con pochi margini per ulteriori trattative. Ci sarà a breve una seconda convocazione per completare il quadro della situazione dopo la firma dell’accordo di programma.
*Federazione nazionale dirigenti aziende industriali
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