Da Malfa in linea Antonio Brundu

abrundupiccola.jpgdi Antonio Brundu

Il professore Vincent Molèta, un luminare delle lettere classiche ed antiche e docente all’Università di Perth (Western Australia), ha visitato 25 anni fa (1987), per la prima volta, le Isole Eolie attratto dalle sue origini isolane e da un forte richiamo che, da sempre, ha provato nel suo animo. Nella prossima primavera ritornerà di nuovo nelle Eolie, specialmente a Stromboli ed a Salina.

Nato a Wellington, nel 1939, il professor Molèta ha avuto i nonni strombolani: partiti dall’isola di Stromboli all’inizio del secolo, si sono trasferiti in Nuova Zelanda alla ricerca di una nuova vita.

All’età di 17 anni il giovane Vincent è venuto in Europa per motivi di studio e dopo sette anni di permanenza è ritornato in Nuova Zelanda, dove si è laureato e si è sposato con Cristhine, dalla cui unione sono nati quattro figli.

Studioso di lettere classiche ed antiche, dal 1973, è stato docente all’Università di Perth. Ha conseguito, anche, all’Università di Cambridge (in Inghilterra), il dottorato in italiano antico con un interesse particolare per il 200 ed il 300 ed è autore di numerose ed apprezzate pubblicazioni.

Vincent Molèta oltre ad essere proprietario di una piccola casa editrice (la “Aeolian Press”) è general editor di una collana specializzata della Leo Olschki Editrice;  inoltre è fondatore del  Western  Australia Humanities Symposium e del Blackwood River Chamber Festival (due importanti appuntamenti culturali).

E’ stato varie volte in giro per l’Europa per tenere una serie di conferenze in diverse Università (da Cambridge a Berlino, da Parigi a Roma, Firenze, Napoli, Palermo e persino a Gerusalemme).

Temi preferiti: Virgilio, Francesco d’Assisi, Federico II°, Simone Martini e anche “Il coltello di San Bartolo-memorie di una cultura perduta” per collegarsi al Patrono di Lipari ed al Protettore dell’Arcipelago Eoliano e dei suoi abitanti.

Nel1987 havisitato, per la prima volta, la “sua” Stromboli, dove ha provato una grande e forte emozione.

Nel 1996, invece, è stato anche a Salina, specialmente per vedere, a Rinella la casa natìa della Signora Giuseppina Costa (scomparsa, alcuni anni fa, più che novantenne ed emigrata,giovanissima, a Fremantle, nel Western Australia).

La signora Giuseppina, per il professor Molèta, è diventata la fonte principale di “eolianità” in Australia, dalla quale ha raccolto notizie storiche ed antichi racconti eoliani ricordati, durante la narrazione, in modo lucido e commovente.

Nel 1998 il professor  Molèta  è ritornato, per la terza volta, nelle Eolie, spinto dalla linfa isolana che gli è stata trasmessa dai suoi nonni e dal desiderio di conoscere, in modo sempre più approfondito, le sue radici originarie.

E nel suo  libro (presentato nella Biblioteca Comunale di Malfa, isola di Salina) dal titolo “Nuova Zelanda…sarà  un paese vicino a Bologna” è contenuta una componente isolana di memorie e di evocazioni dei suoi nonni, che mai dimenticarono la loro isola natìa. E l’autore così scrive nel suo libro:

“In tutti questi spostamenti fra emisferi (da Stromboli a Wellington e da Wellington a Perth) un elemento nostrano torna costante: quello del soffio del vento sul mare.

Ricordo che da ragazzo – afferma il professor Molèta  – i miei nonni mi portavano sulla spiaggia di Wellington ed io stesso ho scritto il nome di “San Vincenzo” (patrono di Stromboli) e di “San Bartolomeo” (patrono di Lipari e protettore delle Isole Eolie) sulle fiancate delle loro barche”.

 Nel film “Stromboli, terra di Dio”, girato nel 1949 da Roberto Rossellini con Ingrid Bergman e Mario Vitale, il parroco rivolgendosi alla nuova coppia giunta sull’isola ha indicato, come casa disponibile per abitare, quella appartenente proprio alla famiglia Molèta, che molti anni prima era partita, appunto, per l’Australia.

Da Malfa in linea Antonio Brunduultima modifica: 2012-03-17T11:07:13+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo