Una precisazione sui debiti di bilancio. A parziale rettifica di quanto pubblicato sui debiti di bilancio bisogna osservare che per quanto riguarda gli incarichi ai legali da parte dell’Amministrazione, dal febbraio 2008 è stato istituito un disciplinare con il quale il legale pattuisce fin dall’inizio il compenso complessivo che potrà essere riconsiderato in corso d’opera solo con una richiesta motivata ed approvata dall’Amministrazione. Quindi non vengono dati più degli anticipi provvisori in attesa della fattura definitiva a procedimento concluso. Questo naturalmente, a meno di imprevisti, dovrebbe eliminare questa categoria di spese dai debiti fuori bilancio per cui quelli ancora in pagamento dovrebbero essere residui di incarichi precedenti al febbraio 2008.
Lipari&Sprecopoli. Yacht da 200 mila euro all’acqua, al vento e al sole.
Lipari – 200 mila euro di yacth all’acqua, al vento e al sole. Donato dal ministero dell’ambiente al Comune di Lipari per il servizio di tutela ambientale marino, da quest’inverno è “parcheggiato” davanti al palacongressi di via Falcone-Borsellino. Senza neppure essere coperto. Ma perchè – almeno – non si utilizza il mega parcheggio?
Le reazioni nel web. Josè Luis Anastasio: E… agli italiani vi abbonda il denaro. Io ho visto con stupore come tutti gli anni, un gruppo di funzionari di cultura italiana percorre il mondo per contarle, agli italiani di altri paesi, come fu l’immigrazione italiana. E spendono denaro nei migliori hotel, i migliori cibi, in belle donne. Evviva la cultura italiana! Perché non vi proiettano un film ed pronto, non è un migliore negozio? Se ripetono sempre lo stesso verso!
Alberto Saccà Maodda: E nemmeno una sella per sostenerlo…
Ecco sono io: Sarebbe stato più costoso tenerlo in mare. Scrivilo.
Giancarlo Puleo: Non la usano per il caro gasolio.
Vorrei sapere: per evitare anche un “saccheggio” tipo quelli che si verificano nella via Zagami (ex Barone) ad auto e motorini, visto che al Comune – ritengo per i costi eccessivi – non si intende utilizzarlo, non sarebbe preferibile collocarlo all’interno del megaparcheggio o al limite concederlo in comodato d’uso alla guardia costiera? Grazie saluti F.G.
Rispondo: L’imbarcazione Fisherman Mod. Altair 10 fish prodotta dalla Nautica Pennati srl di Peschiera Borromeo (Mi) e acquistata il 10 Luglio 2011 dal Comune di Lipari su finanziamento del Ministero dell’Ambiente è costata € 191.820,00 oltre a € 9.600 per il trasporto e oltre € 3.000,00 di Assicurazione l’anno. Immediatamente è apparsa subito di difficile utilizzo anche perché già il Comune possedeva tre gommoni di cui due in uso alla Capitaneria di Porto. Oltre che problematico l’utilizzo, si sono mostrate subito complesse la custodia e la manutenzione visto che, stazionata a mare, l’imbarcazione richiedeva almeno due persone ad essa dedicate. E’ stato così che l’Amministrazione Giorgianni in attesa di studiarne l’ utilizzo ha preferito tirarla a secco e metterla in un parcheggio anche per non pagare i costi di assicurazione. Al posteggio nella parte coperta non è stato possibile collocarlo giacché lo yacth era più alto dell’entrata di accesso. Si è deciso così di collocarla nel posteggio del palazzo dei congressi di via Falcone e Borsellino. Mi si assicura che inizialmente esisteva una copertura che oggi sembra sparita.
Per quanto riguarda l’utilizzo l’Amministrazione stava pensando di dare l’imbarcazione in uso o ai Vigili del Fuoco o alla stessa Capitaneria quando si è prospettata la concreta possibilità di istituire, in tempi brevi, una squadra di protezione civile che potrebbe prendersela in carico ed utilizzarla per gli interventi nelle isole. Cordiali saluti Michele Giacomantonio
LA NOTA PREECDENTE. Quei pontili mobili di Filicudi. Ho sentito di una polemica su due pontili che sarebbe sorta in Consiglio Comunale e poi ripresa dall’ex Sindaco in una intervista ad un blog. Parrebbe che un pontile mobile di Filicudi della ditta Pippo Santamaria, consulente del Sindaco, sarebbe stato accolto positivamente dalla Amministrazione Giorgianni mentre una identica richiesta avanzata anni fa dalla ditta Alfonso Stramandino avrebbe visto insorgere l’opposizione dell’epoca e avversare il provvedimento avvalendosi anche del parere contrario della circoscrizione di Filicudi che allora era presieduta da Antonino Santamaria padre di Pippo. Allora la richiesta di Stramandino fu respinta, sarebbe scandaloso – esclamava l’ex sindaco – se oggi quella di Santamaria venisse accolta. Sarebbe la dimostrazione che esistono due categorie di cittadini, una che deve abbassare la testa ed una che ha sempre ragione. (email firmata)
Rispondo L’11 aprile del 2011, ancora vigente dunque la passata amministrazione e cioè il Sindaco dott. Bruno, la ditta Pippo Santamaria rivolge alla Capitaneria di porto di Milazzo la richiesta di un ampliamento per la collocazione di un pontile galleggiante a servizio del campo boe e dell’attività di noleggio esistente in località Filicudi porto.
“L’area demaniale richiesta in ampliamento, rispetto a quella già in concessione, – si legge nell’istanza – sarà interessata dalla collocazione di un pontile galleggiante di tipo mobile prefabbricato, completamente amovibile ed a servizio del campo boe già in concessione. Il pontile sarà adibito esclusivamente per consentire lo sbarco a terra dei fruitori del campo boe, in considerazione del fatto che l’attracco sulla battigia è impossibile per la naturale presenza di ciottoli. Il pontile sarà adibito esclusivamente per consentire lo sbarco a terra dei fruitori del campo boe, in considerazione del fatto che l’attracco sulla battigia è impossibile per la naturale presenza di ciottoli.
Inoltre poiché la società ha un’attività di noleggio di gommoni, la presenza del pontile permetterebbe le operazioni sbarco e di imbarco al di fuori del porto commerciale garantendo maggiore sicurezza e senza intralcio per i mezzi di linea”.
La Regione Siciliana, dipartimento dell’ambiente, servizio 3, Demanio marittimo il 23 aprile del 2013, chiede al Sindaco di Lipari di esporre all’albo pretorio del Comune per trenta giorni dal 2 maggio al 31 maggio l’autorizzazione alla ditta invitando chi avesse interesse a conoscere gli elaborati ed a presentare osservazioni a tutela di eventuali diritti, di rivolgersi al Dirigente del Servizio 5 dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Fin qui il procedimento Santamaria, facendo presente che l’Amministrazione Giorgianni su tutte le richieste relative al demanio marittimo non ha mai avanzato parere non avendo ancora istituito il PUDM (Piano utilizzo demanio marittimo) ex Piano Spiagge ma ha atteso che si pronunciasse il demanio regionale.
Diverso era il comportamento della Giunta Bruno anche quando è scaduto l’allor Piano Spiagge. L’Amministrazione ha continuato a rilasciare pareri con delibera di Giunta. Quando la ditta Stramandino avanzò richiesta di un pontile a Filicudi porto nel 2006, la Circoscrizione presieduta da Antonino Santamaria non respinse la richiesta come è stato detto, ma non espresse alcun parere giustificando questo comportamento col fatto che non aveva competenze tecniche alla dipendenza della circoscrizione che potessero essere di supporto per esprimere un parere e quindi girò la domanda al Comune di Lipari che diede l’autorizzazione. Autorizzazione confermata poi dal demanio marittimo. Su questa autorizzazione ci fu la petizione di un gruppo di cittadini di Filicudi che la contestò.
Tale autorizzazione, sarebbe ancora oggi in atto solo che lo Stramandino l’avrebbe ceduta a terzi che non hanno cominciato ancora i lavori forse in attesa di finanziamenti. Nel frattempo lo stesso Stramandino avrebbe chiesto una nuova autorizzazione sempre per un pontile mobile ma questa volta collocato a Filicudi Pecorini.
Quindi nessun comportamento disparitario nei confronti dei cittadini, ma solo procedure diverse delle due amministrazioni, quella di ieri e quella di oggi , che rivelano un maggior rispetto per le competenze da parte dell’Amministrazione Giorgianni. Michele Giacomantonio
di Silvano Saltalamacchia
Vorrei dire la mia sull’elenco presentato al consiglio comunale sui debiti fuori bilancio per circa 230 mila euro. Ecco l’elenco incredibile:
-Debiti fuori bilancio: rimborso spese processuali ai dipendenti comunali, 22 mila 651,28, Biagio De Vita 10.744,77; Claudio Beninati, Giacomo Marino, Biagio De Vita 11.906,50.
Debito fuori bilancio da sentenze di giudice di pace 9.743,51: Bartolo Lo Schiavo 3.806,10; Marzia Fornoni 1.086,93; Michelino Acquaro 1,231,15; Giuseppe Bonfante 1,221,66, Salvatore Casamento 1,2131,60; Gaetano Iacono 1,184,07.
Debiti fuori bilancio derivanti da parcelle di avvocati incaricati da Ente 95 mila 252,14: Claudio Rugolo 8 mila 998,48; Carmelo Briguglio 4 mila 125,45; Sara Lombardo 15.337,99; Ester Stancanelli 5.948,31; Silvano Martella 31 mila 232,28; Salvatore Leone 29 mila 609, 63.
Debito fuori bilancio da sentenze di atti esecuviti 7.854,88: Gaetana La Greca 4 mila 998,46; Giorgio Caprara 1.731,45; Angelo Paino, 512,48.
Debito fuori bilancio per atto di precetto di 55 mila euro, Franco Pittari. Debito fuori bilancio per sentenza tribunale Anna Maria Spanò 31 mila euro.
Mi sembra eccessivo e incredibilmente vero tutto questo spreco di denaro pubblico e chiedo all’amministrazione ed ai responsabili, nonche’ al nuovo partavoce del Comune di Lipari Dott. Michele Giacomantonio, di dare spiegazioni precise e convincenti a tutti i cittadini Eoliani e non, e pregandolo ancora una volta di rispondere a tutti quelli che le pongono precise domande, come per esempio al Dott. Angelo Sidoti e principalmete a me personalmente dove a tutto oggi ancora aspettano risposta. Pertanto perche’ tutti questi sprechi?
– Come mai tutti questi presunti e assurdi debiti accumulati? Ebbene tutti questi debiti fuori bilancio sono, incredibili, inverosimili, dove ancora una volta si nota l’incapacita’ a gestire fondi pubblici dei cittadini. Chiedo pertanto con forza al nuovo portavoce del Comune di voler chiarire i motivi e i perche’ per le quali si e’ giunto a simili ed eventuali scandali debitori.
Ho letto una serie di dichiarazioni scandalizzate sui debiti di bilancio in discussione ieri ed oggi in Consiglio comunale e la cosa sinceramente mi sorprende.
Si tratta veramente di debiti eccessivi, assurdi. Incredibili, inverosimili? C’è spreco di denaro pubblico? Si può parlare di incapacità a gestire i fondi pubblici dei cittadini.
Innanzitutto che cos’è un debito fuori bilancio? Si tratta una obbligazione verso terzi per il pagamento di una determinata somma di denaro assunta in violazione delle norme contabili degli enti locali e quindi fuori degli stanziamenti previsti nei bilanci di previsione. Quindi debiti contratti senza deliberazione o oltre il limite di spesa autorizzato.
E’ vero che i debiti fuori bilancio non solo espongono l’ente che li contrae a controversie legali ma sconvolgono gli equilibri di bilancio togliendo di fatto significatività e valore alle stesse scritture contabili che possono anche arrivare a evidenziare avanzi di amministrazione di fatto inesistenti o, al contrario, occultare disavanzi sommersi. Però è anche vero che non sempre è possibile evitare un debito fuori bilancio. Se si guarda con attenzione l’elenco arrivato recentemente in Consiglio Comunale vediamo debiti nati da spese processuali di dipendenti comunali, da sentenze passate in giudicato, da parcelle di avvocati, da atti esecutivi o di precetto.
Se un dipendente comunale è chiamato in giudizio per la propria attività e risulta che non ha responsabilità per ciò che gli viene contestato, è giusto che debba subire danno da questo procedimento e che le spese giudiziarie ( avvocato, ecc.), se non disposto altrimenti, gli venga rimborsato dal Comune. Certo in bilancio ci sarà una voce per spese giudiziarie di amministratori e dipendenti ma qualche volta il tetto può essere sforato e si crea così un debito fuori bilancio.
Così si crea spesso un debito fuori bilancio quando il Comune dà un incarico ad un avvocato per difenderlo in una controversia civile, penale o amministrativa. Al momento dell’incarico è difficile stabilire quale sarà l’onorario dell’avvocato perché bisogna vedere come si sviluppa il procedimento. Per cui al momento dell’incarico si stanzia una cifra simbolica (ai miei tempi era un milione di lire, se ricordo bene) e quando arriverà la parcella finale siccome sarà certamente più elevata della cifra stanziata si crea un debito fuori bilancio.
Poi ci sono le emergenze (una alluvione, una frana, ecc.) per cui l’Amministrazione deve intervenire tempestivamente attraverso ordinanza del Sindaco a prescindere se ci siano o non ci siano stanziate in bilancio somme necessarie all’intervento che è necessitato. Anche in questo caso spesso si crea un debito fuori bilancio e le ditte che hanno fatto l’intervento in emergenza spesso devono farsi riconoscere il credito dal giudice con sentenza ed è il caso di debiti fuori bilancio con sentenze passate in giudicato.
L’articolo 194 del Testo Unico degli Enti locali stabilisce, in sostanza, che è legittimo sanare i debiti fuori bilancio purché l’ente che li ha contratti ne abbia tratto una qualche utilità o arricchimento. Semplificando, si può dunque parlare di debiti fuori bilancio “buoni” e di debiti fuori bilancio “cattivi”. Quelli buoni sono quelli accumulati da un Comune per finanziare opere o servizi di pubblica utilità. Quelli cattivi sono quelli che vengono a crearsi in seguito a una gestione finanziaria inadeguata protrattasi nel tempo.
Si richiama l’attenzione sul fatto che la deliberazione consiliare di riconoscimento dei debiti fuori bilancio deve fornire la concreta prova dell’utilità, congiunta all’arricchimento per l’ente. I due requisiti devono coesistere, cioè il debito fuori bilancio deve essere conseguente a spese effettuate per funzioni di competenza dell’ente, fatto che individua l’utilità, e deve essere derivato all’ente un arricchimento cioè una utilità.
La sentenza del giudice libera il consigliere comunale dall’obbligo di verificare se esiste questa utilità e questo arricchimento perché si suppone che la verifica sia stata fatta dal giudice nel corso del procedimento.
2) Seconda risposta a Sidoti
http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/relazione_sindaco2.pdf