Giorni fa, ho letto un’articolo inviato da un giovane e non sapevo se dare seguito per la maniera avvincente ed impeccabile come scrive o per il contenuto. Ragazzo sicuramente intelligentissimo e degno di ogni rispetto, ma nello scrivere invece di esprimere una sua sempre rispettabilissima opinione, pare abbia voluto dare una lezione d’arte a qualcuno che non la pensa come lui sul modo di concepirla. Oggi in quest’epoca supertecnologica, spiegare cosa sia L’ARTE, è ancora più difficile. Allora appare inopportuno puntare l’attenzione sul risultato ottenuto di tale attività, cioè sul prodotto artistico; esso scaturisce dall’attività di un creatore (artista) il quale si sottopone poi al giudizio dei fruitori che attribuiscono valori a tali prodotti La creatività include sempre il carattere di inprevedibilità, cioè un processo di pensiero che sfugge totalmente alle leggi deterministiche ed influenza il concetto del “bello” moderno. Bello è quello spontaneo, originale e genera risposte invidiabili. Quando al frutto di questo atto creativo vengono attribuiti anche giudizio e valore,esso diventa ARTE .
Non mi sembra giusto, paragonare la nobile arte, con le feste paesane o con concerti o esibizioni di basso livello. Non facciamo paragoni tra Sophia Loren con quelli del grande fratello,non paragoniamo un cantante con la voce di Emanuele Filiberto, il fotografo con il pittore,i grandi musicisti ,cantanti lirici con la musica commerciale ricavata oggi dalla sofisticata elettronica,non paragoniamo il disck jochey col grande pianista, cadremmo in inganno e confonderemmo il Sacro col profano. Oggi a molta gente il valore viene dato non per meriti o capacità, ma per il continuo marterllamento di presenze e immagini che ci offrono i massmedia, dove anche il più comune personaggio viene trasformato in simbolo e idolo da imitare. Es. (vedi farfallina della showgirl Belen a S. Remo! ) Oggi la notorietà si ottiene attraverso squallidi programmi ed il giusto valore dell’artista lo impone il mercato e non il fruitore.Un luminare , un grande cervello viene valutato molto meno di un giocatore di pallone, che per quanto bravo sia ,continua a giocare con i piedi.
Oggi viviamo nella più totale confusione e non siamo più in grado di distinguere il bello dal brutto, il falso dal vero per questo ha preso piede la chirurgia plastica. Bando alle chiacchiere e arrivo al dunque: Per ascoltare artisti e professionisti bisogna andare in luoghi adatti,no negli stadi o nelle piazze, dove regna sovrano il rumore , gli schiamazzi, dove la gente s’incontra per svagarsi per divertirsi,sfogarsi,compresi gli anziani ,che contrariamente ai giovani,in tutto il periodo estivo sono condannati a chiudersi in casa e non gli viene concesso neanche il piacere di gustarsi un caffè al bar. Ma tutto questo oggi è purtroppo irreale ,tutta l’attenzione è rivolta al turismo ed ai giovani ( Cesare deve morire ) non ha più diritto di vivere ,aggiungo che con la scusa del turismo e della famigerata economia,in questo paese viene concesso tutto a tutti, eludendo leggi e sacrosanti diritti.Anch’io mi sono posto la domanda: Cosa ha a che fare la discoteca con la spettacolo di marina corta? Che senso ha quando un’artista canta senza orchestrali,con basi musicali, lo chiamiamo spettacolo o economia di mercato? Lo spettacolo è un’altra cosa,l’occhio vuole la sua parte, il fruitore vuole essere coinvolto e non fare solo da spettatore
L’amico Manni , non ha inteso denigrare, ne sminuire nessuno, grandi elogi alla commissione, agli organizzatori e a tutta l’amministrazione , per quanto sono riusciti ad offrire, egli ha voluto esprimere alcune sue considerazioni, che poi sono condivise da molti. Questo paese ha tanti prodotti da offrire ma che non vengono mai valorizzati ne stimolati, come se provassimo vergogna.È vero che ci sono ragazzi montati che peccano di presunzione, di personalismo e di professionalità, ma è anche vero che ci sono tanti talenti ,con estro, con fantasia, solo che non sono stimolati, spinti, invogliati, aiutati, ed è per questo che l’aggregazione non esiste o dura poco. La perfezione richiede continuo lavoro, studio, sacrifici ed aiuto economico, dopo che uno pone dei sacrifici deve essere compensato, nella giusta misura si, ma senza rèmore Come il nostro artista Carmelo Travia, che da solo,per fare valere il proprio talento è dovuto andare via da questo paese.Quì chi ha vocazione o talento viene sempre ignorato e sottovalutato e non capisco il perchè ,noto solo che un povero Cristo,dopo essersi portato avanti da solo con enormi sacrifici e dopo aver raggiunto risultati ed approvazioni, trova sempre qualcuno di turno pronto a congratularsi per gli allori ricevuti. Che ipocrisia !
Il nostro paese continua a dare alloggio a scrittori, pittori , scultori, musicisti di fuori perché sono i nomi già noti e tirano di più,Scusatemi, non basta sapere scrivere bene, ma occorre avere una visione più ampia. Io accetto tutto, ma un paese come il nostro che vanta millenni di storia, deve avere anche la capacità di mantenere l’identità e le tradizioni, se no …… è un paese destinato a morire ! Oggi con tutta la nuova tecnologia che abbiamo ,che impressione può fare al turista quando arriva a Lipari,vedere e gustare i prodotti che giornalmente consuma e gusta comodamente in casa? Non è meglio offrire il prodotto locale e dal vivo, come faceva Bartoluzzo Ruggiero o Ciccio Mondello ? O come continuano a fare a Napoli e in tante parti della Sicilia ? Cosa abbiamo meno di loro? Non ditemi per favore, che ormai sono matusa e non vado a passo con i tempi, perché ,mi offenderei, vi risponderei che io ho imparato ad accettare tutto dalla vita ,vi risponderei, che ancora ascoltiamo classici e canzoni di una volta , vi risponderei che ancora ci vantiamo e studiamo opere di grandi uomini del passato,che ancora vediamo i films di Toto’ e di Stanlio e Onlio e ancora ridiamo, compreso i giovani, l’arte di oggi non lascia traccia è solo temporanea, perché non è arte , quella di oggi è fatta con l’ausilio di mostruose macchine e non dall’uomo.
Oggi difficilmente riusciamo a comprendere la vera arte con quella falsa, commercio a basso prezzo. Poi ognuno è libero di appagarsi come vuole, ma non riesco a comprendere allora ( con testimonianza diretta e senza smentita ), perchè il turista quando arriva da noi,continua da anni a cercare e non si stanca mai, di apprezzare l’indigeno ruspante, la malvasia, i capperi,i totani ripieni ,il risotto col nero delle seppie, il risotto alla pescatore, pasta con le sarde col finocchietto selvatico e no la pasta alla matrisciana ? Li trovo inoltre ancora più entusiasti quando le rare volte mi soffermo “al bar chitarra” e con enorme fatica riesco ancora a cantare (Andiamo a Stromboli o Alle Eolie o Vui durmiti ancora) o quando Nino Cappadona con la sua semplicità gli recita (u Zu Turi da marina o le Sette sorelle) Ci sarà un perché ?
O forse ci fa più comodo confondere l’intrattenimento col casino, che per molti è più redditizio? Mi sapete dire inoltre perché in un luogo come questo, non esiste una balera, un locale dove si fa liscio e così gli appassinati, gli anziani si possono svagare e divertire? Forse perché non interessa a nessuno la loro pensione? Oppure perché i giovani spendono di più?O per evitare di pagare complessini che suonano dal vero? Non si darebbe una boccata d’ossigeno e d’entusiasmo ai tanti ragazzi che amano cantare e suonare? Oggi purtroppo si pensa solo al guadagno senza spese S’o turista cci damu sempri a manciari pasta cu sucu, pasta cu sucu mancia, e l’autri prodotti locali c’avimu ,si perdunu o si jettanu ‘nta munnizza!E credetemi le ricette a cui alludo io, sarebbero più leggere e farebbero meno danni alla salute . Detto tutto questo. resto sempre col parere che ormai da anni ci siamo abituati a mischiare il sacro col profano,Ogni anno continuiamo a commentare se per S. Bartolo ci hanno portato personaggi di rilievo o no,e continuiamo a dare valore alla spesa posta in palio,più si spende più importante diventa la festa.Ed è con questo che termino rivolgendo il mio primo pensiero e ringraziamento al S.Patrono ( unico e vero artista tollerante) che ogni anno viene circondato da fedeli ormai più devoti e abituati a discutere sulla riuscita del pseudo folklore, che del S. Patrono e della parte religiosa. Ma nonostane ciò e i vari terremoti S.Bartolo continua incessantemente a proteggerci. Peccato che non riesco a scrivere come vorrei,potrei farmi comprendere meglio!