Cari amici, tutti i dializzati del nostro Presidio Ospedaliero, i quali sono purtroppo molti (alcuni di essi allettati), avendo saputo di un imminente trasferimento in altro Presidio dei loro medici, la Dr.ssa Scurria e il Dr. Messina, si sono immediatamente mobilitati, sottoscrivendo la petizione in allegato, rappresentando le proprie ragioni; a voi il testo.
Lipari, Ospedale e centro dialisi. La replica
Gentile direttore,
In merito alla denuncia sottoscritta dal sig Basile Andrea, accolta e divulgata dai Notiziari online, si ritiene necessario operare le giuste precisazioni e le opportune smentite, in particolare: Riguardo alla presunta inefficienza e vetustà degli apparecchi di emodialisi , si precisa che le macchine attualmente presenti C/o l’U.O. di Nefrologia e Dialisi operano in piena efficienza, tale da poter garantire un valido trattamento emodialitico, periodicamente valutato secondo i parametri internazionali di adeguatezza dialitica. I macchiari della Dialisi del P.O. di Lipari, come del resto quelli di tutti gli altri centri di dialisi, sono soggetti a frequenti interventi di manutenzione ordinaria e straordianaria (giustificati dall’alto livello tecnologico), che diversamente da come percepito dal paziente, non implicano affatto disservizio o, ancor peggio, danni al paziente, ma anzi sono garanzia e tutela della salute dello stesso. L’aggiornamento tecnologico garantito dall’Azienda Ospedaliera ha consentito di approvviggionare la nostra Dialisi dei più recenti e sofisticati macchianari per emodialisi, si da Aprile scorso( e non da addirittura, 16 mesi!).
L’ inserimento di questi nuovi macchinari ha richiesto, in ottemperanza alle linee guida nazionali ed internazionali, interventi di istallazione, collaudo, configurazione delle macchine, nonché il reperimento del materiale idoneo alle nuove macchine(filtri, linee, ect, etc) e, l’indispensabile training del personale infermieristico. I tempi richiesti da tali attività non sono da considerare, come insinuato, oziose lungaggini ma passaggi obbligati per evitare gravi incovenienti dialitici e tutelare, ancora una volta, la salute dei pazienti. Si precisa inoltre che, diversamente da quanto pubblicato, tali macchine non “giacciono “ nei cantinati in un colpevole abbandono ma sono in piena attività nelle sale da oltre un mese e che ulteriori macchinari verranno gradualmente inseriti nelle attività, secondo un ordine che risponde alle legittime esigenze logistiche ed organizzative del reparto. Riguardo alla gravissima e diffamatoria affermazione che le macchine da dialisi C e B positive sarebbero indiscriminatamente impiegate da pazienti C e B positivi si chiarisce con forza che c/o la nostra U.O. la macchina C pos è impiegata solo ed esclusivamente per pazienti C positivi e che inoltre è prevista una seconda macchina di riserva ( anch’essa C dedicata) nel caso di malfunzionamento di quella in uso. I pazienti B positivi dializzano esclusivamente su macchine B- dedicate che operano in regime contumaciale, come previsto dalla normativa vigente. Inoltre c/o la nostra U.O., per scongiurare il pericolo di contaggio crociato fra pazienti, vengono prese le idonee precauzioni fra cui anche la sistematica vaccinazione dei pazienti contro il virus HBV(virus dell’epatite B)e la disinfezione chimica e termica delle macchine.
Riguardo agli esami ematochimici eseguiti dai pazienti si chiarisce che essi vengono condotti con regolare cadenza mensile (secondo linee guida SIN e KDQI) e che, dopo valutazione da parte del personale medico, viene fornita in tempi congrui, terapia medica mensile con breve commento clinico( per facilitare il paziente ed i familiari), nonché, per chi lo richiedesse, fotocopia degli esami ematochimici (sempre sollecitamente fornita allo stesso sig.r Basile). Riguardo ad altre indagini diagnostiche si precisa che quelle che presentino carattere d’ urgenza vengono immediatamente eseguite mediante richiesta di consulenza interna agli altri reparti del P.O. mentre quelle routinarie e differibili vengono indirizzate nei canali previsti dall’ ASP per tali prestazioni. Si esprime profondo rammarico per tali faziose dichiarazioni, destituite di ogni fondamento, che non rendono giustizia alla competenza e abnegazione degli operatori medici e paramedici che si sono sempre accostati al paziente con l’umanità, immedesimazione e comprensione invocata dall’ articolo.
La longevità dialitica dei nostri pazienti (compresa quella del sig.r Basile), le soddisfacenti condizioni cliniche in cui essi si trovano e l’elevato tasso di pazienti isolani resi idonei al trapianto renale, sono il migliore specchio della qualità del servizio da noi offerto. Le accuse rivolte ledono gravemente l’immagine di un Centro che ha ricevuto apprezzamento e stima da parte dei numerosi pazienti, sia residenti che provenienti come dialisi-vacanza da ogni parte del mondo, che si sono avvalsi del Servizio. Apprezzamenti ed elogi che più volte nel corso degli anni sono stati elargiti dagli stessi organi di stampa, che hanno sempre definito la Dialisi di Lipari quale “fiore all’occhiello” del P.O. locale ed isola di buona sanità. Dovere professionale indefettibile dell’organo informativo di divulgazione e sua prima regola professionale è la preventiva verifica delle fonti ed il preventivo riscontro del riferito (anche mediante confronto con noi e visita della nostra struttura, rispetto alla quale siamo sempre disponibili); l’omissione, nel dato caso, di questi principi sposa la più facile via del sensazionalismo costituendo vera e propria diffamazione. Vista l’assoluta non veridicità di quanto dichiarato dal paziente e divulgato dai Notiziari predetti si invitano e diffidano gli organi informativi a pronta e puntuale rettifica di quanto incautamente propalato, salva ogni iniziativa legale e risarcitoria che l’ASP vorrà intraprendere a riguardo per salvaguardare la buona reputazione e la dignità del Servizio.
Il Responsabile Dott.ssa M.Rigoli, Dr. A. Scirè Direttore Sanitario P.O.Lipari e Il Dirigente Medico Dr R.Scurria