di Salvatore Leone

Si è tenuta a Roma la riunione  del comitato di azione, promosso dall’OUA, contro la decisione di chiudere circa 1000 uffici  giudiziari.Dopo i ricorsi presentati al Tar in Sardegna, l’OUA  ha deciso di  adire anche il Tar  Basilicata e il Tar Emilia-Romagna. Il comitato di azione ha deciso di stabilire tutte le azioni  da proporre immediatamente. Per il rispetto della Costituzione –  spiega Maurizio De Tilla, presidente dell’Oua – si violano infatti gli articoli 72,76,77. Per citare un aspetto si è inserito nell’iter di  conversione di un decreto un provvedimento completamente eterogeneo  rispetto al suo contenuto originario che non concerneva affatto la  riorganizzazione territoriale dell’amministrazione della giustizia. Per la difesa della “giustizia di prossimità” – ricorda ancora – e  per tutelare cittadini e imprese dei territori danneggiati da  un’irrazionale revisione della geografia giudiziaria che, oltretutto, comporterà risparmi inferiori ai costi diretti e indiretti derivanti  dalla chiusura di 1000 uffici giudiziari.Ha ricordato il Presidente Mauizio De Tilla che il Tar della Sardegna ha scelto di decidere celermente sui nostri ricorsi perché rilevanti e meritevoli di approfondito esame, fissando l’udienza per il 13 gennaio 2013.

di Salvatore Leone

Il Tar della Sardegna ha fissato per il 23 gennaio 2013  l’udienza di merito  sui ricorsi presentati contro i provvedimenti della presidenza del Tribunale di Tempio Pausania, che prevedono la soppressione delle sezioni distaccate di La Maddalena e Olbia a seguito dei decreti legislativi di attuazione della revisione della geografia giudiziaria.

Il Cnf si è costituito nel giudizio ad adiuvandum, secondo quanto deciso con gli Ordini forensi nella riunione del 19 ottobre scorso. L’ordinanza del Tar della Sardegna precisa che “…alcune delle prospettate questioni di costituzionalità, pur nella varietà dei parametri evocati, appaiono (impregiudicata la decisione nel merito del ricorso) rilevanti e meritevoli di approfondito esame proprio della fase di merito”; e decide di “fissare sollecitamente la definizione del giudizio di merito essendovi i presupposti per apprezzare favorevolmente le esigenze dei ricorrenti”.

di Salvatore Leone

Si stanno estendendo in tutte le regioni i ricorsi al Tar contro “il provvedimento di chiusura di 1.000 uffici giudiziari”. Lo afferma l’Oua, l’Organismo unitario dell’avvocatura, sottolineando che l’8 novembre si riunirà a Roma un “comitato di azione per decidere le prossime iniziative contro la revisione irrazionale e incostituzionale della geografica giudiziaria”.

“Le conseguenze perverse di un provvedimento sbagliato cominciano a venire a galla”, sottolinea
Maurizio De Tilla, presidente dell’Oua. “Per il Tar di Sardegna le ragioni del ricorso contro la chiusura di diversi Uffici Giudiziari sono “rilevanti e meritevoli di approfondito esame”: per questa ragione
ritiene “di fissare sollecitamente la definizione del giudizio di merito essendovi i presupposti per apprezzare favorevolmente le esigenze dei ricorrenti”. L’esito il 23 gennaio.
Intanto a Sulmona i dipendenti impugnano al Tribunale del Lavoro accordi sindacali e circolari del ministero finalizzati alla ridistribuzione del personale e alla copertura dei posti vacanti nel distretto della Corte d’Appello dell’Aquila. E il giudice sospende gli atti impugnati e fissa udienza il 12 novembre. Questo è solo l’inizio, i ricorsi al Tar si annunciano in tutta Italia”. Anche il Comune di Lipari si adeguerà? Lo chiediamo al nostro Sindaco Marco Giorgianni.