Discutiamo insieme della Resurrezione a cura di monsignor Gaetano Sardella

gaetanosardellapiccola.jpgdi Gaetano Sardella

Fra due settimane sarà Pasqua, il giorno in cui i cristiani ricordano la resurrezione di Gesù Cristo cioè – per chi crede – l’evento unico ed allo stesso tempo rivoluzionario non solo della storia dell’uomo ma dell’intera creazione. Nella storia dell’uomo non è mai accaduto che un morto resuscitasse – non per tornare a morire come è stato, ad esempio, per Lazzaro – ma per vivere in eterno. Ma, per i credenti, questo fatto unico ed eccezionale è anche rivoluzionario perché ha sconfitto la morte ed ha aperto la strada alla resurrezione di tutti gli uomini cambiando profondamente il Paradiso che non è più il luogo in cui la Trinità vive con la schiera degli angeli ma il Regno di Dio che accoglie, trasfigurati, anche i frutti positivi dell’umanità e questo sia per i valori, i sentimenti e le virtù, sia per le strutture di solidarietà e di convivialità.

Ma il fatto della resurrezione di Gesù è un evento che appartiene solo alla fede o ci sono delle ragioni per crederlo fondato storicamente? Come hanno accolto i primi discepoli questo evento? Come lo hanno raccontato e lo hanno trasmesso? Gli ebrei credevano nella resurrezione dei corpi? E che differenza c’è fra resurrezione dei corpi e immortalità dell’anima? E come sarà il corpo resuscitato? Che rapporto avrà con il corpo della nostra vita terrena? Ma è possibile ancora oggi con le conoscenze che abbiamo delle scienze naturali e dell’antropologia credere ancora nella resurrezione di Gesù e in quella dei corpi?

Sono molti gli interrogativi che si pongono a chi vuole riflettere seriamente sull’evento della Resurrezione. Per questo giovedì   14 marzo alle ore 19, dopo la Messa, ci incontreremo nella Chiesa del  Rosario al Pozzo per discutere, nell’ambito del ciclo di incontri di catechesi per adulti, con quanti sono interessati, al tema sulla base di una ricerca del dott. Michele Giacomantonio dal titolo: “Se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede”. 

Discutiamo insieme della Resurrezione a cura di monsignor Gaetano Sardellaultima modifica: 2013-03-10T10:00:00+01:00da leonedilipari
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Lipari, Comune&scenari politici

villa libertyLipari – Dopo le elezioni politiche, quale sarà la nuova squadra del sindaco Marco Giorgianni?

L’interrogativo alle Eolie è di grande attualità. Da mesi si parla del rimpasto e per evitare di rompere gli equilibri politici Udc-Pd, il primo cittadino del maggior Comune eoliano ha preferito rinviare il tutto a dopo le consultazioni elettorali. Non è un caso che in campagna elettorale a Lipari si sono visti solo il parlamentare nazionale Enzo Garofalo, Pdl (visita veloce) e il senatore Ganpiero D’Alia, Udc che invece ha partecipato a un incontro in “pompa magna”. Il grande assente è stato il leader nazionale del Pd Francantonio Genovese che nonostante i diversi “amici liparoti”, ha preferito disertare l’Arcipelago. Probabilmente – dicono le male lingue – per lasciare campo libero “all’alleato” D’Alia.

Per Giorgianni, il primo vero rebus che si dovrà sciogliere è: chi fa il consigliere si deve dimettere da assessore e viceversa? In sostanza: Bartolo lauria, Udc e Giacomo Biviano, Pd, potranno continuare a ricoprire il doppio incarico? Nella coalizione cresce sempre piu’ “l’esercito” di coloro che non condividono questa “anomalia”, pur sancita da una discutibile legge regionale. Se il capo dell’amministrazione si deciderà a mettere nero su bianco e a porre l'”out-out” (o assessore o consigliere) è possibile che Lauria e Biviano si dimetteranno da assessori. Difficilmente difatti lasceranno l’incarico di consigliere, tenuto conto che da assessore nel tempo potrebbero anche non avere piu’ la fiducia del sindaco.

Se effettivamente lasceranno, chi potrebbero essere i sostituti: Lauria potrebbe essere sostituito dal geometra Aldo Natoli, Biviano da Gaetano Orto che potrebbe dimettersi da consigliere e ricoprire l’incarico anche di vice sindaco (Orto forte dei rapporti con Genovese non si preoccuperebbe di perdere la poltrona di consigliere…).

Anche le due donne – Federica Masin e Gabriella Berzioli – potrebbero essere a rischio. Piu’ la Masin che la Berzioli, a dire il vero. La Masin potrebbe essere sostituita da Giovanni Gioachino Busacca, in quota Art1. Se uscirà anche la Berzioli, un’alternativa potrebbe essere l’ingresso in giunta di Antonella Caccetta, consigliera di Stromboli, di Nuovo Giorno, ma molto vicina all’Udc, per i rapporti con una delle famiglie liparote che nel partito di D’Alia è tenuta in gran considerazione. Per la quota “rosa” un’altra idea potrebbe essere quella della professoressa Maria Carnevale, fortemente “corteggiata” dal sindaco Giorgainni in campagna elettorale, ma che – come si ricorderà – declinò l’invito. E ora?

Il sindaco Giorgianni ha già annunciato di voler potenziare l’Ufficio Tributi per dare la “caccia” agli evasori. Per dirigere l’ufficio, un nominativo di spicco, ben inserito nel territorio eoliano, potrebbe giungere attraverso la mobilità dall’Asp 5 di Messina con un contratto a prestazione professionale.

Un’altro incarico – chissà – potrebbe giungere per la comunicazione, visto che dal palazzo si sa ben poco e per di piu’ nel sito, rispetto al passato, piu’ che l'”operazione trasparenza” va in porto l'”operazione non trasparenza” (si ricorda che in alcune determine vengono occultati i nominativi…, nonostante le promesse non è stato ancora inserito il bilancio ecc.)

L’attesa – ovviamente – non è solo per la nuova squadra Giorgianni, ma con interesse si guarda anche alla “Srr”, la società che dovrà occuparsi di rifiuti. Qui il problema è piu’ serio perchè gli incarichi dovranno essere ricoperti gratuitamente e allora diventa complicato trovare personaggi “interessati”.

Forte invece è l’interesse per la società mista “Lipari Porto spa”. In particolare si dovranno sostituire i due componenti nominati dalla precedente giunta Bruno. Chi sono i “papabili”?

Alla presidenza potrebbe andare Nino Paino, Pd e come consigliere Pippo Santamaria, Udc, attuale “segretario particolare” del sindaco Giorgianni, tanto che è stato definito il “Pippo Letta” delle Eolie. Certo in tempi celeri si dovrà definire l’iter del progetto del mega-porto: sarà ridimensionato? A Condotte d’Acqua andrà bene? Caso contrario in che termini si procederà allo scioglimento della società che come tutte le partecipate fa i conti con un “buco” che si ingrandisce di mese in mese?

Nell’attesa che l’ars approvi la legge sulle isole minori siciliane proposta dal sindaco Giorgianni e “sponsorizzata” dal senatore Gianpiero D’Alia (oltre alle problematiche piu’ annose, trasporti, sanità, scuola, vi sarà anche un ticket di 5 euro da far pagare ai turisti escursionisti che sbarcheranno dai vaporetti che giornalemente d’estate arrivano dalla Sicilia e dalla Calabria), occorrerà darsi una “mossa” per presentare in modo piu’ decoroso le isole.

A partire dalle strade principali che sono a pezzi, dalla banchina di Sottomonastero (si sta lavorando con il progetto di abbellimento affidato all’ingegnere Gaetano Merlino) e in piu’ perchè non si pensa a recuperare le spiagge bianche della pomice, divenute famose in tutto il mondo e che per le Eolie erano una vera e propria “attrazione”?

Lampedusa con la spiaggia dei Conigli nei giorni scorsi è sta definita l’isola con il litorale piu’ bello al mondo. Ma è possibile che alle Eolie le spiagge belle e famose si devono distruggere?

Un’ultima cosa: al Comune cosa si aspetta per procedere all’acquisizione dell’ex villetta di Silvano Saltalmacchia? Il sindaco Giorgianni in una delle ultime interviste rilasciate a “Il Notiziario” aveva promesso che si sarebbe proceduto entro un mese. Sono già trascorsi due mesi…

Lipari, Comune&scenari politiciultima modifica: 2013-02-25T07:32:00+01:00da leonedilipari
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Da Cagliari in linea Felice D’Ambra. Parata militare in onore ai caduti

fdambra12.JPGdi Felice D’Ambra

Domenica 4 novembre 2012 si celebra in tutta Italia la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, soprattutto al Sacrario di Redipuglia, dove nel 1918, con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste, dopo quasi 4 anni, si concludeva quella che fu definita

 “Grande Guerra” che definiva il processo di unificazione nazionale.

 “La difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino”.

Le Forze Armate italiane, sono l’insieme delle tre più un’Arma elevata al cadutiguerra3.jpgrango di Forza Armata. In ordine di anzianità sono: Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri (il decreto legislativo del 5 ottobre 2000, N° 297, l’ha elevata al rango di Forza Armata, rendendola autonoma nell’ambito del Ministero della Difesa. L’Organizzazione delle Forze Armate, è stata caratterizzata da una rigida struttura gerarchica, anche se negli ultimi anni numerosi ed importanti mutamenti legislativi, hanno introdotto varie novità, permettendo l’apertura del servizio militare alle donne, che hanno profondamente modificato tale caratteristica.

La giornata delle Forze Armate del 4 novembre, dall’entrata dell’esercito italiano a Trento e Trieste ha determinato la fine del dominio austriaco e il trattato di pace che ha concluso la prima guerra mondiale. “Ma chi è oggi interessato alla storia d’Italia? Secondo il mio parere, oggi, i più diretti interessati, sono quelle migliaia e più d’italiani senza lavoro che cercano di far parte di quella vita militare, che a ragione del vero: assieme completano le carriere più sicure e interessanti del momento che al pari della carriera politica di coloro che la praticano per mestiere visto la loro vita naturale durante, assieme anche alla politica dei sindacati nazionali e non.

Personalmente considero la giornata delle Forze Armate un gesto alla memoria dei caduti della Grande Guerra 15/18, anche se consapevole che nel mondo della dimenticanza, oggi tale ricorrenza passa quasi inosservata dai più, tanto da sembrare quasi non voler essere ricordata neppure dai quei combattenti in vita (veramente pochi, visto che sono passati 94 anni) di una volta che l’hanno vissuta, e da quei giovani di oggi che non l’hanno conosciuta, se non per sentito dire o per aver studiato la storia di quella lunga e sanguinosa guerra, che ha visto coinvolto il nostro esercito contro gli austriaci e ungheresi.

 Partito da Taormina, mi sono ritrovato nella meravigliosa Saint Vincent per poi recarmi ad Aosta, a lavorare per la stagione estiva in un albergo di Cogne. In pieno luglio, ricevetti la cartolina che m’invitava a presentarmi al C.A.R. (Centro Addestramento Reclute) di Arezzo. Direttamente da Aosta e senza rientrare a Taormina, mi recai in caserma per il giorno stabilito. Dopo tre mesi di duro corso di specializzazione al tiro, venni trasferito all’84° Rgt. Artiglieria Pesante Campale di Padova. La stupenda Città di Savonarola, della Basilica di Sant’Antonio, di Prato Della Valle e dello storico Caffè Pedrocchi (noto come Caffè senza porte) che dal 1848 era punto d’incontro d’intellettuali, studenti, artisti, accademici, uomini politici e Dottori di fama Internazionale.

Ho prestato per diciotto mesi della mia vita, il servizio militare come migliaia di soldati della mia età, al servizio della nostra patria. In quell’epoca, ho avuto modo di visitare in lungo e in largo buona parte del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia: Venezia, Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine, Asiago, Gallio Rovereto, Trento, Bassano del Grappa e il Ponte sul “Piave che mormorava”. Questo fiume è ben noto agli italiani per i tragici eventi avvenuti durante la Prima Guerra Mondiale, quando sul fronte italiano, il Gen. Cadorna, dopo la ritirata di Caporetto ordinò il ripiegamento al Piave. In seguito e con una nuova offensiva, le truppe italiane riuscirono ad arginare gli attacchi degli Austro-ungariche, dando così origine d’arresto del Piave.

Dopo varie battaglie, nell’ottobre del 1918 durante quella del solstizio, il Piave fu di nuovo teatro di combattimenti della vittoriosa offensiva italiana (Battaglia di Vittorio Veneto) e così il Piave, divenne un fiume sacro dell’Italia e il poeta E.A. Mario pseudonimo di Giovanni Gaeta, musicista, autore di canzoni come “Santa Lucia Luntana, Rose Rosse e Vipera”, scrisse in quell’anno “La Leggenda del Piave”. Durante il mio servizio militare in caserma m’è capitato di fare molti servizi e una sera a Padova, per il troppo freddo perdevo sangue dal naso, mi ricoverarono in infermeria e per mesi lì continuai a stare come scritturale, dopo di che mi mandarono in fureria. Ed è in questo reparto che ebbi la possibilità, quasi tutte le domeniche di recarmi a Venezia. Al Lido, conobbi una ragazza e per parecchi mesi ci frequentammo. Assieme a Lei, andammo a visitare il Grandioso Mausoleo del Sacrario Militare di Fogliano – Redipuglia, in provincia di Gorizia, uno tra i più grandi del mondo inaugurato nel 1938, dove custodite riposano le salme di Emanuele Filiberto di Savoia – Aosta dei suoi Generali e degli oltre centomila soldati caduti per la Patria, in quella Grande Guerra. Ricordo ancora con viva commozione la visita all’Ossario, perché proprio in quella occasione un mio compagno d’armi scattandomi una foto, mi riprese assieme alla ragazza che in seguito, a causa della foto, scopersi che lei pur parlando il veneziano, aveva origine liparote, in quanto la sua mamma aveva sorelle a Lipari che guarda caso, una abitava proprio vicino casa mia. Il breve rapporto con lei s’interruppe amichevolmente prima del mio congedo.

Da militare, da buon soldato e con grande disciplina eseguivo gli ordini e restavo sull’attenti durante l’alza e ammaina Bandiera del nostro tricolore. Ancora oggi in qualche occasione quando ascolto “Il Silenzio” (il motivo che mi riporta alle lunghe notti passate in caserma, quando sognavo il letto di casa, il mio lavoro, la mia libertà, ma anche all’ultima notte prima del congedo, quando in onore dei Congedanti, veniva suonato “Il Silenzio Fuori Ordinanza” e le lacrime scendevano copiose sul viso. Oggi nella giornata di Festa delle Forze Armate, il ricordo va alla memoria di tutti i caduti di quella “Grande Guerra” e non solo. Oggi, la tradizionale manifestazione celebrativa della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate di Roma Presieduta dal Presidente della Repubblica, avrà luogo nella Piazza San Giovanni mentre per l’occasione, le caserme militari restano aperte al pubblico e in ogni Città e nel ricordo di molti combattenti e reduci, si ricorda una fase dolorosa di una pagina di guerra, festeggiando l’Unità d’Italia.

Da Cagliari in linea Felice D’Ambra. Parata militare in onore ai cadutiultima modifica: 2012-11-04T09:46:46+01:00da leonedilipari
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Lipari, a Marina Lunga rete fognante a perdere

FOGNEMARINALUNGA.JPGLipari – Rete fognante sempre piu’ a perdere. Soprattutto a Marina Lunga. Ormai dall’inizio del litorale (Esso) fino al porto di Pignataro è tutta un colabrodo. Stamane è all’opera la ditta di Angelino Biviano per “tamponare” la fuoriuscita di liquame che da ieri pomeriggio si è riversato nella strada, ma tra qualche giorno “esploderà” in un altro punto. Ormai si vive alla giornata… E presto il problema “esploderà” anche nella condotta sottomarina, al largo di Monte Rosa.

Lipari, a Marina Lunga rete fognante a perdereultima modifica: 2012-10-31T09:43:42+01:00da leonedilipari
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