Lipari – Un’affollata assemblea dei pescatori ha partecipato all’incontro organizzato da Legacoop Sicilia nella sala consiliare del Comune. Al centro del dibattito le problematiche della redazione definitiva del piano di gestione locale delle Eolie, l’illustrazione delle azioni incentivate previste nel nuovo bando regionale Fep sugli aiuti socio-economici per la flotta siciliane e i problemi specifici della marineria locale. Hanno presenziato Pino Gullo, presidente di Legacoop pesca Sicilia, Teresa Romeo dell’Istituto di ricerca Ispra, Francesca Lentini, e Antonio Gugliotta, responsabili di Lega Pesca di Messina e Lipari. Il presidente Gullo ha illustrato le azioni incentivate previste dal nuovo bando regionale Fep sugli aiuti economici per la flotta siciliane che ha una dotazione finanziaria per il biennio in corso di ben 25 milioni di euro.
Le tipologie di aiuti socio-economici finanziabili con la misura 1.5 del Fep i cui destinatari sono esclusivamente i pescatori professionali sono cosi’ sintetizzabili: diversificare le attività di pesca allo scopo di promuovere le pluriattività per i pescatori; aggiornare le competenze professionali in particolare dei giovani pescatori; instaurare un regime di riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima; premi individuali ai pescatori di età inferiore ai 40 anni che esercitano la pesca professionale da almeno cinque anni o che posseggono una formazione professionale equivalente e che acquisiscono per la prima volta la proprietà o parte di essa di un peschereccio di lunghezza fuori tutto inferiore a24 metridi età compresa tra i 5 e i 30 anni.
Il presidente Gullo ha anche precisato che non è stata attivata dal bando in questione l’attesa azione-tipologia collegata ai pescatori che resteranno senza lavoro a seguito della demolizione delle barche (prevalentemente a strascico) finanziare con il bando nazionale del Fep (misura 1-Fep), gestita direttamente dal ministero. L’azione sarà attivata successivamente dopo aver completato la demolizione delle imbarcazioni inserite in graduatoria. Gullo ha anche illustrato le emergenze di carattere regionale: legge finanziaria 2011 e richiesta di dichiarazione dello stato di crisi del settore, il caro gasolio aumentato nell’ultimo anno del 45% le cui ripercussioni sui costi rischiano di compromettere la sopravvivenza stessa delle imprese di pesca. Il piano di gestione delle Eolie è stato illustrato da Teresa Romeo, ricercatrice dell’Ispra: ha posto l’attenzione sulla necessità di organizzare meglio le modalità e il calendario di pesca di alcune specie di primaria importanza come il tonno rosso, il pesce spada, l’alalunga, la ricciola e l’aguglia imperciale. “Sulla base di queste considerazione – ha puntualizzato – è importante indirizzare l’attuazione per favorire la riproduzione della risorsa, oltre alla spcie prima rcordate, alcune altre specie che entrano direttamente nella catena alimentare di quest’ultimi, quali ad esempio il totano, lo scorfano, la triglia di scoglio, il polipo, la mupa e i gamberi da nassa. In sostanza si tratterà di utilizzare in determinati periodi dell’anno attrezzi e modalità di pesca piu’ selettivi e meno impattanti sulla risorsa al fine di favorine la riproduzione”.
La marineria delle Eolie è composta da una flotta peschereccia costituita da 157 imbarcazioni, equipaggiate con motori di potenza variabile tra i 3,6 kv e i 227,3 kw. L’80% delle imbarcazioni misura meno di12 metrie si dedica alla pesca artigianale le cui uscite in mare durano meno di 24 ore. Nelle 157 imbarcazioni trovano occupazione circa 300 pescatori professionali che rappresentano ancora oggi una delle principali attività economiche dell’isola. A seguito del paino di riconversione spadare (alla fine degli anni 90) e alle successive regolamentazioni relative all’attraezzo ferrettara, la marineria a forte vocazione alla pesca pelagica, ha subito uno spostamento delle attività sulle aree costiere con aumento conseguente dello sforzo della pesca sottocosta.
Dopo la riconversione subita dalla frazione di pescatori professionali praticanti la pesca del pesce spada con la spadaia, molte barche sono state rinnovate e ricostruite, pertanto l’età media della flotta non è molto elevata (vetustà media 24 anni). La marineria piuè importante a Lipari è composta da 110 imnbarcazioni che rappresentano il 70& dell’intera flotta eoliana. Seguono salina 18 e Stromboli 16. Altre 13 imbarcazioni sono distribuite nelle altre isole. La rete a tramaglio e il palangaro sono gli attrezzi piu’ utilizzati tutto l’anno nelle aree costiere ed è possibile distingue due diverse tipologie di armamento, al fine di di un impiego a diverse profondità di pesca. Relativamente al comparto pelagico il palangaro derivante è oggi principalmente utilizzato per la pesca di allunga e pescespada, mentre con lenze e totanare vengono utilizzate per la pesca del totano. Tale attività è comunque praticata anche da pescatori dilettanti che soprattutto nella stagione estiva rappresentano un reale conflitto con la pesca professionale. L’intervista al presidente Gullo.


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